Villaggio Unrra, tra salute e viabilità: le tre possibili soluzioni

Villaggio Unrra, tra salute e viabilità: le tre possibili soluzioni

Giuseppe Fontana

Villaggio Unrra, tra salute e viabilità: le tre possibili soluzioni

martedì 25 Febbraio 2025 - 13:00

Le richieste nella mozione dei consiglieri: attesa per le risposte

MESSINA – Archiviato il Consiglio comunale, la questione del presunto inquinamento di Villaggio Unrra e della viabilità verso l’area di stoccaggio in vista dell’apertura del cantiere per il raddoppio ferroviario Messina-Catania a Giampilieri resta aperta. I lavori in aula consiliare si sono aggiornati con la “promessa” di una mozione con cui avanzare precise richieste alle società protagoniste della vicenda, per avere risposte chiare sulla sicurezza e sui pericoli per la salute dei cittadini. Ma è emerso anche il tema delle strade d’accesso verso il villaggio, tanto che i consiglieri hanno discusso anche della possibilità di chiedere una sospensione dell’opera in attesa di trovare una soluzione.

I mezzi pesanti che transiteranno ogni giorno lungo la SS114 da Giampilieri a villaggio Unrra e Contesse saranno, tra andata e ritorno, circa 300. Un numero impressionante per una strada sola, già interessata da una mole di traffico non indifferente nella vita “normale” dei cittadini. La mozione di cui si è discusso con il consigliere Raffaele Rinaldo, primo firmatario della richiesta di convocazione, dovrebbe vertere su tre possibili soluzioni.

Le tre possibili “soluzioni” per la viabilità

La prima, ha spiegato Rinaldo a Tempostretto, riguarda la realizzazione di una bretella che colleghi il cantiere di Giampilieri direttamente alla tangenziale. La seconda, invece, è relativa all’uscita di San Filippo, con un prolungamento della strada (di fatto lungo il torrente) per permettere l’ingresso ai camion all’area di stoccaggio da sud, senza utilizzare le strade sulle quali transitano i veicoli “normali”. E la terza, infine, riguarderebbe la richiesta di “spostare” l’area di stoccaggio in una zona più idonea ed è forse la più difficile delle tre.

Intanto il Pd già durante il Consiglio e nelle ore successive ha chiesto di poter convocare i protagonisti della vicenda ieri assenti (Rfi, Italferr, Arpa) e di poter accedere di documenti in cui si danno garanzie per la salute dei cittadini. E per quanto riguarda la viabilità, Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo hanno chiesto “all’amministrazione comunale di attivarsi sollecitamente per recuperare e rendere attuale l’idea progettuale di copertura del tratto del torrente San Filippo al di sotto della S.S. 114 e il successivo collegamento con la viabilità esistente da e per il Villaggio Unrra. E da e per l’area ex Decon”. Una soluzione che garantirebbe “un notevole miglioramento della qualità della vita”.

Un commento

  1. Alla signora entra nel suo giardino l’acqua lisciviata dai cumuli di materiali da scavo. Ecco la classica dimostrazione della frase “non nel mio giardino”.

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