Via Macello Vecchio, come cambia il progetto. Nuova fine lavori a luglio VIDEO

Via Macello Vecchio, come cambia il progetto. Nuova fine lavori a luglio VIDEO

Marco Ipsale

Via Macello Vecchio, come cambia il progetto. Nuova fine lavori a luglio VIDEO

venerdì 28 Febbraio 2025 - 10:01

E’ stata necessaria una variante per una migliore percezione visiva delle mura storiche della città

MESSINA – La fine lavori era prevista al 16 aprile ma slitterà almeno di tre mesi. Dovrebbe essere pronta entro il prossimo 15 luglio la nuova via Macello Vecchio, ex baraccopoli sotto le mura storiche in zona Cristo Re, che dovrà diventare una nuova area pedonale con spazi a verde, panchine e un anfiteatro.

via macello vecchio

Ma perché il ritardo? I lavori sono stati consegnati lo scorso 21 maggio, con una durata prevista di undici mesi, ma una serie di problemi ne hanno comportato la sospensione e la redazione di una variante.

via macello vecchio

Nella relazione della rup, inviata al neo sub commissario al risanamento, Santi Trovato, si legge che:

  1. al di sotto dello strato di bitume, il ritrovamento di sottoservizi relativi alla Iinea elettrica e fibra ottica (Enel e Open Fiber) ha impedito il regolare svolgimento dei lavori;
  2. a seguito deII’asportazione dei rovi, il 2 luglio è stato rinvenuto un muro di scarsa manifattura che la Soprintendenza ha valutato, nel corso di un primo sopralluogo, di interesse storico architettonico, e in una fase successiva, privo di rilevanza, autorizzandone la demolizione; la posizione del manufatto interferiva con la realizzazione delle terre armate previste in progetto;
  3. a seguito delle operazioni di pulizia è stato trovato un ulteriore elemento murario in calcestruzzo, vicino alla scalinata di accesso alla Chiesa del Buon Pastore, che impedisce la regolare esecuzione delle terre armate e che risulta pericolante;
  4. alcuni muretti di contenimento previsti in progetto risultano impattanti dal punto di vista paesaggistico in quanto ostruiscono la vista dello sperone delle mura di Carlo V, messo interamente alla luce dopo la demolizione delle baracche (criticità segnalata dalla Struttura Commissariale).
  5. la pietra scelta in sede di redazione di progetto esecutivo presenta un colore e delle venature che mal si accostano alle mura storiche della città.

Quali soluzioni? “Dopo la demolizione del muro ritrovato sotto i rovi, è stato necessario rimodulare le terre armate, mentre vicino alla Chiesa del Buon Pastore risulta necessario prevedere una paratia di pali, in quanto il muro presente risulta solo appoggiato su uno strato di terra smossa e risulta attualmente in equilibrio precario e non è in grado di assolvere alle sue funzioni portanti oltre ad essere da intralcio per l’esecuzione della terra armata. Prima della sistemazione della scarpata questa condizione non poteva essere visibile.

E’ stato stabilito di abbassare la quota di due muretti di contenimento in modo da ottenere un impatto quasi nullo sulle mura antiche della città. Questo cambiamento comporterà un abbassamento dei muretti; il primo, quello posizionato al di sotto dello sperone delle Mum, di circa 60 centimetri per una lunghezza di quasi sei metri mentre il secondo, quello posizionato al di sopra dello sperone che intercetta II muro di sostegno della strada, viene abbassato di 90 centimetri per una lunghezza di quasi nove metri. Le variazioni non sono sostanziali ma hanno un impatto rilevante sulla percezione visiva delle mura storiche della città. La variazione esposta comporta una diminuzione della pietra di rivestimento per questi tratti. II muro curvo di raccordo tra il muro abbassato di 90 centimetri e il muro posto ad inizio intervento viene abbassato in modo da diventare un cordolo di protezione per la strada di progetto”.

Cos’è previsto

I lampioni saranno collocati lungo l’edificio del Buon Pastore, mentre verranno piantati alberi secondo le indicazioni della Soprintendenza. Poi la realizzazione di cordolature in pietra lavica in continuità con gli elementi in pietra già esistenti nella scalinata via Giacinto. Previste anche importanti opere di smaltimento acque meteoriche provviste di un’adeguata vasca di calma, posta in adiacenza alla via dei Pericolanti, al fine di regimentarne la portata.

Infine muretti di sbarramento e contenimento dei giardini della pioggia terrazzati, con rivestimento in quarzarenite, in luogo dei preesistenti in cemento.

I giardini della pioggia sono composti da piante, dalle lunghe radici, che assorbono l’acqua piovana e filtrano gli agenti inquinanti.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007