I lavoratori Servirail "presidiano" la Prefettura, delegazione anche al Comune. Si attende l’esito dell’incontro romano

I lavoratori Servirail “presidiano” la Prefettura, delegazione anche al Comune. Si attende l’esito dell’incontro romano

I lavoratori Servirail “presidiano” la Prefettura, delegazione anche al Comune. Si attende l’esito dell’incontro romano

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lunedì 12 Dicembre 2011 - 08:19

I dipendenti della società che gestisce il servizio sugli ormai ex-treni notte e che da sabato sera sono entrati a far parte dell’esercito dei disoccupati,hanno bloccato il treno rapido e hanno raggiunto la prefettura. Si attendono risposte dall' incontro fissato a Roma

Sarà una giornata di attesa quella che vissuta oggi dai dipendenti della Servirail ex-Wagon Lits, che a partire dalle nove di questa mattina si sono riuniti alla Stazione Marittima aspettando di avere qualche risposta dall’ennesimo incontro che si terrà a Roma fra le parti sociali e le organizzazioni sindacali per deciderne il futuro occupazionale. Intorno alle 11 i lavoratori, dopo aver bloccato il treno rapido, si sono diretti alla Prefettura, dove adesso sostano. Una delegazione si è inoltre recata a palazzo Zanca, per incontrare il sindaco, Giuseppe Buzzanca. Ricordiamo che anche nella capitale, da diversi giorni, i dipendenti della società, non solo di Messina, ma di tutte le sezioni degli impianti interessati dal ridimensionamento, hanno occupato il tetto di uno dei palazzi di proprietà di Ferrovie dello Stato, in via Prenestina.

Il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano, sottolinea: “Una vertenza che non riguarda solo i lavoratori ma tutto il territorio perché trascina con sé il problema del taglio ai treni e della limitazione alla mobilità dei cittadini e delle imprese”. Per Oceano “occorre che il Governo intervenga subito su questa vicenda ripristinando il collegamento tra la Sicilia e il nord dell’Italia, realizzando il raddoppio ferroviario Me-Pa e Pa-Me, investendo nelle infrastrutture. Sistemi indispensabili non solo al lavoro ma al futuro del nostro territorio”. Sulla vertenza Servirail Oceano sollecita una mobilitazione dell’intero territorio, “perché questa vertenza è il simbolo e la punta dell’iceberg di un problema che riguarda tutti noi”.

Dopo la smobilitazione di sabato sera, la consegna delle divisa, l’abbandono degli uffici che per giorni sono stati il quartier generale della protesta (vedi articoli correlati), gli 85 cuccettisti della società hanno fatto ritorno a casa senza sapere cosa sarà del loro futuro. Il fronte della protesta, purtroppo, come spiegato anche da alcuni di loro, si è pian piano andato disgregando, ma per chi rimane, la necessità è quella di avere delle risposate, nel più breve tempo possibile. Lo chiedono i lavoratori, ma lo chiedono con altrettanta decisione anche le famiglie di quest’ultimi che, infatti, questa mattina, hanno accompagnato mariti, padri, fratelli e sorelle che dalle 19.30 di sabato 11 dicembre sono ufficialmente entrati a far parte dell’esercito dei disoccupati. A sostegno dei lavoratori licenziati anche la Rete No Ponte e il movimento “Mobilitiamo Messina”.
(FOTO STURIALE)

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