La Confederazione Unitaria di Base (CUB) denuncia lo spreco di risorse pubbliche da parte della società per « l’abbellimento di aiuole in aree non di propria pertinenza»
L’accordo tra Eurolink e l’Università di Messina – annunciato per mercoledì 14 luglio e saltato all’ultimo momento causa improvvisa defezione del ministro alle infrastrutture e ai trasporti Altero Matteoli – non è ancora stato siglato, ma sull’intera vicenda continuano a divampare le polemiche.
Sino ad oggi l’ ‘imputato principale’ è stato l’Ateneo peloritano, pronto a stringere un alleanza di ferro con il Contraente generale, società di progetto che si occuperà della realizzazione del Ponte sullo Stretto e i cui quartieri generali verranno ospitati in ‘casa’ dell’Università di Messina e precisamente nell’incubatore d’imprese che sorge al Papardo. Struttura che – come più volte sottolineato dai vertici accademici- pur essendo di proprietà dell’Università è stata concessa in uso a Sviluppo Italia Sicilia nel 2002 .
Secondo il rettore Francesco Tomasello, il Protocollo d’intesa con Eurolink, la cui firma è stato rinviata a settembre, consentirà di avviare una proficua collaborazione scientifica al fine di impegnare gli attuatori a promuovere opportunità occupazionali per i giovani e ricadute di sviluppo tecnologico per il territorio e costituire laboratori di ricerca. Motivazioni che non hanno però convinto né i c.d- no pontisti né rappresentati autorevoli del mondo accademico, primo tra tutti il professore ordinario di Economia Applicata e responsabile sezione “Economia” del Centro Studi per l’Area dello Stretto -Fortunata Pellizzeri-, Guido Signorino. (Vedi articoli correlati)
Ma se la contrapposizione tra vertici accademici e i no -pontisti è quasi storia ‘vecchia’, oggi a tenere banco è la denuncia presentata dalla Confederazione Unitaria di Base (CUB) contro l’Anas.
L’organizzazione sindacale ha, infatti, deciso di rivolgersi alla Procura della Repubblica per denunciare lo spreco di risorse pubbliche per gli interventi di abbellimento e scerbatura realizzati dalla società nelle aree limitrofe all’Incubatore d’imprese, che avrebbe dovuto ospitare la cerimonia inaugurale di mercoledì scorso .
“In data 14.07.2010 – si legge testualmente nell’esposto inviato all’Autorità giudiziaria – era stata programmata la firma di un protocollo d’intesa tra Anas, Stretto di Messina e le Università di Messina e Reggio Calabria nell’ambito della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, e ciò alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Senatore Altero Matteoli.
Proprio in tale occasione, la scrivente O.S., da sempre vigile sulla gestione della cosa pubblica, aveva modo di verificare che il giorno antecedente alla visita del Sig. Ministro intorno alle ore 15:00 presso l’incubatore dell’Università di Messina, operai e mezzi dell’Anas erano intenti alla scerbatura ed abbellimento delle aiuole attorno al plesso universitario di Sperone”.
L’organizzazione sindacale sollecita quindi la Procura a “verificare che risorse preziose come quelle dell’ANAS vengano impiegate per finalità proprie dell’Ente e comunque di carattere prioritario come quello della manutenzione stradale piuttosto che l’abbellimento di aiuole in aree non di propria pertinenza. “Questa Organizzazione Sindacale – continua il documento – non può, infatti, esimersi dal rappresentare alle Autorità competenti fatti che si ritengono fortemente lesivi degli interessi prioritari della collettività ai quali troppo spesso vengono anteposti interessi di pochi singoli individui”.
A conclusione del documento, la Confederazione Unitaria di Base, chiede espressamente all’autorità giudiziaria “di perseguire e punire i soggetti ritenuti responsabili per tutte le ipotesi di reato previste e ravvisabili alla luce di quanto esposto e documentato”.
