Giornata decisiva per Palazzo Zanca, il destino appeso alla tassa sui rifiuti

Giornata decisiva per Palazzo Zanca, il destino appeso alla tassa sui rifiuti

Francesca Stornante

Giornata decisiva per Palazzo Zanca, il destino appeso alla tassa sui rifiuti

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sabato 30 Novembre 2013 - 00:33

Inizierà alle 18 il Consiglio Comunale da cui dipende il futuro della città. Ieri lunghissima giornata a Palazzo Zanca per provare a passare alla Tares semplificata, oggi l'amministrazione presenterà all'aula i provvedimenti necessari. Senza la tassa sui rifiuti salterebbe il bilancio di previsione e si andrebbe verso il dissesto.

Quella di oggi sarà una giornata clou per le sorti della città. Sul filo del rasoio, come accade ormai da tempo, a Palazzo Zanca si dovranno concentrare energie e risorse per chiudere una delle questioni che in questi giorni ha tenuto con il fiato sospeso i cittadini: la Tares. Non si potrà uscire dall’aula del Consiglio se non prima si voterà la nuova tassa sui rifiuti, e se fino a due giorni fa sembrava ormai scontata l’introduzione della Tares, nelle ultime 24 ore è stato detto tutto e il contrario di tutto. La certezza è sicuramente una: si dovrà decidere e votare. Dalla Tares dipende infatti il destino del bilancio di previsione 2013 che la giunta ha approvato e trasmesso ieri, anche questo all’ultimo secondo utile, alla Presidente Emilia Barrile che ha inserito il documento tra i punti all’ordine del giorno. La voce “tassa sui rifiuti” è infatti una delle principali su cui quel bilancio è stato impostato e senza l’approvazione sarebbe praticamente immediata la dichiarazione di dissesto. Senza tralasciare un altro dettaglio di non poco conto: il previsionale dev’essere almeno incardinato oggi, ultimo giorno utile previsto dalla legge, altrimenti il Consiglio comunale decadrà.

Lo scorso 12 novembre l’aula aveva approvato il regolamento della nuova Tares, dunque la strada sembrava ormai segnata. Il piano tariffario, presentato dall’amministrazione solo pochi giorni fa, aveva però sollevato troppi dubbi nei consiglieri, soprattutto riguardo ad alcune fasce di cittadini e commercianti che risultavano più penalizzate di altre dai criteri della Tares.

Così giovedì sera il dietrofront (vedi articolo correlato). Alcuni capigruppo e consiglieri, insieme al segretario Antonio Le Donne e all’assessore Daniele Ialacqua avevano studiato il modo per trasformare la Tares in Tares semplificata, così ieri a Palazzo Zanca l’intera giornata è stata dedicata esclusivamente a capire in che modo cambiare tutte le carte in tavola nelle poche ore rimaste a disposizione. Un’infinita seduta straordinaria della I Commissione Bilancio ha riunito in aula consiglieri, segretario generale, gli assessori Signorino e Ialacqua, il Collegio dei Revisori dei Conti, il dirigente del Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua. Durante le lunghissime ore di confronto si sono nuovamente messe sul piatto tutte le strade percorribili, è stata illustrata la nuova possibilità di adozione della “semplificata”, che in realtà poteva esser presa in considerazione già prima dell’approvazione del regolamento, è stato chiarito l’iter che si potrà seguire per modificare tutto in tempo utile. L’unico dubbio, alla fine, era rimasto legato alla reale possibilità di produrre tutta la documentazione necessaria per trasmettere gli atti alla Presidenza in tempo per inserirli tra i punti all’ordine del giorno. La seduta del Consiglio Comunale era infatti stata fissata alle 15 di oggi, ma posticipata in corso d’opera alle 18 proprio per portare in aula quegli atti che sono riusciti a vedere la luce in extremis.

