La mafia alza il tiro: incendiata l'auto al giornalista Leonardo Orlando

La mafia alza il tiro: incendiata l’auto al giornalista Leonardo Orlando

Redazione

La mafia alza il tiro: incendiata l’auto al giornalista Leonardo Orlando

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martedì 26 Marzo 2013 - 13:13

Qualcuno la notte scorsa a S.Lucia del Mela ha incendiato la Ford Focus del cronista di nera e giudiziaria della Gazzetta del Sud, Leonardo Orlando. Era parcheggiata davanti alla casa del giornalista. Secondo il questore si tratta di un'intimidazione di Cosa Nostra che alza il tiro perchè i difficoltà. "Ma la risposta dello Stato non tarderà" -ha detto il questore". Solidarietà espressa a Orlando dall'Assostampa e dall'Unione Nazionale Cronisti Italiani.

Un gravissimo atto intimidatorio è stato compiutola notte scorsa ai danni del giornalista della Gazzetta del Sud, Leonardo Orlando. Intorno alle 2 è stata incendiata la Ford Focus del cronista, parcheggiata davanti alla sua abitazione invia Cesare Battisti a S.Lucia del Mela. Le fiamme hanno distrutto l’autovettura intestata alla convivente, un’agente della Polizia Stradale di Barcellona, ma utilizzata dal cronista della Gazzetta del Sud. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Milazzo oltre a Polizia e Carabinieri. Nessuna dubbio da parte degli investigatori sulla matrice del gesto. Si tratta di un avvertimento compiuto dalla mafia nei confronti del giornalista che da anni racconta i principali fatti di cronaca nera e giudiziaria che avvengono nella città del Longano e nella sua cintura. Orlando ha seguito in questi anni i più importanti processi a Cosa Nostra e le indagini su omicidi ed operazioni antimafia compiuti nel barcellonese. Negli ultimi tempi aveva raccontato del pentimento dei boss dei “Mazzarroti”, la scoperta del cimitero della mafia nel greto del torrente Mazzarrà e gli ultimi omicidi che hanno insanguinato Barcellona ed il suo hinterland. Un segnale preoccupante quello lanciato la notte scorsa dalla mafia. Negli ultimi tempi Cosa Nostra ha subito pesanti colpi dalle forze dell’ordine con le numerose operazioni antimafia (Sistema, Mustra, Pozzo e Gotha), con gli arresti dei più importanti padrini e con i sequestri di beni che hanno impoverito il patrimonio dei clan. Forse a Cosa Nostra sta mancando il terreno sotto ai piedi,un terreno sempre molto fertile nel barcellonese. E di questo ne è convinto anche il Questore di Messina, Carmelo Gugliotta: “Quando la mafia è in difficoltà alza il tiro perché ci vuole intimorire. Con questi gesti vorrebbe farci spaventare ma noi risponderemo con forza e chiarezza. La risposta dello Stato non si farà attendere”. Il riferimento del Questore è alle intimidazioni compiuti nei giorni scorsi a Barcellona. Un mese e mezzo fa è stata lasciata davanti alla casa di un sottufficiale dei Carabinieri la testa mozzata di un cavallo, poi un avvertimento è stato lanciato nei confronti di un avvocato ed ora la vile intimidazione a Leonardo Orlando,il cronista che ha sempre raccontato liberamente le storie della mafia barcellonese.

LE REAZIONI

Solidarietà di Assostampa e dell'Unione nazionale cronisti italiani è stata manifesta a Leonardo Orlando. La sezione di Messina dell'Associazione siciliana della stampa in una nota si dice "vicina al collega Leonardo Orlando, corrispondente da Barcellona Pozzo di Gotto del quotidiano Gazzetta del Sud, ed esprime il proprio sdegno per il vile attentato intimidatorio perpetrato ai suoi danni. Non è con questi atti che le organizzazioni mafiose possono pensare di zittire una voce libera che ha sempre raccontato i fatti di cronaca che si verificano nel comprensorio barcellonese, attenendosi solo e scrupolosamente alla verità – prosegue -. Il collega Orlando ha la solidarietà di tutti i giornalisti messinesi che impegnati sul fronte della cronaca nera non si faranno certo intimidire da questi comportamenti e rivendicano ad alta voce la piena libertà di stampa fondamento della democrazia". "Chiediamo alle forze dell'ordine e alla magistratura – affermano Guido Columba, presidente nazionale dell'Unci, e Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano dell'Unione nazionale cronisti – di fare piena luce sull'episodio. Invitiamo Orlando alla sesta Giornata nazionale della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, il prossimo 3 maggio a Perugia, per raccontarci la sua esperienza di cronista in terra di frontiera. Leonardo Orlando – concludono – non è solo".

