Ritorno al futuro: Ialacqua e Buzzanca insieme per la rivoluzione di Pace...

Ritorno al futuro: Ialacqua e Buzzanca insieme per la rivoluzione di Pace…

Rosaria Brancato

Ritorno al futuro: Ialacqua e Buzzanca insieme per la rivoluzione di Pace…

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mercoledì 29 Aprile 2015 - 22:08

Un pomeriggio dell'estate 2015 i messinesi divennero spettatori di un evento epocale, causato da una distorsione spazio-temporale che passerà alla storia: la cerimonia Pace e rivoluzione che vide insieme a tagliare il nastro Ialacqua e Buzzanca, uniti da scelte senza soluzione di continuità. Presenti Ciacci e gli ex vertici come Taranto e Dalmazio che posero le prime "pietre" di un progetto che negli anni passati fu aspramente contestato dagli ambientalisti.

In un caldo pomeriggio d’estate 2015 avvenne, a causa di una stranissima distorsione spazio-temporale, un evento a dir poco epocale che verrà narrato ai posteri per intere generazioni. A causa di un inspiegabile corto circuito alla macchina del tempo, qualcosa di molto simile al film Ritorno al futuro, passato e presente si unirono e i messinesi riuscirono ad assistere alla più incredibile cerimonia per la rivoluzione nella gestione dei rifiuti,ribattezzata Pace e rivoluzione, con un nastro tagliato a 4 mani nel bel mezzo della discarica, dal sindaco Accorinti e dall’ex sindaco Buzzanca. All’evento epocale non mancava proprio nessuno, c’era l’assessore Daniele Ialacqua, il commissario di Messinambiente Ciacci e il suo braccio destro Rossi, ma anche gli ex vertici di Messinambiente e dell’Ato 3 da Luciano Taranto a Ruggeri passando per Dalmazio che negli anni passati hanno sposato la tesi dell’impianto di biocompostaggio.

La “location” era la più azzeccata possibile: Pace, e del resto è normale che la rivoluzione nella gestione dei rifiuti venga celebrata in una discarica, peraltro a due passi dal mare, una scelta inoltre fatta in totale continuità con quelle che gli assessori della giunta Accorinti, nelle loro precedenti vite da rivoluzionari, definivano le “decisioni dissennate di quellicheceranoprima”. L’evento richiese molti mesi di preparazione ma l’amministrazione sentì l’obbligo morale d’invitare chi aveva avviato e portato avanti il progetto, ovvero Buzzanca e quellicheceranoprima, attraversando non poche vicissitudini,tra le quali le continue proteste degli i ambientalisti e dei residenti di Pace.

Buzzanca accolse con gioia l’invito di Accorinti e Ialacqua e si presentò all’evento con in tasca le due lettere aperte che l’allora presidente di Legambiente dei Peloritani Ialacqua aveva scritto tra il novembre ed il dicembre 2009, insieme a Beniamino Ginatempo e Giuseppe Restifo inviandole anche in Procura,al Prefetto ed alla stampa a proposito di quella che veniva definita come una scelta antistorica, antieconomica e dannosa. “Non sono bastati i morti di Giampilieri a far capire che è follia costruire a ridosso, o peggio, sui greti dei torrenti? Se una tale sciagura annunciata dovesse accadere, non sarà per la sfortuna, ma per precise responsabilità morali e politiche di chi doveva intervenire per tempo e non è intervenuto. La discarica sarà realizzata a ridosso dell’argine del torrente Pace, vicino l’inceneritore, sotto la vecchia discarica di Portella Arena e in una Zona a Protezione Speciale. Se – Dio non voglia! – 300 mm d’acqua cadessero sul torrente Pace, potrebbero sbriciolare tutti i sistemi di trattenimento del percolato, e far precipitare centinaia di metri cubi al secondo di fango e detriti, oltre a quanto lentamente cola giù da Portella Arena. Questa considerazione dovrebbe turbare i sonni di sindaco, assessore alla protezione civile, dirigenti di ATO3 e Messinambiente, consiglieri comunali, circoscrizionali oltre che dei cittadini.”

