Manovra economica, previsti tagli pari a 60 milioni di euro per il solo Comune di Messina

Manovra economica, previsti tagli pari a 60 milioni di euro per il solo Comune di Messina

Manovra economica, previsti tagli pari a 60 milioni di euro per il solo Comune di Messina

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lunedì 05 Settembre 2011 - 10:28

In una conferenza stampa, la Cgil snocciola cifre contenute nel decreto presentato dal Governo e presenta lo sciopero di 8 ore indetto per domani

Tra meno di 24 ore la Cgil scenderà in strada a protestare contro la Manovra economica del Governo, nell’ambito dello sciopero generale di 8 ore, indetto per domani . La manifestazione inizierà alle ore 9.30 in piazza Antonello e si concluderà in piazza Lo Sardo. E’ previsto l’arrivo di 20 pullman da tutta la provincia .“Il giudizio della Cgil e così come quello delle istituzioni economiche nazionale e internazionali circa questa manovra è nettamente negativo – spiega il segretariogenerale della Cgil di Messina, Lillo Oceano-. È una manovra iniqua che aumenterà le già forti disuguaglianze sociali e territoriali del nostro paese, non fa nulla per sostenere l’occupazione e l’economia, penalizza ancora una volta i lavoratori pubblici senza prevedere nessun contrasto concreto all’evasione fiscale, mette le mani nelle tasche dei cittadini ma non chiede nulla ai grandi patrimoni. E, su tutto, indebolisce i lavoratori. Per ciascuno di questi motivi domani la Cgil sciopererà”.
Da 14 a 60 milioni: sarà questo l’effetto sui tagli ai trasferimenti statali al solo Comune di Messina della manovra d’Estate. Complessivamente, secondo una proiezione realizzata dalla Cgil di Messina presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, i comuni della provincia di Messina si vedranno ridurre le risorse a loro disposizione di 76 milioni di euro, ben 56 in più rispetto ai tagli già previsti – e duramente contestati dagli stessi enti locali oltre che da Cgil e associazioni dei cittadini- dalla manovra del 2010. “Somme ingenti che verranno a mancare ai comuni che non avranno altra scelta che tagliare servizi e aumentare le tasse locali”, spiega Oceano che cita l’esempio del comune capoluogo. “Al comune di Messina per esempio verrà a mancare circa ¼ di tutte le entrate correnti. Una cifra che corrisponde a quanto il Comune oggi spende per Servizi sociali e Raccolta e spazzamento rifiuti”. A sottolineare come la Manovra varata dal Governo metterà seriamente in difficoltà le famiglie, i lavoratori e i pensionati, senza avere ancora una volta previsto nulla di concreto per contrastare l’evasione o far pagare giusti contributi ai grandi patrimoni, la Cgil ricorda come già a luglio era stata approvata una norma che consentirà di ridurre le Detrazioni per carico familiare, per lavoro dipendente e redditi da pensione e un Taglio agli assegni familiari che costeranno ad ogni famiglia da 1200 a 1800 € annui.
“Come denunciato anche dall’Europa, questa Manovra mettendo le mani nelle tasche dei lavoratori e dei cittadini, deprimerà ulteriormente l’economia e farà aumentare la disoccupazione”, spiega Oceano che prosegue: “Dal 2009 ad oggi in Sicilia i consumi delle famiglie, già ben al di sotto della media nazionale, sono calati del 4%, e come ricorda il Cerdfos, un cittadino su 2 è sulla soglia della povertà relativa”.
La Cgil punta poi il dito sull’art. 8 della Manovra che, di fatto, aggira lo Statuto dei Lavoratori e le Leggi in materia di Lavoro. “Una norma gravissima con la quale si consente che accordi
aziendali, approvati magari dietro il ricatto di licenziamenti o chiusure, deroghino ai Contratti collettivi nazionali di lavoro, alle leggi sul lavoro, e persino allo Statuto dei lavoratori e all’art.18.
Ci spiegheranno poi come indebolire ulteriormente i lavoratori salverà i conti del Paese”, chiosa Oceano.
E sempre sul versante lavoratori e tagli questa mattina il Saloncino della Cgil ha ospitato un accesso
Attivo dei lavoratori della scuola nel corso del quale la segretaria generale della FLC Messina, Graziamaria Pistorino, ha snocciolato numeri e cifre sulle riduzioni del personale nelle scuole di Messina e provincia nell’ultimo triennio. “Solo per l’anno scolastico 2011-12 nelle scuole della nostra provincia sono stati tagliati 705 posti di lavoro tra insegnanti, che verranno a mancare ai nostri figli, e personale ATA. Complessivamente dal 2009 ad oggi a Messina abbiamo
perso 1364 insegnanti e 837 unità di personale ATA. Con conseguenze pesanti sull’occupazione e per gli studenti”.

3 commenti

  1. …Sarà l’occasione buona affinchè si evitino gli sperperi, gli sprechi e si dia maggiore attenzione a ciò che avviene nel “palazzo”, non per ultimo l’ormai consolidato vezzo dei consiglieri comunali di segnare la loro presenza (e quindi il gettone di PRESENZA) ma poi assentarsi per ragioni ai più ignoti.
    Sull’art.8 del decreto vorrei spiegato però cosa c’entra con la finanziaria…

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  2. BENE MANDIAMO A CASA TUTTI GLI ESPERTI,I CONSULENTI E GLI ESTRANEI ALL’AMMINISTRAZIONE,LA FINIAMO CON FESTE E FESTINI CHE DEVONO PAGARE I CITTADINI PER SODDISFARE LA VORACITA’ DEI SOLITI PESCICANI E LA FINIAMO DI PAGARE ASSESSORI,SINDACI E CONSIGLIERI NULLAFACENTI.

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  3. DOVERMMO INDIGNARCI TUTTI
    (al di fuori del colore politico ed evitando tatticismi) e partecipare alla manifestazione per contestare una politica ormai scollata dai cittadini ed incapace nemmeno di gestire sè stessa.

    Politica che si mostra inerme di fronte ai potentati economici ed invece attiva nel colpire solo i più deboli e quelli che hanno sempre pagato il dovuto.
    E non si prenda la scusa dell’urgenza di far cassa perché, prima con il lassismo della prima repubblica e poi con l’opportunismo (sono eufemismi) della seconda, a pagare siamo sempre i soliti.
    Vedremo di quanto aumenteranno le merci al dettaglio se ci sarà l’aumento dell’IVA al 22% e se i prezzi scenderanno quando, come si dice, verrà riportata al 21%!

    “Farsi i fatti propri” e non partecipare significa approvare la politica del nulla che c’è stata fin’ora, che sta offuscando il futuro ai giovani, togliendo loro la possibilità ed anche la speranza di vivere una vita normale.

    diego mazzeo

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