“Da Genova a Messina, le differenze di un’Italia flagellata”: Merlo racconta i pregiudizi di chi ci guarda dall’alto dello stivale, ma viene equivocato

«La furia della natura distrugge sviluppo e sottosviluppo: gli edifici abusivi del meridione e la bellezza delle città storiche». Parla così Francesco Merlo nel video pubblicato sul quotidiano on line “La Repubblica” (VEDI ALLEGATO) all’indomani dell’ alluvione che ha colpito il territorio messinese e flagellato i comuni di Saponara e Barcellona Pozzo di Gotto. Parole dure, inaccettabili che per molti hanno rappresentato ed ancora oggi rappresentano una pugnalata al cuore, in un momento in cui il cuore continua a sanguinare per un dolore che non trova giustificazione. Parole che hanno fatto il giro dei social network ed hanno provocato la reazione sdegnata, incazzata ed orgogliosa di tanti messinesi e siciliani che non si arrendono all’idea di sapere che, per chi osserva da fuori – come nel caso del giornalista de “La Repubblica”, siciliano d’origine ma emigrato al Nord – nei nostri territori ,devastati dalla furia della natura tanto quanto quelli che sorgono ad altre latitudini, ci sia solo «un’accozzaglia di laterizi» , mentre altrove prevale la «bellezza di città storicamente costruite per piacere».

Chi scrive ha trovato inopportune e prive di sensibilità le parole pronunciate da Francesco Merlo in quel video, ma si è dovuta ricredere dopo una visione ed un ascolto più attenti. Il racconto di Merlo si snoda attraverso parole che sono il frutto di un pensiero diffuso e superficiale, che tuttavia non appartiene all’autore ma a molti, moltissimi italiani che ci guardano dall’alto dello stivale, con supponenza e senso di superiorità.

Nella sequenza di scatti e riflessioni a voce alta, Merlo mette a confronto le tragedie di Genova da una parte e Saponara e Barcellona Pozzo di Gotto dall’altra: le immagini di distruzione e devastazione sono uguali ed è difficile scorgere le differenze. Eppure, le due alluvioni sono distanti , non solo geograficamente ma soprattutto nel modo in cui l’opinione pubblica, certa opinione pubblica, le ha percepite e giudicate affidandosi probabilmente, come lo stesso Merlo ipotizza negli ultimi 3 secondi del video, ad un pregiudizio più che ad un giudizio.

Per non incorrere nello stesso errore dei nostri connazionali del nord ed evitare di cadere nella facile tentazione di intervenire nelle questioni pervasi da stupidi pregiudizi, vi proponiamo il video di Francesco Merlo e ci permettiamo di darvi un consiglio: non vi fermate alle apparenze ed ascoltate attentamente e sino in fondo.(Danila La Torre)

IL VIDEO E’TRATTO DA REPUBBLICA.IT