I vertici dell’Università lasciano fuori dalla porta Sciacca, convocato dagli studenti per un seminario sulla sicurezza del territorio

I vertici dell’Università lasciano fuori dalla porta Sciacca, convocato dagli studenti per un seminario sulla sicurezza del territorio

I vertici dell’Università lasciano fuori dalla porta Sciacca, convocato dagli studenti per un seminario sulla sicurezza del territorio

lunedì 04 Aprile 2011 - 17:18

L'ingegnere capo del Genio civile: «Atteggiamento incomprensibile, ci sono ragioni che sinceramente mi sfuggono». All'interno il video di contestazione degli studenti al Rettore

All’Università di Messina va in scena il teatro dell’assurdo: vietato l’ accesso all’Aula di ex Chimica all’ingegnere capo del Genio civile di Messina Gaetano Sciacca , convocato dal Comitato “Unime in protesta” per discutere di sicurezza del territorio e lasciato letteralmente fuori dalla porta.

Con un tempismo sospetto, vista la concomitanza con l’importante incontro in programma per oggi, nella notte tra sabato e domenica i vertici dell’Università hanno infatti cambiato il lucchetto della catena che blocca l’accesso all’aula ex chimica, da mesi ormai autogestita dagli studenti di “Unime in protesta”. Stamattina, gli universitari si sono così ritrovati , improvvisamente, senza alcuna comunicazione, con la porta sbarrata . Il comportamento. di per sé discutibile perchè frutto di una decisione dall’alto che ha cancellato i tentativi di dialogo avviati in queste ultime settimane , diventa gravissimo alla luce dei risvolti assunti nel pomeriggio, quando – nonostante l’arrivo all’Università di Sciacca e del pittore Michele Cannaò (Museo del fango) – il prorettore, la professoressa De Pasquale, ha deciso, dopo un breve colloquio con una delegazione di studenti, di non tornare sui suoi passi, lasciando chiusa la porta dell’aula ex chimica e costringendo gli universitari a svolgere il seminario in cortile, come testimoniato dalle immagini di Sturiale.

Su quanto accaduto Sciacca, prima ironizza, poi affonda: «C’è una bella giornata di sole, sarà piacevole discutere all’aperto. Certo – aggiunge- trovo incomprensibile l’atteggiamento dell’Università: siamo qui per parlare di un argomento importante ed i ragazzi che mi hanno invitato dimostrano più maturità dei rappresentanti dell’Ateneo, che forse si sentono scavalcati. Sinceramente non capisco perché abbiano deciso di osteggiare quest’incontro, ci sono ragioni che sinceramente mi sfuggono».

E sul “fattaccio” di oggi pomeriggio si registrano già le prime reazioni.

Una rete di associazioni e movimenti (composta da l’Arci; il Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina, con il presidente Antonino Mantineo, docente universitario; il Museo del fango; le associazioni “Piccola Comunità Nuovi Orizzonti” e “Terra e Cielo” di Messina e la Rete No Ponte) ha indetto per domani mattina alle ore 10.30 una conferenza stampa nell’atrio dell’Università centrale di Messina, «in segno di solidarietà e sostegno alle iniziative culturali e sociali aperte al territorio e alla cittadinanza, realizzate in questi mesi dal Comitato “Unime in Protesta”.

Foto di Dino Sturiale.

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