L’amministrazione presenterà un emendamento per inserire nel regolamento già approvato un nuovo comma, il numero 6, all’articolo 37 “norme transitorie e finali” che concede al Consiglio Comunale la possibilità di optare per l’anno 2013 per l’applicazione del regime della Tares semplificata. Attraverso questa modifica la scelta potrà essere fatta in sede di approvazione del piano tariffario, all’ordine del giorno di oggi, e in questo modo i costi del servizio e le tariffe saranno determinate sulla base dei criteri adottati nel 2012 in regime Tarsu. Così verranno a cadere alcuni articoli del vecchio regolamento che contenevano i principi della nuova Tares, in particolare per quanto riguarda la determinazione delle tariffe. Intanto sparisce la quota variabile. Per le utenze domestiche verrà considerato solo il numero dei metri quadri e non più quello dei componenti del nucleo familiare. Costo a metro quadro stimato: 4,10 euro. Per le utenze non domestiche invece non ci sarà più l’obbligo di rifarsi alla tabella ministeriale della ripartizione delle categorie che aveva effettivamente fatto schizzare alle stelle le tariffe per alcuni commercianti. Anche con la semplificata si dovrà comunque coprire il costo totale del servizio, 44,4 milioni di euro, così però si ipotizza di rendere la divisione del tributo più equa secondo il principio “aumenti sì, ma per tutti”.

Le riduzioni per chi differenzia, sempre a consuntivo, sono previste anche dalla semplificata ma cambiano anche qui i criteri. Ogni Kg di rifiuto differenziato portato alle isole ecologiche avrà un valore di 0,50 centesimi, fino ad un tetto massimo di sconto del 30% sulla tariffa dovuta. Per chi ha avviato il compostaggio domestico riduzione del 20%, per i commercianti che utilizzano il porta a porta invece 15%.

L’altro provvedimento che l’amministrazione dovrà presentare riguarda il piano tariffario. Quello che oggi è già all’ordine del giorno si riferisce alla Tares originale, dunque si inserirà la possibilità di rifarsi alle nuove modifiche.

Tutto questo dovrà poi essere approvato. Il gruppo del Megafono ha già annunciato che qualsiasi strada contempli la Tares non troverà il suo appoggio perché la loro proposta era di restare alla Tarsu e coprire la parte dei costi mancante, circa 13 milioni, tramite la fiscalità generale. Ipotesi che però anche ieri ha trovato il no dell’assessore Signorino e dei revisori dei conti che già nei giorni scorsi si erano espressi. Gli altri gruppi dovrebbero invece essere tutti d’accorso, tranne Nina Lo Presti di Cambiamo Messina dal Basso che fu l’unica a votare contro il regolamento.

Se nel frattempo si dovesse cambiare di nuovo idea, se dovesse saltare fuori un nuovo cavillo o problema, c’è anche un piano di “emergenza”. Considerato che ormai la Tares è stata introdotta, si passerebbe all’approvazione delle tariffe così come sono ma aggiungendo delle modifiche per rendere più “leggera” la tassa per le famiglie che vivono in condizioni disagiate certificate dal Dipartimento servizi sociali. Come aveva spiegato già nei giorni scorsi il capogruppo Udc Mario Rizzo, per aiutare queste persone si userebbe una parte del “fondo di svalutazione crediti” fissato in 2 milioni di euro e inserito nel piano finanziario per la gestione rifiuti. Un fondo previsto per ammortizzare il rischio di mancata riscossione che il Ministero prevede debba ammontare allo 0,5% del totale complessivo tariffario, nel nostro caso circa 500mila euro, ma che l’amministrazione aveva preferito fissare a 2 milioni di euro.

L’intenzione però, almeno fino a ieri, è sembrata quella di optare per la Tares semplificata. Oggi si deciderà tutto. Alle 10 c’è Commissione Bilancio, ma soprattutto dalle 18 Consiglio Comunale.

Francesca Stornante

11 commenti

  1. questa si… che si chiama programmazione

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  2. serra salvatore 30 Novembre 2013 07:57

    IL VALZER DELLA PROPOSTA DI DELIBERA TARES DENOTA SOLO INCAPACITA’ DA PARTE DEI PROMOTORI.

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  3. Scusate…..forse non capisco…..la tares viene calcolata in base alle dimensioni dell’immobile e non al numero di chi lo abita?…..allora chi vive da solo in una casa di 100 mq paga di più rispetto a chi in 6 abitano una casa di 90 mq?…..allora,chi produce immondizia?…..le dimensione di una casa o chi la abita?

