Progetti di ricerca di interesse nazionale. UniMe mai così bene negli ultimi otto anni

Progetti di ricerca di interesse nazionale. UniMe mai così bene negli ultimi otto anni

Progetti di ricerca di interesse nazionale. UniMe mai così bene negli ultimi otto anni

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venerdì 14 Ottobre 2016 - 09:31

È stata finanziata, infatti, una somma pari a 1,12 milioni, che con l’aggiunta della quota premiale raggiunge complessivamente 1,43 milioni di euro. La cifra è pari all’1,36% dello stanziamento ministeriale totale (947,5 milioni). Per i PRIN 2012 ci si era fermati allo 0,58%, per il 2010/11 all’1,01%, per il 2009 all’1,21% e nel 2008 all’1,30%

Ottimi riscontri per i progetti PRIN (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) presentati da docenti Unime. Numeri alla mano è la migliore performance dell’Ateneo dal 2008 ad oggi. È stata finanziata, infatti, una somma pari a 1,12 milioni, che con l’aggiunta della quota premiale raggiunge complessivamente 1,43 milioni di euro. La cifra è pari all’1,36% dello stanziamento ministeriale totale (94 milioni 750mila euro). Per i PRIN 2012 ci si era fermati allo 0,58%, per il 2010/11 all’1,01%, per il 2009 all’1,21% e nel 2008 all’1,30%.

Ad essere premiati sono stati 21 progetti. In 4 di questi l’Università di Messina è unità responsabile: tre sono stati elaborati in ambito umanistico (responsabili i proff. Berardino Palumbo, Antonino Pennisi e Francesco Pomponio), uno nell’area delle scienze della vita (responsabile il prof. Andrea D’Avella).

Complessivamente sono stati presentati 211 progetti, in 57 dei quali Messina risultava unità responsabile. Nel 2012 i progetti erano stati 129 (36 con Messina capofila). In quell’occasione erano arrivati 230mila euro, destinati a 3 proposte (in nessuna delle quali, però, Messina rappresentava l’unità principale).

I PRIN costituiscono, oggi, una delle principali fonti di finanziamento pubblico della ricerca a livello nazionale. Si tratta di progetti che generalmente coinvolgono più Atenei, con un’unità principale che assume il compito di coordinamento del lavoro. Con l’evoluzione della normativa nazionale, il MIUR ha avviato un nuovo meccanismo di assegnazione dei fondi, basato su precisi punti qualificanti: il cofinanziamento, il lavoro di ricerca di gruppo e il principio della valutazione tra pari (“peer review”). Annualmente, con un apposito Decreto Ministeriale, il MIUR emana il bando per il finanziamento, su base triennale, dei progetti PRIN.

“Il merito principale del risultato raggiunto – afferma il prof. Salvatore Cuzzocrea, Prorettore alla Ricerca – è da attribuire sicuramente ai colleghi che hanno presentato progetti di altissimo livello. In molti casi, tra l’altro, anche i lavori non ammessi al finanziamento hanno comunque ricevuto giudizi positivi. L’Ateneo ha cercato di supportare il più possibile quanto fatto dai nostri docenti e, alla fine, raccogliamo i frutti di uno sforzo iniziato tre anni fa. Per meglio comprendere quanto l’Università di Messina abbia investito sull’attività legata ai PRIN, basti pensare che la quota premiale attribuita dal MIUR, pari nel nostro caso a oltre 162mila euro, viene ufficialmente assegnata agli Atenei. La nostra Università ha deciso, al contrario di altre, di mettere anche questa somma a disposizione dei progetti, così da agevolare ulteriormente i ricercatori”.

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