Taormina. La Cisl ai candidati: un Patto con la città su turismo e stagionali

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Taormina. La Cisl ai candidati: un Patto con la città su turismo e stagionali

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giovedì 07 Giugno 2018 - 08:47

Genovese, Di Leo e D’Agostino ai tre candidati sindaco Mario Bolognari, Salvo Cilona ed Eddy Tronchet: "Serve un impegno immediato per restituire ai taorminesi, cittadini e lavoratori, certezze su un futuro che troppo spesso sono costretti a cercare altrove"

TAORMINA. “Un impegno concreto per ridare a Taormina quel ruolo di centralità che l’ha resa celebre in tutto il mondo”. E’ ciò che Tonino Genovese, Pancrazio Di Leo e Salvatore D’Agostino (rispettivamente segretario generale della Cisl Messina, della Fisascat Sicilia e della Fisascart Messina), chiedono ai tre candidati sindaco Mario Bolognari, Salvo Cilona ed Eddy Tronchet. Lo hanno fatto attraverso una lettera con la quale si invoca “un impegno immediato per restituire ai taorminesi, cittadini e lavoratori, certezze su un futuro che troppo spesso sono costretti a cercare altrove. La tornata elettorale che vi vede protagonisti – evidenziano Genovese, Di Leo e D’Agostino – è stata lunga e ricca di contenuti ma forse è stato trascurato un aspetto considerato primario da chi vive il territorio, il lavoro. Come sindacato siamo destinatari delle istanze di quei cittadini che vivono in condizioni di precarietà lavorativa, irregolare, a volte costretti a sottostare a ricatti per poter lavorare qualche mese. Anche in una realtà come quella taorminese, considerata una meta del turismo internazionale”. Per questo motivo, oggi, Cisl e Fisascat Cisl chiedono insieme “uno slancio, uno scatto d’orgoglio alla politica taorminese, a chiunque siederà sulla poltrona di sindaco, a chiunque occuperà un seggio nel nuovo Consiglio comunale della Perla. Turismo, servizi e commercio sono il cuore pulsante della vita economica di Taormina che necessitano di un’attenzione particolare. I lavoratori hanno bisogno di tutela e sostegno. Il settore vive una condizione di preoccupante precarietà per una stagione turistica che, anziché prolungarsi, va sempre più riducendosi portando lavoro sempre più precario e disoccupazione nei mesi considerati di “bassa stagione” per via delle nuove normative che hanno ridotto le indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali che, a Taormina e nel suo comprensorio, sono migliaia”. Ad avviso della Cisl “la nuova Amministrazione sarà chiamata a velocizzare procedure e attività. Un esempio su tutti è quello dei lavori per il San Domenico Palace, non una semplice struttura alberghiera ma un pezzo di storia di Taormina. Serve allungare la stagionalità del turismo, passarla ad annuale, perché strutture che vivono solo la stagionalità rappresentano per noi e per i lavoratori un motivo di preoccupazione e pertanto invitiamo il Comune ad intervenire al fine di scongiurare le scelte delle strutture facendo pesare la previsione di “attività annuale” prevista nelle concessioni rilasciate dal Comune”. Per questo la Fisascat, la Federazione della Cisl che tutela i lavoratori del turismo, del commercio e dei servizi, propone ai candidati “di sottoscrivere un “Patto” con la città impegnandosi pubblicamente per la tutela contrattuale dei lavoratori del comparto turistico, del commercio e dei servizi e in particolare dei tanti lavoratori stagionali. Non bisogna disperdere il valore aggiunto che l’evento del G7 ha portato alla città e valorizzare le opere che sono state realizzate e recuperate in quella occasione. Il Palazzo dei Congressi ne è il chiaro esempio e deve diventare volano della destagionalizzazione attraverso il rilancio di quel turismo congressuale che ha reso ricche altre realtà certamente non all’altezza della Perla dello Jonio. Taormina, inoltre, ha bisogno di vedere completate le opere di infrastrutturazione logistiche e trasportistiche, per renderla più accessibile e raggiungibile dagli hub ferroviari e aeroportuali. Come sindacato, inoltre, non possiamo sottacere i vecchi e i nuovi bisogni di tutta la cittadinanza attraverso l’offerta di politiche sociali che garantiscano livelli di assistenza e qualità della vita.Quello che vi chiediamo è di essere vicino alla gente, ascoltarne i problemi, promuovere istanze di chi non riesce ad aver voce. La politica deve tornare ad essere elemento di unione e non di divisione, di confronto e non di scontro. Deve tornare ad essere “dovere che dice speranza”.

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