Viadotto Ritiro, rotonda e uscita obbligatoria. Saranno mesi di passione

Viadotto Ritiro, rotonda e uscita obbligatoria. Saranno mesi di passione

Marco Ipsale

Viadotto Ritiro, rotonda e uscita obbligatoria. Saranno mesi di passione

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lunedì 16 Settembre 2019 - 10:46

Svarato il primo dei due viadotti. Ora, in contemporanea, la ricostruzione di questo e lo svaro dell'altro

MESSINA – Lo svaro della prima delle due carreggiate è concluso. E’ durato più del previsto, 13 mesi invece che 8, ma ci sono stati una serie di intoppi da superare. Una volta ingranata la marcia, negli ultimi 5 mesi è stato fatto più di quanto era stato fatto nei primi 8.

Uno dei due vecchi viadotti Ritiro non c’è più. Ma, continuando di questo passo, la fine dei lavori sarebbe ancora lontana. Si è deciso, così, di far operare la Toto Costruzioni contemporaneamente sulle due carreggiate: per varare quella lato valle e per svarare quella lato monte.

Per farlo, servono due operazioni propedeutiche: l’allargamento dell’uscita di Giostra, che sarà obbligatoria per chi viene dalla direzione Palermo, e la costruzione di una rotatoria a valle, sul viale Giostra. Così anche i mezzi pesanti potranno uscire lì e, come tutti gli altri mezzi, scendere a valle, girare intorno alla nuova rotatoria e risalire in tangenziale oltre il viadotto Ritiro.

Lo ha spiegato in Commissione la responsabile unica del procedimento, Anna Sidoti: “La proposta è partita dall’impresa ed è stata condivisa da tutti, visto che l’alternativa era un lunghissimo doppio senso, oltre 10 chilometri, da Tarantonio a Messina Centro”.

I tempi: “Entro ottobre la rotatoria e l’allargamento dello svincolo, da novembre il via allo svaro e al varo, con l’obiettivo di finire entro giugno 2020, cioè prima della prossima estate”. E da novembre a giugno si tornerà alla situazione ante 20 aprile, cioè tre chilometri a corsia unica dalla galleria Telegrafo allo svincolo di Giostra e conseguenti code.

Ancora disagi, quindi. “Ma inevitabili – precisa il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Salvatore Mondello -. I lavori non erano rinviabili, sono invece opportuni e necessari per evitare rischi. La soluzione scelta è la più equilibrata e, inoltre, l’impresa realizzerà a proprio carico una rotatoria, che poi resterà patrimonio del Comune di Messina e sarà utile anche a lavori conclusi”.

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. Ci manca l’aumento del pedaggio e siamo a posto

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  2. Signora Sidoti ma secondo lei i cittadini che abitano nella zona a monte dello svincolo come dovranno fare!! Visto che questa soluzione li taglierà fuori xké quella rotonda sarà un fiume di macchine che saranno tutte incolonnate e nn daranno la possibilità di poter passare dalla rotonda visto che avranno la precedenza.. la soluzione giusta è quella di creare un senso alternato in autostrada e non rovinare la vita di tutti.

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  3. Messinese ancora per poco 16 Settembre 2019 18:22

    Vi prego trovate un ingegnere che abbia studiato
    “LA DINAMICA DEL TRAFFICO SU UNA RETE STRADALE”!
    E’ impensabile che una piccola rotonda possa smaltire tutti i flussi di traffico
    provenienti da Villafranca dall’autostrada, dall’Annunziata verso l’autostrada,
    dalla tangenziale verso l’Annunziata e la zona Nord ed anche il normale traffico presente sul Viale Giostra – San Michele.
    Si rischia di paralizzare tutto il traffico automobilistico cittadino della zona Nord e autostradale tra Messina e Villafranca!
    Non serve un genio per capire che bisogna aprire prima i due viadotti per collegare la galleria con gli svincoli.

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  4. Un unico dubbio : ma i tir a pieno carico , dovendo fare la discesa che dallo svincolo li portera’ alla rotatoria, non rischiano di rompere i freni?

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