Violenza e botte alla fidanzatina, il giorno dopo arrestato per gli abusi sulla 90enne

Violenza e botte alla fidanzatina, il giorno dopo arrestato per gli abusi sulla 90enne

Alessandra Serio

Violenza e botte alla fidanzatina, il giorno dopo arrestato per gli abusi sulla 90enne

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venerdì 20 Maggio 2022 - 07:00

Il diciassettenne il giorno dopo è stato arrestato per aver violentato e rapinato una 90enne in pieno centro

MESSINA – C’è una storia di violenza e degrado ai margini della città, con al centro un episodio avvenuto nel 2019 in quella Casa del Portuale a ridosso del quale il marocchino Rashid aveva trovato prima riparo poi la morte solitaria, dietro la sentenza di assoluzione di un ragazzo che oggi ha 20 anni e all’epoca dei fatti era appena diciassettenne. Un episodio che si intreccia con un’altra vicenda nota e inquietante, ovvero l’arresto dei due ragazzini che avevano abusato e rapinato un’anziana in casa, in via Principe Umberto. Perché uno dei protagonisti di quel fatto è proprio il diciassettenne ieri assolto, e la vicenda che lo vedeva accusato risaliva al giorno prima il caso di via Principe Umberto.

Il 17enne scagionato dalle accuse di violenza e rapina

La sentenza è della Corte d’Appello dei Minori (presidente Blatti). Il difensore, l’avvocato Ernesto Marcianò, ha evidenziato che il racconto della ragazza e le testimonianze non hanno trovato pieno riscontro, a confronto con i tabulati telefonici e il contenuto delle chat tra i due. In primo grado il ragazzo era invece stato condannato a 5 anni e 4 mesi.

La notte da incubo alla Casa del Portuale

La denuncia era arrivata dopo l’arresto del giovane per il caso della 90enne abusata e rapinata. La sedicenne, in sostanza la sua ex fidanzatina, ha raccontato che in una caldissima notte di settembre il ragazzo l’aveva condotta nell’ampio capannone abbandonato poi, minacciandola con un coltello, l’aveva costretta ad un rapporto sessuale completo, infine era scappato sottraendole il telefonino.

Insomma una vicenda non tanto diversa da quella messa a segno col complice il giorno dopo, solo che in questo secondo caso la vittima era una 90enne e non una poco più che adolescente.

Le botte per costringerla a delinquere

Non era stato un episodio isolato tra l’altro, secondo la ragazzina ma il culmine di due mesi da film trash: in più di una occasione l’aveva minacciata e picchiata per costringerla a commettere piccoli furtarelli.

La ragazza, insieme ai genitori, ha trovato la forza di raccontare tutto agli investigatori. Ma secondo i giudici il racconto non è del tutto provato, ed emergono altre versioni.

Di là della vicenda penale, certamente dopo la denuncia e la rottura dei rapporti con l’ex fidanzato bullo, adesso la ragazza è libera di trovare un’altra strada per sé, si spera migliore di quella percorsa fino a quel momento con lui.

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