Forza Italia: Uniti vinciamo. Sì ai "pentiti" Ncd ma come vagoni aggiuntivi

Forza Italia: Uniti vinciamo. Sì ai “pentiti” Ncd ma come vagoni aggiuntivi

Rosaria Brancato

Forza Italia: Uniti vinciamo. Sì ai “pentiti” Ncd ma come vagoni aggiuntivi

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martedì 25 Luglio 2017 - 14:40

"Se il centro-destra recupera compattezza può vincere le Regionali". Gli azzurri fanno prove di unità e si propongono per guidare la coalizione, aprendo le porte anche agli alfaniani pentiti

Ringalluzziti dall’esito delle amministrative di giugno, e ancor più dai sondaggi, gli azzurri siciliani guardano con ottimismo alle Regionali di novembre, sperando di ribaltare il risultato del 2012, ma ad una sola condizione: un centro-destra unito.

Le divisioni che nel 2012 videro rivali Gianfranco Miccichè e Nello Musumeci si tramutarono in un regalo al centro-sinistra, ovvero la vittoria di Crocetta.

Se ancora non c’è il nome del candidato alla Presidenza, si fa strada la certezza di voler correre uniti, anche a costo di “sacrificare” ambizioni personali.

Percentuali alla mano, Forza Italia, Diventerà bellissima (il movimento di Musumeci), Fratelli d’Italia, Pid, Mpa, Udc di Cesa (gli “orfani” di D’Alia e Casini per intenderci), ed il gruppo degli “alfaniani pentiti”, presentandosi uniti renderebbero pan per focaccia al centro-sinistra e darebbero del filo da torcere al M5S.

E mentre nell’isola i tessitori delle alleanze sono al lavoro, in casa Forza Italia si ribadisce che stavolta il candidato dovrà essere un azzurro doc “abbiamo ceduto il passo finora ai centristi e ad Mpa, stavolta dovrà essere un moderato che non ha mai sostenuto né Crocetta né Renzi”, fanno sapere agli alleati, pur senza alzare barricate contro Musumeci.

Il nome ad esempio, potrebbe essere quel Basilio Catanoso, oggi a Messina per partecipare alla conferenza stampa di Forza Italia, insieme all’eurodeputato Salvo Pogliese, al deputato regionale Santi Formica ed al capogruppo consiliare Giuseppe Trischitta. Il nome del parlamentare Catanoso, così come quello di altri forzisti che non hanno mai “tradito” l’ex presidente del Consiglio, come Stefania Prestigiacomo, lo stesso Pogliese, circolano da alcuni giorni come papabili per la rosa da proporre al tavolo della coalizione.

“Prima il programma” è però la parola d’ordine e Forza Italia presenterà le priorità per la Sicilia post-crocettiana a fine mese.

“Inizia una lunga campagna elettorale: Regionali a novembre, poi Politiche e amministrative nel 2018 ma anche le elezioni dirette per la Città Metropolitana dopo il fallimento della disastrosa riforma Crocetta che ha quintuplicato i costi delle ex Province e dato potere e poltrone alle Partecipate- esordisce Santi Formica– I risultati di Crocetta sono sotto gli occhi di tutti, ci candidiamo per amministrare la Regione e per governare Messina. Amministratori non ci si inventa. Messina è stata umiliata e scippata di tutto senza che Accorinti sia stato in grado di muovere un dito. E come Accorinti anche i sindaci a 5stelle hanno dato prova che se non hai le capacità e le competenze c’è il disastro, vedi Gela, Bagheria, Ragusa, Roma”.

Nei prossimi mesi, dopo aver lanciato il programma per la Regione si terranno incontri a Messina per presentare le proposte in vista delle amministrative. Giovedì Trischitta illustrerà il progetto per “Messina pedonalizzata”.

E se il capogruppo di Forza Italia al Comune ha ricordato come la città dello Stretto sia crollata in tutte le classifiche, l’eurodeputato Pogliese è stato lapidario nei confronti del governatore siciliano: “Nella classifica del Sole 24 ore non solo Crocetta è il presidente della Regione meno amato dai cittadini, ma è quello che ha ottenuto la peggiore percentuale negli ultimi 20 anni. Praticamente è il peggiore governatore della storia”. Pogliese ha spiegato che nell’ambito del Programma di finanziamenti europei 2014-2020 erano destinati all’isola 8 miliardi e mezzo, ma a metà 2017, quindi ben 3 anni dopo, si è spesa una cifra ridicola (poco meno di 300 milioni). “Eppure anche solo un miliardo di fondi europei l’anno utilizzati basterebbero a migliorare il PIL della Sicilia di oltre un punto di percentuale. Le somme inutilizzate torneranno all’Europa con la conseguenza che perdiamo in credibilità. Peraltro la Sicilia è al primo posto per frode europea”.

