Sono indagati dei reati di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione di erogazioni pubbliche, falsità ideologica e materiale
Avrebbero circuito anziani, all’epoca dei fatti ultranovantenni e oggi tutti deceduti, con il fine di ottenere indebitamente ingenti somme di denaro, beni mobili e immobili.
Le indagini svolte dai carabinieri di Cesarò hanno documentato che sette persone, tra cui operatori del settore finanziario, approfittando dello stato di infermità e dell’avanzata età delle vittime, le avrebbero indotte a firmare contratti assicurativi, investimenti in titoli e polizze vita, lucrando tramite le relative provvigioni.
Ora nei loro confronti sono stati notificati sette avvisi di conclusione delle indagini preliminari poiché indagati dei reati di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione di erogazioni pubbliche, falsità ideologica e materiale.
Inoltre è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, di 106mila euro.
Alcuni allevatori indagati, circuendo le anziane vittime, si sarebbero impossessati di un cospicuo numero di capi di bestiame e di fondi agricoli siti nei Comuni di Cesarò e San Teodoro, mediante la sottoscrizione di indebiti contratti d’affitto e fraudolente dichiarazioni, con il fine di ottenere illecitamente i contributi comunitari dall’Agea.
Emersi anche falsi contratti di lavoro con conseguenti fittizie comunicazioni di assunzioni di braccianti agricoli inesistenti, volti all’ottenimento anche dell’indennità di disoccupazione agricola corrisposta dall’Inps.