I messinesi chiamati al voto sono complessivamente 196.911, di cui 93.122 uomini e 103. 789 donne. Le operazioni di scrutinio relative all’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale dovranno essere effettuate senza interruzione dopo la chiusura delle operazioni di voto
Domenica 10, dalle ore 7 alle 23, si voterà per il rinnovo degli organi elettivi del Sindaco, del Consiglio comunale, dei Presidenti dei Consigli circoscrizionali e dei Consigli circoscrizionali del Comune di Messina.
I messinesi chiamati al voto sono complessivamente 196.911, di cui 93.122 uomini e 103.789 donne.
Le operazioni di scrutinio relative all’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale dovranno essere effettuate senza interruzione dopo la chiusura delle operazioni di voto. Ove dovessero concludersi oltre le ore 3 di lunedì 11, i presidenti di seggio sospenderanno le operazioni di scrutinio per l’elezione dei Presidenti di circoscrizione e dei Consigli Circoscrizionali, per riprenderle alle 9 dello stesso giorno di lunedì.
COSA PREVEDE LA LEGGE ELETTORALE
Il quorum per l’elezione del sindaco al primo turno è fissato al 40%. Se nessuno dei sette candidati raggiungerà tale soglia, i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti si sfideranno al ballottaggio. La data del ballottaggio è fissata per il 24 giugno.
Il premio di maggioranza (con l’assegnazione del 60% dei seggi del Consiglio comunale) sarà assegnato alla coalizione che riuscirà a raggiungere il 40% dei voti. Nel caso in cui questa circostanza non si verificasse al primo turno, il premio di maggioranza verrà assegnato al vincitore del ballottaggio, a meno che il candidato sconfitto non abbia fatto apparentamenti che gli consentano di arrivare al secondo turno con una coalizione che raggiunge almeno il 50%.
L’attuale sistema elettorale prevede l’effetto trascinamento (cinque anni fa sostituito dal cosiddetto voto confermativo), in virtù del quale il voto espresso per una lista si estende automaticamente in favore del candidato sindaco alla stessa collegato. Gli elettori potranno però decidere di optare per il voto disgiunto, che prevede la facoltà di votare per una lista e un consigliere di uno schieramento ed il candidato sindaco di un altro schieramento.
Per le singole liste collegate a ciascun candidato sindaco, la legge elettorale prevede una soglia di sbarramento del 5%. Tuttavia, anche nel caso in cui una lista non superasse il 5%, in mancanza di voto disgiunto, i voti ottenuti – seppur ininfluenti nel calcolo dell’eventuale premio di maggioranza – sarebbero comunque conteggiati nel bottino finale del candidato sindaco collegato.
COME SI VOTA PER IL SINDACO ED I CONSIGLIERI COMUNALI
In base all’estrazione effettuata al Comune qualche settimana fa, la scheda elettorale, che è di colore celeste, è suddivisa in quattro colonne.
Nella prima colonna in alto appare il nome di Cateno De Luca e quello delle sei liste collegate. Nella prima colonna in basso figura il nome di Gaetano Sciacca con accanto la lista del Movimento Cinque Stelle.
Nella seconda colonna troviamo il nome di Dino Bramanti e l’elenco delle dieci liste a suo supporto.
La terza colonna è suddivisa in tre parti: nella prima ritroviamo Pippo Trischitta e le sue due liste; nella seconda Renato Accorinti e le sue tre liste; nella terza Emilia Barrile e la sua unica lista.
Nella quarta colonna troviamo il nome di Antonio Saitta con le sue sei liste.
Gli elettori hanno la possibilità di esprimere la propria preferenza in quattro differenti modi:
- Barrare il nome del candidato sindaco ed il simbolo della lista collegata al quale appartiene il candidato consigliere comunale che si intende votare, scrivendo accanto il cognome
- Barrare solo il simbolo della lista e scrivere accanto il nome del candidato al Consiglio Comunale. Il voto verrà così attribuito automaticamente anche al candidato sindaco collegato (effetto trascinamento)
- Barrare il nome del candidato sindaco ed il simbolo di una lista non collegata al candidato sindaco prescelto, indicando sempre il cognome del consigliere comunale al quale si intende dare la propria preferenza (cosiddetto voto disgiunto)
– Barrare solo il nome del candidato sindaco, senza esprimere alcuna preferenza per il Consiglio Comunale
N.B. Al Consiglio comunale è possibile esprimere sino a due preferenze, un uomo e una donna (che devono però obbligatoriamente appartenere alla stessa lista).
Per quanto riguarda le SEI CIRCOSCRIZIONI, la scheda elettorale è di colore rosa. Anche per eleggere i Presidenti e i componenti circoscrizionali è previsto l’effetto trascinamento. Gli elettorali potranno altresì optare per il voto disgiunto.
UNA POLTRONA PER SETTE
A contendersi la fascia tricolore ci sono ben sette candidati: Renato Accorinti, sindaco uscente, sostenuto da 3 liste (Renato Accorinti sindaco; Cambiamo Messina dal Basso; Percorso comune); Emilia Barrile, candidata con la lista “Leali – Progetto Per Messina”; Dino Bramanti , candidato del centrodestra sostenuto da 10 liste ( Bamanti sindaco; Forza Italia; Insieme x Messina; Ora Messina; Peloro 2013; Diventerà Bellissima; Fratelli d’Italia; Noi con Salvini; Idea e Popolari –AutonimistI; Il popolo della Famiglia); Cateno De Luca, appoggiato da 6 liste (De Luca sindaco; La svolta per Messina; Messina sud; Messina centro; Messina Nord: Giovani per De Luca sindaco); Antonio Saitta, candidato del centrosinistra sostenuto da 6 liste (Antonio Saitta sindaco; Partito democratico; Sicilia Futura; Articolo 1; Libera Me; Impegno Civico); Gaetano Sciacca, appoggiato dalla lista del Movimento Cinque Stelle; Pippo Trischitta, sostenuto da due liste (Messina Splendida; “Noi per Messina).
DLT