Taormina, alla Fondazione Mazzullo va di scena...la Sicilia. E i cinesi adesso ci "provano"...

Taormina, alla Fondazione Mazzullo va di scena…la Sicilia. E i cinesi adesso ci “provano”…

Enrico Scandurra

Taormina, alla Fondazione Mazzullo va di scena…la Sicilia. E i cinesi adesso ci “provano”…

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sabato 05 Marzo 2016 - 14:30

Stamane incontro tra albergatori del Comprensorio, amministratori e alcuni delegati del "Gigante orientale". Presenti i primi cittadini di diversi centri jonici ed etnei. Si è parlato di scambi tra terre lontane e investimenti commerciali nell'area del Taorminese per accrescere la visibilità.

Non c’è stata sintesi più grande nel messaggio. È stato univoco. Deciso, ma quasi ovvio, stringato e allo stesso tempo fondamentale per il futuro: la Cina d’ora in poi sarà molto più vicina alla Sicilia (e soprattutto a Taormina) di quanto non sia stata nei mesi scorsi. E questo perché, sia l’associazione degli albergatori della provincia di Messina, che gli amministratori locali stanno facendo fronte comune per costruire un vero e proprio “ponte armato” con il “Dragone”. L’incontro, avvenuto stamane nella sede della Fondazione Mazzullo, al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, ha avuto come obiettivo principale proprio quello di creare sinergia tra i vertici del Cpaffc (The Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries), gli albergatori messinesi e le Amministrazioni comunali dei centri interessati. Un concetto, quello dell’unione tra Oriente e Occidente, ribadito soprattutto dal presidente Cifa Italia e Fonarcom, Andrea Cafà (che ha organizzato la trasferta degli orientali in Sicilia) e dalla dottoressa Floriana Ippolito, che ha curato nei minimi dettagli le relazioni con la componente dello staff del dipartimento europeo dell’Associazione per l’amicizia tra il Popolo cinese con l’Estero, Yan Yingzi. Proprio quest’ultima nelle prime battute ha espresso “la volontà di far conoscere ai cinesi un mondo per il momento nascosto”. Due terre lontane che potranno congiungersi nei prossimi mesi soltanto tramite la sottoscrizione di patti di libero scambio.

Questo almeno secondo il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, intervenuto nel corso della mattinata, assieme al presidente degli albergatori delle Isole Eolie, Christian Del Bono, che ha illustrato in lingua inglese le bellezze di tutta la provincia di Messina. Isola Bella, il parco archeologico di Naxos, il Teatro Greco Antico di Taormina, Letojanni e ovviamente le attrazioni di Stromboli, Lipari e di tutto l’arcipelago eoliano sono stati messi in mostra per portare avanti un progetto di promozione del territorio circostante.

Programmi che anche la presidente della neoassociazione “SiciliaCina”, Angela Amico, ha in mente di attuare nell’immediato con l’aiuto degli albergatori e il sostegno dei sindaci dei Comprensori peloritano, nebroideo e tirrenico. Una zona che potrebbe essere rivalorizzata pure dalla più grande produttrice televisiva della Cina, Mao Jingxian, giunta nella Perla dello Jonio assieme ai delegati, che ripartiranno lunedì mattina, dopo una visita “lampo” sull’Etna. Prima, però, ci saranno gli ultimi saluti di rito con i politici locali, arrivati, proprio qualche ora fa, in gran numero pure da Scordia, Riposto, Giardini Naxos, Gallodoro, Letojanni e Castelmola.

Enrico Scandurra

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