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  4. Si fanno i conti senza mettere al corrente l’oste.
    Si possono applicare tariffe scontate e non, regolamentare flussi e differenziata dei rifiuti, ma non si è preso in considerazione un aspetto importante della realtà locale, cioè le famiglie che vivono di stipendio unico o liberi professionisti che faticano a far quadrare il bilancio non hanno più soldi da spendere, pertanto il nocciolo del problema rimane.
    L’unica soluzione per ridurre il flusso dei rifiuti in discarica o in abbandono lungo le strade potrebbe essere la collaborazione attiva dei cittadini, che con spirito di sacrificio per evitare il salasso fiscale dovrebbe differenziare e portare tutto, compreso l’indifferenziato, nelle piattaforme di ricezione cittadina.
    Solo così, attraverso schedatura elettronica, si possono ridurre costi e tariffe.
    Emanare provvedimenti senza considerare la realtà economica disastrosa di una città in forte recessione è grave e pericoloso.

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  5. Quando si deliberò il piano tariffario TARSU 2012,per quella parte del costo totale del servizio(€38.312.677),da coprire con il gettito della TARSU pari a € 31.934.775,il trio BUZZANCA-MILORO-DELL’ACQUA decise di sommare al gettito dell’ultimo ruolo emesso per il 2011 di € 26.000.000,un incremento tariffario del 22%,pari a € 5.720.000.Questo gettito tendenzialmente è a carico per il 70% alle utenze domestiche € 22.354.342 e per il 30% a quelle non domestiche € 9.580.432 (sarà vero?).Se dividiamo il gettito delle utenze domestiche per il coefficiente allora previsto per ABITAZIONE FAMIGLIA TIPO 2,66,otteniamo un valore medio,i metri quadri censiti e tassati,pari a 8.403.887 mq.Dall’ufficio STATISTICA di Palazzo Zanca e dal DIPARTIMENTO TRIBUTI non ci danno nessun dato,sarebbe molto interessante conoscere anche la composizione dei nuclei familiari dei 77.000 CENSITI e degli oltre 102.000 dell’ultimo censimento,quasi 30.000 sfuggono agli uffici citati.Veniamo a sapere da Francesca STORNANTE, che per le utenze domestiche il coefficiente proposto sia 4,10 € a metro quadro,dai miei calcoli il valore dovrebbe essere di 3,66 € a mq,ipotizzo che per cautelarsi dell’incapacità della SERIT di riscuotere o prevendo l’impossibilità di pagare per molti utenti censiti, Romolo DELL’ACQUA abbia proposto di aumentarlo di 0,44 € mq,gravando come al solito sui messinesi PANTALONE,puntuali e leali,a differenza degli ladri evasori,non mi riferisco certamente a chi è in difficoltà economica,un po’ lo siamo tutti a dire il vero.Per un servizio pietoso e costosissimo,gli unici ad arricchirsi sono i proprietari delle discariche e chi si occupa del trasporto,non mi riferisco agli stipendi degli autisti dei compattatori,la pensionata vedova residente da sola in una abitazione di 128mq,i figli sono cresciuti e oramai lontani da anni,pagò nel 2011 €225(tassa)+ €5,88(notifica)= €230,88; nel 2012 €274(tassa)+ €5,88(notifica)= €279,88; nel 2013,se il coefficiente fosse 4,10,la pensionata,tenendo conto dell’agevolazione per persona single(30%),pagherebbe €366,8 + 5,88(notifica?),un aumento di € 92,8 (33,8%),aggiunto al 22% del 2012,in due anni un aumento del 55,8%(€141,8).Cosa ci sta a fare Romolo DELL’ACQUA in quel colabrodo,che sia il DIPARTIMENTO TRIBUTI,la bella statuina?