Ma adesso era tutta acqua passata e Buzzanca abbracciò il Ialacqua assessore dicendogli: “Sono contento che hai cambiato idea,sai all’inizio anche io ho avuto qualche perplessità, ho anche litigato con l’allora presidente Lombardo. Gli ho detto, se fai la discarica rimetto il mandato. Poi l’allora commissario di Messinambiente Dalmazio mi ha fatto comprendere come stavano le cose, anche se alla fine litigammo su Pace e lui si dimise. Certo c’era quel problemino della ZPS ma vedo che anche per voi in fondo sono quisquilie”.

Ialacqua ci tenne a chiarire “Io non ho cambiato idea, ho cambiato le parole”. Ed in effetti è così. Quando, nel dicembre 2013 Tempostretto pubblicò le due lettere del 2009, Ialacqua replicò: “Non si tratta di una discarica emergenziale vecchia maniera, ma di un impianto di biostabilizzazione” (ndr,appunto quello voluto da Dalmazio). E quando un anno dopo,nel novembre 2014 Anna Giordano responsabile del WWF portò in Procura le stesse denunce che lui aveva fatto nel 2009, sempre a Tempostretto replicò: ““Non ho mai detto che quella di Pace non è una discarica, ma il progetto è molto più ampio e non si tratta di una discarica vecchio modello. Oggi siamo chiamati a fare scelte coraggiose per sanare i macroscopici errori del passato”. In attesa di capire cosa esattamente sia e tra proteste dei Verdi, ispezioni dell’Asp e diktat della Provincia,il sito è usato come area di stoccaggio per i rifiuti, una sorta di discarica temporanea. E nei prossimi mesi verrà “riesumata” la vasca dell’inceneritore per usarla per lo stoccaggio…

Ma quello era “il giorno della rivoluzione”, non ci si poteva perdere in chiacchiere ed infatti Buzzanca accantonò ogni rancore nei confronti di chi lo aveva aspramente contestato per Pace e bruciarono tutti insieme le lettere nell’inceneritore.

“Sapessi caro Buzzanca- commentò l’assessore Ialacqua guardando le lettere diventare cenere- Stiamo vedendo cose pazzesche. Pensa che ci sono lavoratori squadristi che protestano per lo stipendio e minacciano Ciacci. Ai vostri tempi queste cose non succedevano”.

Buzzanca sorrise: “Veramente sì, protestavano eccome. Allo stesso modo e per gli stessi motivi. Forse eri distratto. E l’allora commissario Di Maria era sempre al Comune a reclamare le risorse,insieme ai lavoratori”.

“Eh, ma a voi non succedeva che il commissario lamentava che da Palazzo Zanca arrivavano soldi in meno rispetto alle esigenze”continuò Ialacqua pensando a quel gap di 400 mila euro al mese che mancano all’appello, che Ciacci richiede per Messinambiente e che Palazzo Zanca non eroga e che in un anno supera il debito di 4 milioni di euro tondi tondi.

“Veramente sì- rispose l’ex sindaco- esattamente come a voi e infatti proprio questi argomenti sono finiti al centro dell’attenzione della Corte dei conti e della magistratura”.

L’assessore ebbe un moto di solidarietà per l’ex collega e capì che era meglio cambiare discorso. Troppe cose erano rimaste uguali.

In quel momento, davanti al fuocherello delle lettere di protesta si presentò l’ex amministratore delegato dell’Ato 3 Luciano Taranto,trascinando un sacco pesantissimo che tutti scambiarono per spazzatura indifferenziata al punto che stavano pensando di punirlo facendolo inginocchiare sui ceci.

