Pd, Felice Calabrò scuote il centro-sinistra e lancia le Primarie

Pd, Felice Calabrò scuote il centro-sinistra e lancia le Primarie

Rosaria Brancato

Pd, Felice Calabrò scuote il centro-sinistra e lancia le Primarie

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domenica 11 Marzo 2018 - 08:11

L'ex candidato alle amministrative 2013 lancia il sasso anche se i Dem sembrano perplessi rispetto alle primarie. Tempi ristretti e rischi di divisioni sono i dubbi maggiori

Ad accendere la miccia che nessuno dei protagonisti aveva intenzione di appiccare è stato Felice Calabrò, che nel 2013 vinse le primarie del centro-sinistra e si candidò a sindaco, perdendo la sfida al primo turno per 59 voti e finendo sconfitto al ballottaggio.

La riunione “per gradi” del Pd di ieri, ovvero suddivisa in due incontri, uno ristretto ai big ed uno più allargato, è stato un primo approccio ma che sembrava escludere del tutto le primarie. Il crollo del partito alle Regionali ed alle Politiche non lascia spazio per voli pindarici ma soprattutto potrebbero non esserci i tempi necessari.

La data delle amministrative quasi sicuramente sarà il 10 giugno e nel mezzo c’è una situazione nazionale ancora incerta.

Non è un mistero che la corrente accademica dopo aver portato De Domenico all’Ars e Navarra alla Camera voglia dire la sua anche per Palazzo Zanca e voci ormai insistenti danno per Antonio Saitta il “papabile” alla candidatura ma c’è chi ipotizza anche Michele Limosani. Ma di mezzo ci sono anche gli altri alleati: Beppe Picciolo e Fabio D’Amore di Sicilia Futura che al Senato hanno raggiunto la stessa percentuale della Camera e Gianpiero D’Alia che non si è candidato ma vuol continuare a dare il suo contributo all’interno della coalizione di centro-sinistra.

Difficile dire da dove cominciare mentre nel partito regionale è scontro aperto, quello cittadino non ha un segretario e dopo le dimissioni di Renzi le conseguenze saranno a cascata. Ovunque sono chieste le “teste” dei vertici locali dei Dem ed in Sicilia nel mirino ci sono soprattutto i renziani, sebbene alla disfatta abbiano contribuito tutte le correnti, compresi quanti hanno lavorato alla sconfitta delle Regionali.

Le primarie quindi non sembravano essere argomento di discussione al tavolo di ieri, che è stato un primo approccio per cercare di trovare un nome condiviso.

Ci ha pensato Felice Calabrò a inserirle nell’agenda, anche attraverso un sms mandato a raffica a tutti gli esponenti.

Per la scelta del candidato sindaco del centro sinistra le primarie sono indispensabili. La coalizione adesso più che mai deve aprirsi alla città. Le primarie rappresentano un momento di grande partecipazione che consente finalmente di discutere di aprire il confronto e il dibattito su ciò che è utile alla città. Auspico che il Pd, recuperando i propri geni identitari si faccia promotore di questo momento di democrazia”.

I rischi di un’eccessiva autoreferenzialità nonché di fratture insanabili o infine di una visione “ateneo-centrica” secondo Calabrò potrebbero essere superati dalle primarie.

L’ex capogruppo del Pd ha lanciato il sasso. Chi risponderà?

Rosaria Brancato

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