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  6. Quindi il consiglio comunale,quasi, è convinto che è giustizia che io proprietario di un modesto appartamento di 100 mq, con un posto macchina in un garage sottostante che il comune mi ha calcolato in 18 mq, totale 118 mq x 4,10 viene 483 euro + il 15% per add. comunale e provinciale totale 556 euro. Dimenticavo di dire che siamo solamente marito e moglie, quasi settantenni pensionati, e facciamo, in media, un sacchetto di spazzatura ogni due o tre gg. E se i mq nelle stesse condizioni sono 130 a quanto si arriva? ma potete un pò riflettere e trovare soluzioni più eque, ad esempio prendere la cifra che manca tra quelli che non pagano, che sappiamo sono molti e che ritengo facilmente rintracciabili in poco tempo.

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  7. ma con quali mezzi, strutture operai si vuole differenziare? con quelli che ci sono? e dove prenderanno i soldi per portare avanti un programma di selezione che vanta circa 15 anni di intenti, soluzioni e ne stiamo vedendo i frutti?
    è facile parlare per chi vede solo davanti alla punta del proprio naso, e non cammina giornalmente nei villaggi, periferie, dove, la gente non sa più come andare avanti.
    forse, pensandoci bene, questa è la soluzione:
    aspettare ancora, intanto, già i rumeni ed altri puliscono i cassonetti del materiale riciclabile, nell’attesa anche i molti cittadini messinesi cominceranno a rovistare nella “munnizza” e così ci sarà pochissimo da raccogliere e da portare in discarica.

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  8. è vero che il calcolo basato sul numero degli abitanti sarebbe più equo (più si è più si produce immondizia), ma con la TARES normale alla fine questo coefficiente variava solo il 30% dell’imposta, mentre il restante 70% era comunque calcolato sui metri quadri.
    A prescindere dall’equità, credo si sia voluto trovare un modo (forse non equo) ma che almeno alleggerisca un po il carico sulle tasche dei contribuenti:
    famiglia di tre persone in appartamento di 100mq
    – Tarsu € 266
    – Tares € 441,59
    – Tares semplificata € 410
    31 euro di risparmio tra Tares semplificata e Tares “normale”… buttali via!!

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  9. Mi possono spiegare quale è la differenza tra l’imu e la tares semplificata visto che sono entrambe in base ai metri quadrati? Dovranno pagare sempre gli stessi fessi a beneficio delle lobbies e degli evasori?Il principio del pagare in base alla spazzatura prodotta non vale più?Una sola riflessione :Se una o due persone hanno la sventura di avere un appartamento di 200 mq. pagherano 820 Euro e se hanno seconde case potrebbero arrivare a 2000 euro all’anno pagando l’equivalente della la spazzatura prodotta da una quindicina di persone.Il tutto perchè si cede alla burocrazia comunale ed alle lobbies

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  10. NON SANNO PIU COME INDORARE LA PILLOLA PER FARE PAGARE A NOI TUTTO QUELLO CHE SI SONO MANGIATO GLI ALTRI

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  11. ALCUNI ANNI FA CON UNA POMPOSA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE DI MESSINA SI SPIEGAVA CHE “A BREVE” SI SAREBBE PARTITI CON LO SMALTIMENTO DIFFERENZIATO NELLE ISOLE ECOLOGICHE… NATURALMENTE TUTTO QUESTO NON SUCCESSE E SE OGGI UN CITTADINO COSCIENZIOSO VOLESSE FARE UN MINIMO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA TROVEREBBE LA META DEI CASSONETTI USATI PER LA DIFFERENZIATA BRUCIATI, ROTTI, MANCANTI, PIENI DI IMMONDIZIA VARIA O STRACOLMI DI RIFIUTI… SE INVECE UNO VOLESSE PORTARE ALLE ISOLE ECOLOGICHE I PROPRI RIFIUTI GLI VERREBBE RILASCIATO UN FOGLIETTO DI CARTA SENZA NESSUN VALORE AI FINI DELLA DETRAZIONE… QUINDI I CAPOCCIONI CHE SONO IN CONSESSO A PALAZZO ZANCA PRIMA DI CHIEDERE AI CITTADINI DI PAGARE METTANO GLI STESSI NELLE CONDIZIONI DI POTER USUFRUIRE DELLE DETRAZIONI… MA LA POLITICA DELL AMMINISTRAZIONE E QUELLA DELL “INTANTO PAGA E POI SI VEDE”

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