Osservatorio antidiscriminazioni: partita la fase formativa per gli operatori. Perrone: “Primi in Sicilia”

Osservatorio antidiscriminazioni: partita la fase formativa per gli operatori. Perrone: “Primi in Sicilia”

Osservatorio antidiscriminazioni: partita la fase formativa per gli operatori. Perrone: “Primi in Sicilia”

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mercoledì 21 Dicembre 2011 - 02:04

Tutto a costo zero per la Provincia Regionale, ma strumento utilissimo per chi è vittima di fenomenico la xenofobia. Individuate 17 antenne territoriali

La lotta alle discriminazioni, di qualunque specie esse siano, adesso ha un volto e un riferimento ben preciso nel nostro territorio. Lunedì e ieri, alla Provincia regionale di Messina, alla presenza del prefetto, Francesco Alecci, si è tenuta una due giorni formativa che permetterà all’Osservatorio antidiscriminazioni di essere operativo da subito.
“Tutto a costo zero per il nostro ente – ha afferma Maria Perrone, assessore alle Pari opportunità – ma con benefici incalcolabili per chi è vittima di fenomeni deprecabili come la xenofobia e non solo. Si tratta, del resto, di un tema di forte attualità, come confermano gli episodi tragici di questi giorni avvenuti a Torino e Firenze”. L’Osservatorio antidiscriminazioni è nato circa un anno fa con la firma del protocollo d’intesa da parte del presidente Nanni Ricevuto, con l’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali che fa capo direttamente al ministero delle Pari opportunità. Successivamente, è arrivata la ratifica attraverso una delibera di Giunta. “La nostra – commenta l’assessore Maria Perrone- è stata la prima Provincia siciliana ad aderire. Subito dopo e stato il turno della Regione Sicilia”.

In questo periodo, nell’intera provincia sono state individuate ben 17 Antenne territoriali. “Si tratta di associazioni, organizzazioni sindacali ed enti – ha aggiunto l’assessore – che operano in questo settore e che aderiscono all’iniziativa. Sei si trovano nella zona ionica, otto in quella tirrenica e tre nel capoluogo”. Una volta, operative, le Antenne territoriali lavorano all’interno della rete di Unar, rendendosi utili per intervenire in soccorso di chi denuncia discriminazioni di qualunque tipo. Le segnalazioni possono essere effettuate telefonando al numero verde 800 901010. Perchè ciò possa avvenire, la stessa Unar si occupa della formazione degli addetti ai lavori, totalmente a costo zero per gli enti aderenti al protocollo. nella fattispecie la Provincia di Messina. Nei mesi scorsi, proprio le Antenne territoriali della Provincia hanno compilato un questionario sui rispettivi fabbisogni formativi.

Da palazzo dei Leoni è giunta la “risposta” . Una ventina, le persone presenti al corso di formazione tenuto dai tecnici di Unar: una per ogni Antenna territoriale, oltre ai dipendenti della Provincia destinati alla materia. Questi i professionisti inviati a Messina, da Unar, per la due giorni: Anna Riglioni, della Rete territoriale Unar; Paola Di Lazzaro, esperto Unar; Olga Marotti, avvocato Unar esperto in tutela antidiscriminazioni; Edoardo D’Angelo, responsabile sistema informatico e contact center Unar. Quest’ultimo si occupa della sezione tecnica. Grande entusiasmo per l’iniziativa e stato manifestato proprio dal Prefetto, colui che di fatto ha suggerito alla Provincia di sposare questa importante causa per “una sempre maggiore integrazione socio-econonica all’interno della società, propedeutica allo sviluppo del territorio”, come ha ricordato in conclusione l’assessore Maria Perrone.

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