“Non potevo mancare all’evento-disse Taranto– sono lieto di vedere che la cittadella dell’ambiente che insieme all’allora presidente dell’Ato Piero Grasso presentammo, nel 2004, è ora realtà. Il progetto prevedeva la piattaforma di trasferenza e di pretrattamento, l’impianto di selezione e compostaggio. Ho qui con me il sacco di carbone che l’allora presidente di Legambiente dei Peloritani Ialacqua mi consegnò contestando il nostro progetto e accusandoci di voler devastare l’ambiente. Lo dobbiamo restituire alla Befana di Legambiente”. L’assessore Ialacqua guardò sgomento il sacco pieno di carbone e pensò che lo avrebbe dovuto mettere insieme alle altre tonnellate di carbone rimaste nella cantina della Befana perché in questa edizione del 2015 non si è trovato un amministratore cattivo neanche per sbaglio. La Befana di Legambiente si è trovata per la prima volta in oltre 20 anni di fronte una giunta di buonissimi ed è stata costretta a donare solo caramelle. Una roba così non accadeva dai tempi del libro Cuore.

Ultimo ad arrivare, perché camminava lentamente a causa di uno scafandro di protezione, fu il commissario liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci, giunto a Pace scortato da 5 guardie del corpo (pagati come consulenti per la sicurezza) fatte venire appositamente da Capalbio, Fiesole e Grosseto perché come è noto sia lui che Ialacqua non si fidano assolutamente dei messinesi, al punto che anche quando gli offrono un caffè lo fa assaggiare prima da un altro (non si sa mai…). Il commissario non si era ancora ripreso dall’assedio di aprile (quello che secondo Ialacqua era stato portato a termine da lavoratori squadristi), al punto che si era sfogato su Facebook “Nella mia vita ho avuto tante esperienze, anche dure a volte e in contesti di violenza dove, come in Guatemala o Chiapas, ho lavorato con l'ONU per recuperare resti delle fossi comuni. Ma mai nella mia vita mi era capitato di essere io il destinatario ultimo della violenza come questa mattina negli uffici di Messinambiente. Per un ritardo di 14 giorni negli stipendi dovuto ad un ritardo di pagamenti dal comune, la sede dell'azienda è stata invasa da un gruppo di lavoratori che a suon di spintoni e minacce si è fatta strada fino a occuparmi l'ufficio urlando e minacciandomi”. Per Ciacci i narcotrafficanti, le bande armate, i mercanti di uomini sono poca cosa rispetto a quello che sta attraversando in questa terra di frontiera dove impera l’inciviltà,il malaffare e ogni sorta di violenza e dove per “soli 14 giorni di ritardo” i lavoratori assaltano il Palazzo. In attesa dell’intervento di Amnesty International il commissario non molla la missione di civilizzatore dei popoli incolti anche perché sa bene che il martirio nei luoghi irriducibili fa punteggio. Vuoi mettere un anno passato a combattere nel cuore delle terre infestate da malavita, mafia ed omertà? Altro che Chiapas.

All’evento epocale non furono invitati né i lavoratori, perché impegnati nell’organizzazione del successivo assalto squadrista, né i consiglieri comunali, antirivoluzionari come Zuccarello e Burrascano che si ostinano a chiedere risposte sulle spese per le consulenze, sui rimborsi, sui disservizi,sul contratto con Rossi,invece di acclamare la rivoluzione.

“Alcuni consiglieri sono veramente fastidiosi- confidò Ialacqua in un orecchio a Buzzanca- Non so come facevi a sopportare le continue critiche caro collega, noi qui facciamo la rivoluzione e loro si perdono nei dettagli delle consulenze o dei contratti a società nate da 24 ore. Bah!”

Buzzanca sospirò: “Non me ne parlare. Ti capisco, faceva così con me Trischitta,che so che adesso è il capogruppo di Forza Italia ma a quanto pare filate d’amore e d’accordo” concluse ricordando le filippiche del consigliere che adesso è il principale sostenitore della giunta Accorinti,insieme alla Fenech ed alla Risitano e non è escluso che prima della fine dell’anno costituisca il gruppo Cambiamo Forza Italia dal basso.

