Fast Confsal e Ugl Mare hanno accolto l’invito delle forze dell’ordine ed hanno spostato il luogo del sit in, originariamente previsto alla rada San Francesco, nel rispetto delle esigenze di mobilità della cittadinanza messinese. L’appuntamento è alle 11 in largo dei Marinai Russi e la protesta continuerà lì fino alle 20

I tentativi di conciliazione sono andati a vuoto ed è arrivato il giorno dello sciopero. I lavoratori di Terminal Tremestieri, la società che ha in gestione il porto a sud, incroceranno le braccia dalle 11 alle 23, in protesta contro Caronte e Tourist, Bluferries e Meridiano Lines che, all’incontro previsto la scorsa settimana, hanno inviato solo un rappresentante legale, declinando ogni richiesta.

A fine marzo sarà espletato il nuovo bando per la concessione delle aree portuali e non è ancora chiaro se la società vi parteciperà. Qualora la gestione dovesse passare di mano, la clausola di salvaguardia tutelerebbe la maggior parte dei 36 lavoratori, ma alcuni di loro potrebbero restare fuori. Proprio per quest’eventualità chiedono il riassorbimento nelle tre società degli eventuali eccedenti.

Fast Confsal e Ugl Mare hanno accolto l’invito delle forze dell’ordine ed hanno spostato il luogo del sit in, originariamente previsto alla rada San Francesco, nel rispetto delle esigenze di mobilità della cittadinanza messinese. L’appuntamento è alle 11 in largo dei Marinai Russi e la protesta continuerà lì fino alle 20.

I lavoratori intendono scusarsi anticipatamente con la cittadinanza per gli inevitabili disagi che si creeranno, a causa del passaggio dei tir in centro città e fanno appello alla comprensione invitando tutti a sposare le ragioni della loro protesta, volta a scongiurare il rischio di restare senza lavoro.

I sindacati si dicono certi che la protesta indurrà le società a riaprire il dialogo, ma fin d’ora annunciano che agiranno con tutte le loro forze e con ogni legittimo mezzo, anche di natura legale, per tutelare il proprio diritto al mantenimento del posto di lavoro.