Sinistra Italiana si stacca da LeU e va verso CMdB: mai col Pd

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giovedì 22 Marzo 2018 - 15:37

A spiegare le motivazioni di questa scelta sono Alessandra Minniti, segretaria di Sinistra Italiana per la provincia di Messina e Paolo Todaro, membro dell’Assemblea nazionale di Sinistra Italiana

In vista delle amministrative di giugno, Sinistra Italia si stacca da Liberi e Uguali e si “apparenta” con il Movimento Cambiamo Messina del Basso per sostenere il sindaco uscente Renato Accorinti.

A spiegare le motivazioni di questa scelta sono Alessandra Minniti (nella foto), candidata alla Camera nella lista LeU, segretaria di Sinistra Italiana per la provincia di Messina e Paolo Todaro, membro dell’Assemblea nazionale di Sinistra Italiana, candidato al Comune di Messina nella lista Cambiamo Messina dal basso

Malgrado il tempo per una accurata analisi dei risultati delle elezioni nazionali sia stato assai limitato per l’incombere delle amministrative – si legge in un comunicato – riteniamo che gli esiti siano chiari e che, in qualità di dirigenti politici, si debba ascoltare la volontà politica della cittadinanza, che ha bocciato il centrosinistra, e che, pur avendo LeU fatto una campagna autonoma e di rottura, ha visto nella compagine nata dalla convergenza di Art. 1, Sinistra Italiana e Possibile, un’appendice di questo centrosinistra responsabile delle politiche e delle riforme che i cittadini considerano sbagliate. E’ per questo che Sinistra Italiana, componente della Lista LeU allo stesso titolo di Art. 1, ritiene di non poter aderire ad alcun tavolo del centrosinistra (al cui centro vi è un PD impresentabile) nelle amministrative di Messina, e di dover dare il proprio appoggio programmatico e propri candidati alle liste che fanno riferimento al sindaco Accorinti, attraverso una solidarietà politica con il movimento di Cambiamo Messina dal basso, in continuità e coerenza con la positiva esperienza della lista Centopassi che ha portato all’elezione di Claudio Fava”.

Con la lista Cento passi di Claudio Fava alle regionali eravamo riusciti ad unire l’intera area della sinistra diffusa che andava anche al di là dei partiti, coinvolgendo movimenti e associazioni e ottenendo in città oltre l’8 %, segno che i cittadini messinesi avevano salutato con entusiasmo quell’alleanza e che quindi bisognasse continuare su quella linea per le future elezioni amministrative, e non certo quella di rifare il centrosinistra con questo PD, che in modo analogo al centrodestra rappresenta apparati di potere consolidati, clientele e interessi che non possono sostenere i bisogni reali di Messina. Bisogna proseguire – concludono Minniti e Todaro- nella liberazione della nostra città dai potentati, e noi siamo pronti a farlo con la partecipazione delle forze sane e libere della società messinese”.

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