Buzzanca intanto scrutava l’orizzonte, si aspettava di vedere striscioni,cartelli di proteste e invece nulla. Un gruppo di bagnanti si avvicinò incuriosito e alcuni scattarono foto con i cellulari perché è abbastanza raro vedere cumuli di rifiuti e impianti di trattamento a poche decine di metri dalla spiaggia. Ma già che c’erano abbandonarono sul posto le lattine di coca cola vuote e le carte dei gelati causando un principio d’infarto a Ciacci. A un certo punto a Buzzanca sembrò di vedere alcuni puntini lontani e per un attimo pensò di essere tornato al 2009 e che stessero per contestarlo Ialacqua, Ginatempo, e tutti gli ambientalisti di città e provincia. Si stava preparando all’ennesima protesta. Poi si ricordò che accanto a lui c’era la giunta della rivoluzione e la Messinambiente della rivoluzione e capì di essere in una botte di ferro. Stavolta nessuno avrebbe protestato.

Rosaria Brancato

22 commenti

  1. Settimo Libero 30 Aprile 2015 05:01

    Vuoi vedere che di questo passo tra non molto si inizierà a bruciare i rifiuti a cielo aperto nella vecchia discarica di Portella Arena, come succedeva negli anni 70/80 ?
    IL POTERE LOGORA CHI CE L’HA diceva il saggio Andreotti, adesso che il potere è stato acquisito tutto diventa lecito.
    Ai silenti e dormienti cittadini rimangono le tante belle parole degli attuali oppositori che alle prossime elezioni sapranno regalare alla città per ottenere quel potere ambito di poltrona amministrativa e politica locale.

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  2. Settimo Libero 30 Aprile 2015 05:01

    Vuoi vedere che di questo passo tra non molto si inizierà a bruciare i rifiuti a cielo aperto nella vecchia discarica di Portella Arena, come succedeva negli anni 70/80 ?
    IL POTERE LOGORA CHI CE L’HA diceva il saggio Andreotti, adesso che il potere è stato acquisito tutto diventa lecito.
    Ai silenti e dormienti cittadini rimangono le tante belle parole degli attuali oppositori che alle prossime elezioni sapranno regalare alla città per ottenere quel potere ambito di poltrona amministrativa e politica locale.

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  3. Abbbocato Arcistufo non si agiti i dolcetti della Befana di Legambiente 2016 sono tutti per Lei Infinite amenità Saverio 😀 😀 😀

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  4. Abbbocato Arcistufo non si agiti i dolcetti della Befana di Legambiente 2016 sono tutti per Lei Infinite amenità Saverio 😀 😀 😀

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  5. PS: Abbocato non le rispondo perchè io ho da fare e non passo tutto il mio tempo a controllare chi critica i miei commenti Ulteriori amenità Saverio

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  6. PS: Abbocato non le rispondo perchè io ho da fare e non passo tutto il mio tempo a controllare chi critica i miei commenti Ulteriori amenità Saverio

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  7. ripresomi dallo sbillicamento dalle risate ho pensato che alla miserabilità umana non c’è mai fine.Si attende la difesa d’ufficio di Mariadit.

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  8. ripresomi dallo sbillicamento dalle risate ho pensato che alla miserabilità umana non c’è mai fine.Si attende la difesa d’ufficio di Mariadit.

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  9. sono lontani i tempi in cui un ialacqua da avanspettacolo..con altri quattro snobbini …quando si parlò di termovalorizzatore..marciava e minacciava di incatenarsi all’inceneritore di pace….
    AH già vero…quelle erano le altre amministrazioni….ahhahahhahha

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  10. sono lontani i tempi in cui un ialacqua da avanspettacolo..con altri quattro snobbini …quando si parlò di termovalorizzatore..marciava e minacciava di incatenarsi all’inceneritore di pace….
    AH già vero…quelle erano le altre amministrazioni….ahhahahhahha

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  11. ecco gli ambientalisti al governo

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  12. ecco gli ambientalisti al governo

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  13. Evento più unico che raro… si vede solo a Messina, dove l’obiettivo principale è la rivalutazione delle coste e del turismo (prioritaria unica fonte di guadagno)… ci organizzerei anche le escursioni dei crocieristi, magari accompagnati dai canterini peloritani.
    Mi raccomando, però, spegnete le luci al pilone, danno fastidio agli uccelli migratori; la spazzatura termovalorizzata sulle coste non da fastidio a nessuno!