Mentre il Pd ha perso oltre un mese in processione dal presidente del Senato Pietro Grasso e non sa come uscire dal labirinto, il centro-destra prova a tentare la carta della compattezza cercando di evitare gli errori del passato.

“Abbiamo l’opportunità di superare una pagina devastante e possiamo farlo solo recuperando unità-ha concluso Pogliese– Non ci sono veti verso nessuno, per noi anche Rifondazione va bene se condivide il programma…. Non diciamo no ai “pentiti” alfaniani, purchè si capisca che sono vagoni aggiuntivi e non trainanti”.

Il messaggio è diretto ad Alfano: sì ad un ritorno ma non a “velleità” da candidato alla presidenza. Né il ministro, né persone di Ncd, come chiarisce Basilio Catanoso: “Il candidato non deve essere espresso da quanti hanno governato con Crocetta e con Renzi. Ad esempio Barbara Cittadini, moglie di un esponente di Ncd nonché rappresentante del mondo delle cliniche private non può essere una candidata alla Presidenza, per ovvi motivi….. Ncd tra l’altro è ancora con Crocetta. L’assessore Vermiglio non ci risulta si sia dimesso nonostante Alfano abbia dichiarato che lo avrebbe fatto almeno 20 giorni fa. Forza Italia può esprimere un candidato che sia cerniera con la destra e con i moderati. Ma deve essere qualcuno che è stato all’opposizione del governo Crocetta, mi sembra evidente”.

Quanto ai candidati in lista Santi Formica ha annunciato che si ricandida, in campo scende anche il consigliere comunale Fabrizio Sottile, mentre l’area genovesiana, come pubblicato da Tempostretto dovrebbe puntare su Luigi Genovese. Presente in conferenza stampa la presidente del consiglio Emilia Barrile che sta costruendo un suo gruppo e che non esclude se non una sua candidatura quella di qualcuno che rappresenti la sua corrente “ci sto pensando, se non io, ci sarà comunque qualcuno del mio gruppo”. La Barrile non ha risparmiato frecciate all’amministrazione “è venuto a mancare ogni tipo di dialogo. I piedi scalzi Accorinti avrebbe dovuto usarli per andare nei quartieri e nelle periferie. Purtroppo a venir meno al loro ruolo sono stati anche i partiti che in questi 4 anni non ci sono stati”.

Le Regionali secondo Forza Italia potrebbero essere il banco di prova di un centro-destra unito anche in vista delle amministrative 2018. Trischitta ci sta facendo un pensierino “io sono pronto a candidarmi non come sindaco ma come colui che vuol cambiare Messina”. E’ presto per far nomi e c’è da dire che Trischitta in più di un’occasione è stato tra i “salvatori” della giunta Accorinti e quando non è stato il capogruppo forzista ci hanno pensato i consiglieri di area genovesiana a lanciare corpose ciambelle di salvataggio alla giunta.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Ma siamo su scherzi a parte trischitta sinnucu i unni i connesse ma non mi fati ridire

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  2. Ma siamo su scherzi a parte trischitta sinnucu i unni i connesse ma non mi fati ridire

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  3. MessineseIncallito 25 Luglio 2017 15:28

    Ma come si vota gente che pratica sto tipo di politica???????

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  4. Trischitta hai lottato tanto contro l’isola pedonale ed adesso parli di Messina pedonalizzata …. ti vendi ai catanesi?

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  5. unmessinesequalunque 25 Luglio 2017 16:19

    Ahahaha é la stato il primo pensiero si oggi quando ho sentito la notizia al telegiornale. Assurdo…

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  6. Non c’è che dire … nomi eccellenti per i papabili candidati a sindaco … come a dire “Oggi le comiche”

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  7. Che bella accozzaglia…..

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  8. Meglio lo scalzo che un arrogante come questo!

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  9. hanno inventato altro concorso di bellezza ??????? quando cominceranno i casting e le selezioni di “diventerà bellissima” ???????????

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  10. Credo che non sia un gran candidato per Forza Italia n con i suoi volta cabana giustificati x il bene della città…………………….

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