Isabella Ragonese a Tempostretto.it: «In fondo siamo tutti come gli attori, viviamo una vita precaria»

Isabella Ragonese a Tempostretto.it: «In fondo siamo tutti come gli attori, viviamo una vita precaria»

Isabella Ragonese a Tempostretto.it: «In fondo siamo tutti come gli attori, viviamo una vita precaria»

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venerdì 10 Febbraio 2012 - 12:04

A tu per tu con l’attrice rivelazione del film di Virzì “Tutta la vita davanti” in scena al Vittorio Emanuele con “La Commedia di Orlando” liberamente tratto da “Orlando” di Virginia Woolf con Sarah Biacchi per la regia e drammaturgia di Emanuela Giordano. (IN ALLEGATO LA VIDEO-INTERVISTA)

Dopo tanti anni di cinema ritorna al suo “primo amore”, il teatro. Come mai ha deciso di buttarsi in questa tournée?.

«È stata una scelta istintiva – risponde – perché ho sentito di aver preso già tante soddisfazioni, tanti sfizi dal cinema e penso che il lavoro dell’attore sia pieno di possibilità e che una nutra l’altra. Penso che un lavoro così importante, un’esperienza così forte possa aiutarmi a tornare con una nuova giovinezza al cinema».

«Quando ha iniziato a recitare?» – le chiediamo – «Quando la mia prof di latino e greco mi consigliò di partecipare al laboratorio teatrale della scuola. All’inizio ai miei dicevo che era un hobby, poi, quando è arrivato il cinema, è diventata più una professione».

Nel film ”Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì che, nel 2008, l’ha lanciata al cinema, interpretava una neolaureata in filosofia costretta ad arrendersi alle dinamiche del lavoro in Italia e a lavorare precaria in un call center. Il precariato nel lavoro è un tema che sente ancora suo?

«Mi sto rendendo conto solo adesso anche del valore sociale di quel film. Tutte le persone intorno a me sono precarie, i miei amici che hanno finito l’università vivono questa condizione. Il mondo del lavoro sembra assomigliare sempre più alla vita dell’attore, perché quando scegli di diventare attore, scegli una vita “precaria”, una vita che, diciamo, non prevede il posto fisso».

Molti suoi colleghi usano i social network per comunicare ai propri fans, lei che rapporto ha con Internet?

«Sono un po’ impedita, a dire il vero, non ho facebook. Lo vedo però come una possibilità in più, per affacciarsi al mondo. Ho fatto, per esempio, l’esperienza di “Se non ora quando”, una manifestazione per le donne, che era nata proprio in rete e quindi dava la possibilità di raggiungere tantissime persone».

Cosa risponde a chi la considera la miglior attrice italiana del momento?

«Beh, cosa devo rispondere? Grazie! Anche se è un po’ rischioso basarsi solo su questi giudizi che sono molto variabili. La credibilità si deve costruire giorno per giorno».

Eppure la bravura di Isabella Ragonese è stata notata anche dall'European Film Promotion che l’ha inserita nella lista dei dieci migliori attori europei giovani, le "Shooting Stars", che ogni anno da 15 anni presenta nel corso del Festival del cinema di Berlino (9-19 febbraio 2012). Un premio prestigioso che per l'attrice siciliana costituirà, ne siamo certi, un punto di partenza e non di arrivo ed un traguardo che uno dei volti più interessanti del nuovo cinema italiano saprà benissimo cogliere.

(CLAUDIO STAITI)

IN ALLEGATO LA VIDEO-INTERVISTA INTEGRALE

Isabella Ragonese (Palermo, 19 Maggio 1981) è un’attrice e autrice teatrale italiana. Prima vince diversi concorsi per artisti emergenti (tra i quali spicca l'INDA, dove ha partecipato con un saggio breve sulla figura di Ecuba nella tragedia euripidea), poi, nel 2000, consegue un diploma di recitazione presso la Scuola Teatès di Michele Perriera. Da lì comincia a dedicarsi a tempo pieno alla carriera di attrice, ma non trascura la passione per la scrittura. Infatti scrive, dirige e interpreta diverse opere per il teatro, come "Che male vi fo" e "Bestino". L'esordio al cinema è segnato da Nuovomondo (2006) di Emanuele Crialese, dove, seppur in una piccola parte, riesce a farsi notare. Nel 2008 partecipa all'episodio "L'autobus del peccato" nel film “Il cosmo sul comò” di Marcello Cesena, con il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Qui esce il suo talento versatile, capace di adattarsi al dramma come alla commedia con grande facilità. Nello stesso anno ottiene la parte da protagonista in Tutta la vita davanti (2008) di Paolo Virzì, dov'è una laureata in Filosofia teoretica con il massimo dei voti ma con il minimo delle possibilità di entrare nel mondo del lavoro. La commedia grottesca nello stile ma realistica nell'argomento d'attualità della precarietà dei giovani, la premia con il consenso unanime di pubblico e critica. Riceve il trofeo "Maurizio Schiaretti" dedicato agli attori emergenti del cinema italiano. Continua il filone della commedia con Oggi sposi (2009) di Luca Lucini, dove si mescolano le storie d'amore di quattro coppie strampalate ed esilaranti. Anche qui interpreta una giovane precaria, con la voglia di fare il grande passo verso il matrimonio. A fianco di Valeria Solarino, è una delle interpreti di Viola di mare (2009) di Donatella Maiorca, film drammatico sull'omosessualità repressa, in un'isola siciliana, nella seconda metà dell'Ottocento. La vediamo anche in Dieci inverni dell'esordiente Valerio Mieli, dove affronta le difficoltà di un amore lungo dieci anni, fatto di tormenti e incredulità. È poi la sfortunata moglie di Elio Germano nel film di Daniele Luchetti La nostra vita (2010) e sempre lo stesso anno la si trova in Due vite per caso, che ci riporta ai fatti drammatici del G8 di Genova, e in Un altro mondo di e con Silvio Muccino. Nel 2011 è la brava protagonista del film d'esordio di Giorgia Cecere Il primo incarico, nel quale veste i panni di una maestra degli anni '50 alle prese con la prima esperienza lavorativa, e della commedia sentimentale Il giorno in più, accanto a Fabio Volo. È tornata da poco a dedicarsi al teatro con “La Commedia di Orlando” liberamente tratto da “Orlando” di Virginia Woolf con Sarah Biacchi per la regia e drammaturgia di Emanuela Giordano. Vincitrice ai Nastri d’Argento del 2010 del Premio miglior attrice non protagonista per il film “La nostra vita” di Daniele Luchetti e per il film “Due vite per caso” di Alessandro Aronadio, risulta oggi nella lista dei dieci migliori attori europei giovani, le "Shooting Stars", che ogni anno da 15 anni l'European Film Promotion presenta nel corso del Festival del cinema di Berlino.

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