    Sono soddisfatto del grosso passo avanti fatto dalla città in termini di vivibilità.
    Ovviamente sono ironico… se non lo fossi, il mio commento verrebbe totalmente censurato!

    Ah, quanta ipocrisia, finto buonismo, finto ambientalismo e che finto attaccamento al bene della città e dei cittadini!!!
    Amen.

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  14. Evento più unico che raro… si vede solo a Messina, dove l’obiettivo principale è la rivalutazione delle coste e del turismo (prioritaria unica fonte di guadagno)… ci organizzerei anche le escursioni dei crocieristi, magari accompagnati dai canterini peloritani.
    Mi raccomando, però, spegnete le luci al pilone, danno fastidio agli uccelli migratori; la spazzatura termovalorizzata sulle coste non da fastidio a nessuno!

    Sono soddisfatto del grosso passo avanti fatto dalla città in termini di vivibilità.
    Ovviamente sono ironico… se non lo fossi, il mio commento verrebbe totalmente censurato!

    Ah, quanta ipocrisia, finto buonismo, finto ambientalismo e che finto attaccamento al bene della città e dei cittadini!!!
    Amen.

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  15. gli avvocati difensori sono :MUTI……comequellicheceranoprima

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  16. gli avvocati difensori sono :MUTI……comequellicheceranoprima

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  17. MI fanno pena certi Cyberbulli che frequentano Tempostretto…

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  18. MI fanno pena certi Cyberbulli che frequentano Tempostretto…

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  19. ” In attesa di capire cosa esattamente sia” e per non capirlo lei, le cui conoscenze tecniche in materia vanno notoriamente ben oltre quelle di due dilettanti allo sbaraglio come Ciacci e Rossi, vorrà sicuramente dire, come lei appunto sostiene, che sarà soltanto una revisione impasticciata di quanto proposto da una parte di quellicheceranoprima che almeno, rispetto agli altri suoi amici checeranoprima, “na picca i pubbirazzu u ficiru”. A ben risentirci!

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  20. ” In attesa di capire cosa esattamente sia” e per non capirlo lei, le cui conoscenze tecniche in materia vanno notoriamente ben oltre quelle di due dilettanti allo sbaraglio come Ciacci e Rossi, vorrà sicuramente dire, come lei appunto sostiene, che sarà soltanto una revisione impasticciata di quanto proposto da una parte di quellicheceranoprima che almeno, rispetto agli altri suoi amici checeranoprima, “na picca i pubbirazzu u ficiru”. A ben risentirci!

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  21. Cara Rosaria di quei poveretti, assunti per ragioni elettorali da quellicheceranoprima e ora “garbatamente” aizzati visto che non prendono più lo stipendio da quando c’è Accorinti, le ricordo alcune frasi proferite all’interno di alcune isole ecologiche, per ricordarle come “non remino contro”: “u vidistivu quanto aumentau a munnizza pi fari a differenziata”, quando poi si è incentivata con lo sconto “vadda quanta munnizza chi iettanu e poi dicono chi c’è a crisi” e prima che lo sconto venisse attuato “ma quali scontu, ni pigghianu pu culu, iò travagghiu ca intra e non sugnu mancu iscritto” e potrei continuare ma ho troppo rispetto per tanti altri che invece lavorano onestamente all’interno di Messinambiente. A ben risentirci!

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  22. Cara Rosaria di quei poveretti, assunti per ragioni elettorali da quellicheceranoprima e ora “garbatamente” aizzati visto che non prendono più lo stipendio da quando c’è Accorinti, le ricordo alcune frasi proferite all’interno di alcune isole ecologiche, per ricordarle come “non remino contro”: “u vidistivu quanto aumentau a munnizza pi fari a differenziata”, quando poi si è incentivata con lo sconto “vadda quanta munnizza chi iettanu e poi dicono chi c’è a crisi” e prima che lo sconto venisse attuato “ma quali scontu, ni pigghianu pu culu, iò travagghiu ca intra e non sugnu mancu iscritto” e potrei continuare ma ho troppo rispetto per tanti altri che invece lavorano onestamente all’interno di Messinambiente. A ben risentirci!

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