Dopo gli omicidi in centro e le pesantissime minacce ad un Maresciallo dei Carabinieri impegnato in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata, l’incendio dell’auto di un giornalista che segue le inchieste sulla mafia barcellonese e, più in generale, la cronaca giudiziaria del circondario: il clima in città continua a essere molto teso e il vile atto intimidatorio riservato la notte scorsa al giornalista Leonardo Orlando lo conferma. In passato il corrispondente della Gazzetta del Sud era già stato oggetto, insieme ad altri, di messaggi mafiosi ad opera di ‘anonimi’ facilmente identificabili. Mi auguro che su quest’ultimo gravissimo episodio si faccia luce nel minor tempo possibile e che si puntino i riflettori su quanto sta accadendo nella città del Longano”. Così Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, esprime “la massima solidarietà a Leonardo Orlando”. L’automobile del giornalista è stata incendiata la notte scorsa. Secondo quanto accertato dai vigili del fuoco il rogo è di origine dolosa.

Il Movimento “Scelta Civica con Monti per l'Italia” di Barcellona P.G. esprime il proprio sdegno per il vile gesto posto in essere questa notte ai danni del corrispondente della “Gazzetta del Sud” Leonardo Orlando, la cui autovettura è stata data alle fiamme. Il Movimento esprime piena solidarietà al giornalista, che negli ultimi quindici anni ha coraggiosamente raccontato le vicende criminali ed i fatti giudiziari più importanti che hanno riguardato la città del Longano ed il suo comprensorio. Al contempo, Scelta Civica auspica che al più presto le forze dell'ordine e la magistratura facciano luce sull'episodio, individuando e perseguendo chi se ne sia reso responsabile. Il grave atto subìto da Orlando deve spingere la società civile e le istituzioni a non abbassare la guardia ed, anzi, ad intensificare i propri sforzi per sradicare la criminalità dal territorio.

Il Movimento Città Aperta, dimostrando la propria vicinanza e solidarietà al giornalista Leonardo Orlando, condanna fermamente l'atto intimidatorio subito dal cronista ieri sera. La libertà di stampa e il diritto/dovere all'informazione devono essere sempre salvaguardati per consentire alla società civile di avere i giusti strumenti di interpretazione della realtà. Il Movimento Città Aperta esprime pertanto la propria preoccupazione in merito al grave gesto invitando al contempo tutta la cittadinanza a non lasciarsi intimidire. Certi che, con il supporto di tutti, Orlando continuerà nella sua attenta e costante opera di cronista del comprensorio barcellonese.

"Esprimo la mia solidarietà e quella dell'intero Parlamento siciliano al giornalista Leonardo Orlando a seguito della grave intimidazione di cui è stato vittima nelle scorse ore". Lo afferma il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, esprimendo vicinanza al cronista della 'Gazzetta del Sud', al quale ignoti hanno incendiato l'autovettura. "In un contesto così difficile – continua Ardizzone – non si può abbassare la guardia né ci si deve scoraggiare dinnanzi ad episodi di questo tipo".

"Mi auguro – conclude il Presidente dell'Ars – che al più presto venga fatta piena luce sulla vicenda e che gli sforzi di tutti, società civile ed istituzioni, siano orientati con sempre maggior forza ed efficacia verso la sconfitta dei fenomeni criminali e l’affermazione della legalità".

"Esprimiamo la nostra solidarietà – afferma il Pdl – nei confronti del giornalista Leonardo Orlando- corrispondente da Barcellona Pozzo di Gotto del quotidiano Gazzetta del Sud- vittima, la notte scorsa, di un vile atto intimidatorio. Condanniamo fermamente il gesto ignobile messo a segno contro un professionista che da anni si occupa di cronaca giudiziaria legata, in particolare modo, ad inchieste di mafia. Ci auguriamo che su questo gravissimo episodio si possa fare luce nel minor tempo possibile".
"Non per caso, il valente Leonardo Orlando ha avuto un riconoscimento al Premio Francese, intitolato a un giornalista che aveva fatto della verità e della lotta alla prevaricazione il proprio credo professionale" lo dice il deputato regionale del Pdl Nino Germanà, esternando il proprio sdegno per l'intimidazione subita dal reporter della Gazzetta del Sud e, allo stesso tempo, porgendo "i sensi della mia solidarietà a una persona che stimo e apprezzo".

2 commenti

  1. Al giornalista va tutta la mia solidarietà, dobbiamo capire che questa gente deve essere considerata come un cancro nella nostra società!!!!

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  2. giuseppe mondo 28 Marzo 2013 12:02

    Di certo se è stato un atto intimidatorio mafioso, non ci dovrebbero essere problemi con le procedure di rimborso e quant’altro. all right!

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