Giacomo D'Arrigo nominato Direttore generale dell'Agenzia nazionale per i giovani

Giacomo D’Arrigo nominato Direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani

Rosaria Brancato

Giacomo D’Arrigo nominato Direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani

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venerdì 27 Dicembre 2013 - 21:06

Il messinese Giacomo D'Arrigo è stato nominato oggi dal Consiglio dei ministri, direttore generale dell'Agenzia nazionale per i giovani. Matteo Renzi, dopo aver chiamato il parlamentare siciliano Davide Faraone nella direzione nazionale del Pd, ha espressamente voluto per quest'incarico di sottogoverno l'esponente del Pd messinese.

Dopo la vittoria alle primarie è già effetto Renzi, che sta iniziando a mettere le sue pedine nei posti chiave, sia nel Pd che nei ruoli di sottogoverno.

E se guardiamo “tutti gli uomini di Renzi”, per la Sicilia c’è il messinese Giacomo D’Arrigo, che oggi è stato nominato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Cecile Kyenge, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani.

L’Agenzia è il “braccio operativo” del ministero delle politiche giovanili ed è in questa sede che confluiscono tutti i finanziamenti, sia europei che non, destinati appunto ai progetti ed alle strategie politiche per i giovani.

Dopo aver chiamato nella direzione nazionale del Pd il siciliano Davide Faraone, parlamentare e coordinatore dei Big Bang dell’isola, Matteo Renzi ha voluto in un ruolo chiave anche Giacomo D’Arrigo, a riprova di quanto il segretario nazionale conti sui due esponenti politici siciliani.

Per D’Arrigo e per i renziani messinesi la nomina è senza dubbio un importante riconoscimento ed anche la conferma di un percorso di rinnovamento e cambiamento del partito che intende investire sulle nuove generazioni.

Giacomo D’Arrigo, renziano della prima ora e vicinissimo sia a Renzi che al ministro Del Rio, vede così riconosciuto un impegno in prima fila in “territorio nemico”, quale è stato nei mesi scorsi il Pd locale. Ma l’incarico alla guida dell’Agenzia che gestisce i finanziamenti destinati alle politiche giovanili è anche un tassello importante per il Pd Messinese che va a ricoprire così un ruolo di primo piano nel governo e su precisa richiesta di Matteo Renzi che ha puntato espressamente su D’Arrigo.

Se qualcuno pensava che il neo segretario nazionale potesse seguire vecchi sistemi e usare altri criteri di scelta è stato smentito dai fatti.

I due esponenti di riferimento in Sicilia di Renzi quindi, Faraone e D’Arrigo, sono stati scelti per incarichi di rilievo sia nel partito che nel governo. Due “bandierine” sistemate che danno ulteriore forza alla presenza dei renziani in Sicilia in vista della prossima tappa congressuale, l’elezione della segreteria regionale.

“Ringrazio il governo per la fiducia, in particolare il presidente Letta ed il ministro Kyenge- ha dichiarato D’Arrigo- Un pensiero lo debbo anche a Graziano Delrio e Matteo Renzi che hanno avuto fiducia nella mia persona, così come Fassino. Penso che ci sia un grande lavoro da fare per far emergere quanto di buono e positivo ci sia nelle nuove generazioni, troppe volte viste come problema e invece sono la migliore risorsa che abbiamo in Italia ed in Europa. L’Agenzia dei giovani deve essere un protagonista forte e attivo, ho in mente diverse idee e proposte ma non voglio sbilanciarmi prima di avere contezza e confronto con la struttura e con il governo. il semestre europeo a guida italiana e la nuova programmazione sono due appuntamenti su cui da subito dobbiamo avere un ruolo positivo che sia di beneficio per tutti i territori.
La scelta che il governo ha fatto penso che debba essere un segnale di attenzione proprio alle giovani generazioni del meridione e penso che testimoni un’attenzione fatta di segnali concreti rispetto a tutto il paese e in particolare alla realtà siciliana e di Messina, di fiducia verso chi con lui ha fatto un percorso duro ma chiaro per cambiare la politica e il modo di gestire le cose”.
Rosaria Brancato

6 commenti

  1. E già, Messina è la meno renziana delle città e quindi bisogna far crescer..la

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  2. Scusi dott.sa Brancato, ma oltre ad essere amico di Renzi, cosa ha fatto nella sua vita il dott. D’Arrigo? O si tratta del solito nuovo che avanza di cui al nostro Tomasi?

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  3. Il ragazzo è ancora “leggero”. Come le foglie, si lascia trascinare dal vento. Il problema è, che dopo il vento, le foglie vengono raccolte dagli spazzini e gettate in discarica. Ma lui, non è fesso! Appena si renderà conto che il vento cala, si ricorderà di Enrico IV e si comporterà di conseguenza. Nell’attesa, che continui a giocare….

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  4. L’importante è la meritocrazia

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  5. gli unici che non hanno problemi sono questi politici et similia, che non sanno che significa lavorare

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  6. Largo ai giovani e auguri di buon lavoro! Chi meglio di lui, che conosce a fondo il ns territorio, può far meglio per aiutare i ns giovani?

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