Ruspe in azione a “Casa Nostra”, al posto delle palazzine nascerà un parco. FOTO

Ruspe in azione a “Casa Nostra”, al posto delle palazzine nascerà un parco. FOTO

Marco Ipsale

Ruspe in azione a “Casa Nostra”, al posto delle palazzine nascerà un parco. FOTO

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giovedì 08 Ottobre 2015 - 13:26

Abitanti in festa per l’avvio dei lavori di risanamento in un’area che per troppo tempo è rimasta nel limbo del malaffare. Servirà un anno e otto mesi per completarli. La soddisfazione del sindaco Accorinti e degli assessori Ialacqua e De Cola. LA FOTOGALLERY DI SERENA CAPPARELLI

“Era ora!”. E’ l’urlo di Silvestro Bonanno, portavoce del comitato RisaniAmo Casa Nostra, nel momento in cui la ruspa dà i primi colpi su una delle sette palazzine che saranno abbattute. Sullo sfondo, gli applausi degli abitanti che aspettavano questo momento da 22 anni, da quando furono sgomberate tredici palazzine interessate da dissesto idrogeologico, ad appena dieci anni dalla loro realizzazione. Le prime sei furono abbattute nel 2000, le altre sono rimaste in piedi fino ad oggi.

La festa è iniziata proprio con la ruspa in azione per poi proseguire con le picconate simboliche date dal sindaco Accorinti e dagli altri componenti della giunta, gli assessori Ialacqua, De Cola e Pino, che si sono impegnati a vario titolo perché i lavori potessero iniziare. L’aggiudicazione risale allo scorso mese di aprile ma erano arrivati, immancabili, il ricorso al Tar e al Cga, entrambi respinti il 12 giugno e il 24 luglio scorsi. Poi gli ultimi passaggi: il 4 settembre la firma del contratto, il 22 settembre la consegna dei lavori e, infine, il 5 ottobre, tre giorni fa, l’avvio con la messa in sicurezza dell’area ed il distacco dei collegamenti di gas ed energia elettrica. Tempi previsti per il completamento 608 giorni, vale a dire un anno e otto mesi. Lì dove per anni ha regnato il malaffare nascerà un parco urbano. “E quella che è stata chiamata piazza della vergogna diventerà piazza della vittoria – ha detto l’assessore Daniele Ialacqua -. Vittoria dell’onestà, della trasparenza e dell’impegno che abbiamo preso due anni fa e adesso siamo riusciti a mantenere”.

L’assessore De Cola ha partecipato alla cerimonia con un curioso caschetto giallo da operaio. “Mi è stato regalato dai sindacati in occasione della firma di un accordo a tutela dei livelli occupazionali del settore edilizio – ha spiegato – ed oggi sono particolarmente felice di poter dimostrare che il comparto può lavorare anche restituendo verde alla città, non solo cementificando. In passato è avvenuto raramente, oggi speriamo sia l’inizio di un nuovo corso”.

Per il sindaco Accorinti “questa è la buona politica. Non potevamo ottenere risultati dal primo giorno, anche perché abbiamo trovato solo devastazione. La strada è difficile, forse non eravamo pronti a lottare contro tutta questa burocrazia ma ci siamo adeguati. Ci scusiamo per quanto non riusciamo a fare ma non c’è nessuna connivenza. Stiamo seminando e pian piano raccogliamo i frutti, anche grazie alla sinergia tra istituzioni. Questi ecomostri saranno trasformati in verde pubblico, è una svolta per un territorio che da città giardino è diventato città cemento. Finalmente la collina di ‘Cosa Nostra’ diventerà di ‘Casa Nostra’”.

Il più felice di tutti, e con lui i componenti del comitato Casa Nostra, è il portavoce Silvestro Bonanno: “La politica aveva risolto tutto in quattro mesi ma la burocrazia ha fatto sì che di mesi ne siano trascorsi 21. In ogni caso adesso speriamo che le persone, soprattutto i giovani, si mobilitino e possano trovare unità attorno ad un bene comune, prendendosene cura e inaugurando un nuovo modo di vivere il territorio”.

(Marco Ipsale)

10 commenti

  1. FINALMENTE, ci voleva RENATO sindaco.

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  2. FINALMENTE, ci voleva RENATO sindaco.

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  3. GRANDE RENATO ACCORINTI

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  4. GRANDE RENATO ACCORINTI

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  5. Grande Accorinti!!

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  6. Grande Accorinti!!

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  7. 22 anni!!
    Date tempo al tempo e allora potrete dare un giudizio più sereno su questa giunta.
    Era ora.

    Salvatore

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  8. 22 anni!!
    Date tempo al tempo e allora potrete dare un giudizio più sereno su questa giunta.
    Era ora.

    Salvatore

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  9. 13 palazzine da 6 famiglie ciascuna sono ben 78 famiglie che per colpa del malaffare hanno perso casa e tanti soldi, famiglie non ricche quindi criticamente depauperate dei loro pochi averi e psicologicamente distrutte.
    Mi spiace non sentire, in questa “giornata di festa” neanche una parola di conforto o di aiuto per quelle 78 famiglie costrette a lasciare la loro casa per non morirci dentro.
    Mi spiace non vedere neanche un rigo, nella cronaca, dedicato ad un eventuale processo a carico degli organizzatori ed esecutori di questa colossale ed abominevole truffa pluridecennale.
    Come al solito vi è gente impunita e famiglie che piangono.
    Scusate lo sfogo ma l’ho vissuto in prima persona.
    Un abbraccio ai reduci di “Casa/Cosa Nostra”.

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  10. 13 palazzine da 6 famiglie ciascuna sono ben 78 famiglie che per colpa del malaffare hanno perso casa e tanti soldi, famiglie non ricche quindi criticamente depauperate dei loro pochi averi e psicologicamente distrutte.
    Mi spiace non sentire, in questa “giornata di festa” neanche una parola di conforto o di aiuto per quelle 78 famiglie costrette a lasciare la loro casa per non morirci dentro.
    Mi spiace non vedere neanche un rigo, nella cronaca, dedicato ad un eventuale processo a carico degli organizzatori ed esecutori di questa colossale ed abominevole truffa pluridecennale.
    Come al solito vi è gente impunita e famiglie che piangono.
    Scusate lo sfogo ma l’ho vissuto in prima persona.
    Un abbraccio ai reduci di “Casa/Cosa Nostra”.

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