Tre nuove sale operatorie al Policlinico, Chirurgia vascolare una eccellenza nazionale

Tre nuove sale operatorie al Policlinico, Chirurgia vascolare una eccellenza nazionale

Redazione

Tre nuove sale operatorie al Policlinico, Chirurgia vascolare una eccellenza nazionale

mercoledì 12 Luglio 2023 - 12:45

L'orgoglio del rettore. A Tagliare il nastro Giovanna Deani, la studentessa “tornata in questo reparto con… due gambe”. Era stata salvata lo scorso anno in seguito ad un grave incidente stradale

MESSINA – “Tre nuove sale operatorie per una chirurgia vascolare  sempre più attrezzata sul piano della tecnologia e delle competenze. Un’eccellenza nazionale”. Il rettore Salvatore Cuzzocrea ha inaugurato questa mattina il nuovo reparto al quinto piano del Policlinico di Messina. Con lui la studentessa di Unime Giovanna Deani, salvata dai chirurghi vascolari un anno fa dopo un grave incidente stradale e il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro, che ha impartito la benedizione. Il professore Filippo Benedetto, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia vascolare, ha precisato che in quelle sale sarà possibile eseguire interventi di ricostruzione aortica con assoluta precisione e in tempi minori. “Peccato – ha sottolineato il rettore – che non si possa, invece, festeggiare l’apertura del nuovo Pronto soccorso del Policlinico. Un’attesa infinita. Attendiamo risposte certe dalla Regione siciliana. L’ingresso del Padiglione E e i lavori in corso – ha aggiunto – sono una ferita ancora aperta”.

Un invito speciale per il taglio del nastro

A Tagliare il nastro Giovanna Deani, la studentessa “tornata in questo reparto con… due gambe”, sorridente. “E quel suo sorriso – commenta Cuzzocrea – è il segno più bello di questa cerimonia. “Ho chiesto a Giovanna di essere presente e tagliare il nastro, perché io con orgoglio mi sento il Rettore degli studenti. Oggi la sua testimonianza, il suo sorriso sono il segno più bello di ciò che rappresenta un’università che ha un cuore e non solo un ranking in una classifica”. “La mia gratitudine non sarà mai abbastanza e quando parlo del Policlinico – dice Giovanna, con la voce rotta dall’emozione – e di questa equipe non riesco a trattenere le lacrime. Sarò grata per sempre a queste persone che mi hanno salvato la vita”.

“Un’area fondamentale per la nostra ricerca”

“Quello di oggi – ha detto ancora il Rettore – è un momento importante per l’Ateneo che, ancora una volta, ha contribuito con le sue risorse a potenziare la Chirurgia Vascolare diretta dal professore Benedetto, un’area fondamentale per la nostra ricerca. Ancora una volta abbiamo dimostrato, con i fatti, di poter ottenere risultati e di poter mettere a disposizione dell’equipe medica un reparto di eccellenza dal punto di vista strutturale e tecnologico. Ringrazio gli uffici preposti e tutte le professionalità coinvolte che hanno lavorato intensamente per raggiungere questo obiettivo e, inoltre, sono felice che la nostra Giovanna abbia accolto con piacere l’invito per il taglio del nastro nel reparto in cui è stata degente per molto tempo. Ho più volte detto che gli studenti sono i nostri datori di lavoro, il motore propulsivo che ci spinge a fare sempre meglio per il loro presente e futuro. Le attrezzature all’avanguardia potranno essere importanti, anche, per il percorso dei nostri giovani specializzandi”. 

La sala “ibrida”

Sono tre in tutto le sale operatorie presenti all’interno del plesso, di cui una ibrida. Quest’ultima è dotata di un angiografo di ultima generazione, top di gamma, con schermi digitali che consentono di visualizzare il campo operatorio in alta risoluzione, favorendo così l’esecuzione delle procedure endovascolari con un elevato grado di accuratezza e precisione. A rendere ancora più gradevole l’aspetto delle sale sono le serigrafie presenti alle pareti dove campeggiano immagini suggestive del territorio siciliano. La sala ibrida è anche predisposta per l’esecuzione di interventi in diretta; un aspetto importante sia sul piano del confronto e della condivisione in occasione di eventi scientifici, sia sul fronte della didattica. Giovani chirurghi in scuola di specialità potranno infatti beneficiare di una formazione più completa con la visione live degli interventi eseguiti.

Il progetto del Padiglione E

Un’opera, quella realizzata, che ben si integra nel progetto di caratterizzazione del padiglione E quale padiglione dedicato all’emergenza. I lavori – finanziati per un importo di circa 3 milioni e 600 mila euro – sono stati coordinati dalla dott.ssa Simona Corvaja, Direttore dei Servizi Tecnici dell’Università di Messina e dall’Ing. Franco Trifirò, Direttore dell’Uoc Tecnico-Patrimoniale dell’Aou.

Le degenze si trovano sempre sullo stesso piano con i 20 posti letto dell’Uoc di chirurgia Vascolare e i 12 posti letto dell’Uosd di Chirurgia Toracica. L’intera ala del reparto è stata completamente rivisitata con fondi dell’Azienda ospedaliera universitaria per un importo di oltre € 580 mila euro iva compresa. L’obiettivo principale è stato quello di dotare ogni stanza di bagno, con interventi aggiuntivi mirati per favorire al tempo stesso la predisposizione di spazi più funzionali e accoglienti sul piano del confort alberghiero.

4 commenti

  1. Chissà se l’assessora e il presidente della regione hanno già fatto un pensierino per portare tutto a Palermo?

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  2. Come sempre, a Messina funziona quello che dipende da Messina, quando invece è la regione a dover agire, come ad esempio il pronto soccorso, sono problemi e problemi. La regione è sempre lesta e pronta con Catania e Palermo, mente Messina è una figliastra, una Cenerentola con le sue grazie e le sue virtù, nonostante la matrigna Regione Sicilia cerca di offuscarla, di tagliare e ritardare oltre ogni logica tutto e di più.

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  3. Pizzo francesco 12 Luglio 2023 17:37

    Un grazie al prof. Benedetto, mi ha operato a fine Ottobre 2022. Tutto andato benissimo, un grande professionista e un staff eccellente sia in terapia intensiva che nel reparto.

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  4. Giuseppe Molinè 13 Luglio 2023 12:32

    Sono stato ricoverato il 6 Ottobre 2021 per un aneurisma dell’aorta addominale. Sono stato operato dal Prof. Benedetto e dalla sua équipe. L’intervento è stato molto complesso, é durato circa 5 ore. Sono stati dei grandi professionisti, sia nella sala operatoria, sia in terapia intensica che nel reparto. Grazie a loro sono tranquillo e non ho più una bomba a orolegeria.

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