La "destra di base" lancia un nuovo appello all'unità: "Evitiamo lotte fratricide"

La “destra di base” lancia un nuovo appello all’unità: “Evitiamo lotte fratricide”

Rosaria Brancato

La “destra di base” lancia un nuovo appello all’unità: “Evitiamo lotte fratricide”

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giovedì 02 Maggio 2013 - 14:13

Nuovo appello alla compattezza del centro-destra. L'invito è all'unione tra le due anime ex azzurra ed ex An superando "personalismi e lotte fratricide". Intanto Enzo Garofalo su Fb replica: "Agli appelli dico, sarò fiero di rappresentare da sindaco un centro destra compatto". Sull'altro fronte il Comitato pendolari si prepara a presentare proposte per la città

Nel centro-destra che si appresta al voto con le due anime, gli ex azzurri e gli ex An, divise, continuano a registrarsi appelli all’unità. Scoglio non solo ha ribadito “non mi ritiro, se volete la compattezza votate me e non perderemo un valido parlamentare come Garofalo”, ma ha anche diffuso il programma. Il parlamentare del Pdl, dal canto suo, su fb ha rilanciato: “ A chi ha rivolto un appello- scrive Enzo Garofalo- rispondo che sarei fiero di rappresentare da sindaco un centro-destra compatto”. Oggi si registra il documento di un gruppo di cittadini che invitano le parti ad una riflessione ma soprattutto ad un confronto che porti alla ricompattezza. Saro Contiguglia, Alberto De Luca, Ettore Gagliano, Dino Melluso, Rino Nania, Mimmo Papisca, Franco Restuccia, Masa Salvo, Peppe Saja, Franco Tiano, Antonio Vita, Maurizio Vita, intendono: “promuovere un tentativo per dare corpo ad una forza coesa e capace di orientare tutte le risorse di militanza, di impegno e di buona amministrazione per il bene dei messinesi. Fare coalizione, fare partito!- si legge nel documento- Spesso nel contesto attuale si rischia, per una presunta ipertrofia dell’io, di pensare di essere onnipotenti. Si immagina che da soli si riesca a fare di tutto e di più, invece è spesso la solitudine, vizio sconsiderato di chi vuole stare in politica, a far commettere errori irreparabili”.

L’invito è quindi a lasciar perdere personalismi che finirebbero con il penalizzare l’intero centro-destra, costretto a correre diviso. I rischi, con l’attuale legge elettorale, il clima d’antipolitica sempre più diffuso, i numerosi candidati sindaco in lizza, è che il danno di queste scelte sia peggiore del previsto.

“Gli elettori scorgono in questa condotta i limiti e le miopie, non rintracciando quella speranza e quel desiderio di cambiamento che ritengono ormai improrogabili- continua la nota- Troppe divisioni risultano fondarsi su poche idee e molta voglia di affermare sterili egemonie. Crediamo che nessuno, ragionando e agendo in questa maniera, possa dare il segno responsabile della volontà di assumere il ruolo di guida ma noi attendiamo ancora fiduciosi che si possa arrivare ad un accordo”.

I firmatari del documento sottolineano come oggi la città abbia la necessità di trovare non solo un sindaco ma una guida politica che abbia una visione tale da mettere in circolo risorse ed esperienze che la trasformino in polo di sviluppo.

“Riteniamo, come ‘destra di base’ che si possa oggi avanzare una richiesta a tutti gli attori politici che orbitano nell’area dee centro-destra perché si avvii finalmente un percorso di rafforzamento delle ragioni della coalizione. Lo stare assieme deve essere una priorità per poter diventare un laboratorio di buona politica in grado di accogliere nuovi soggetti e nuovi entusiasmi. Sperimentare una nuova forma di coalizione – evitando gli scontri fratricidi – significa riportare Messina ad esempio della buona politica, che sia capace non solo di amministrare il territorio, ma di governare il cambiamento! Anche perché da soli non si vince e non si amministra!”

L’appello, l’ennesimo in questi giorni è quindi ad evitare uno scontro tra “fratelli” ( o quantomeno a rinviarli al dopo elezioni) per aumentare le possibilità della vittoria alle amministrative, superando gli “scogli” piccoli e grandi che via via si porranno sul cammino attraverso una logica di condivisione e di compattezza.

Sull’altro versante, quello del centro-sinistra la coalizione ha fatto quadrato sul nome di Felice Calabrò, vincitore delle primarie, che la scorsa settimana ha anche ottenuto il via libera del governatore Crocetta. Strada facendo l’alleanza ha anche avuto la marcia in più del ministero per Gianpiero D’Alia, leader dell’Udc. In queste ore si lavora alle liste di sostegno. Nel frattempo si registra l’intervento del Comitato pendolari dello Stretto-Lega autonomie locali-Dimensione Trasporti che in un comunicato ribadiscono di essere nel centro-sinistra purchè vi siano segnali di discontinuità rispetto al passato. I movimenti hanno partecipato attivamente a tutte le riunioni di coalizione precedenti alle primarie invitando anche a trovare un nome di prestigio condiviso. Dopo l’esito del 14 aprile il Comitato ha fornito contributi programmatici a Felice Calabrò, ma, si legge nella nota “Non abbiamo finora ottenuto risposte. Siamo convinti che la città debba essere amministrata da persone competenti che antepongono gli interessi collettivi a quelli privati. Nei prossimi giorni cercheremo di far conoscere alla città ed a tutti coloro che vorranno intervenire,compresi i Candidati a Sindaco,le nostre principali idee su alcuni punti che affliggono la nostra Comunità”.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. i fedeli di Buzzy sono proprio carini…fanno (quasi) tenerezza…

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  2. invelatosempre 3 Maggio 2013 10:17

    E’ comprensibile tanto disorientamento.
    Dopo anni e anni di fedele asservimento ed ampia distribuzione di risorse pubbliche alle Curie di tutta l’Italia, è illogico che all’interno della neo-DC non vi sia posto per gli ex-AN.
    Cmq, tranquilli, anche la sinistra PD dovrà fare i conti con questa triste realtà e vedrete che pianti.

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  3. Salvatore Vernaci 3 Maggio 2013 11:20

    O questi Signori sconoscono l’Inno di Mameli (Fratelli d’Italia) o quando lo hanno cantato o lo cantano non pensano al significato delle parole.
    2° (strofa)
    Noi fummo da secoli calpesti, derisi,
    perché non siam popoli, perché SIAM DIVISI.
    Raccolgaci un’unica bandiera, una speme:
    di FONDERCI INSIEME già l’ora suonò.
    3° (strofa)
    UNIAMOCI, UNIAMOCI, L’UNIONE e l’amore
    rivelano ai popoli le vie del Signore.
    Giuriamo far libero il suolo natio:
    UNITI, per Dio, chi vincer ci può?

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