Violenza giovanile, l'appello di un padre alle istituzioni: "Piazza Cairoli torni civile"

Violenza giovanile, l’appello di un padre alle istituzioni: “Piazza Cairoli torni civile”

Alessandra Serio

Violenza giovanile, l’appello di un padre alle istituzioni: “Piazza Cairoli torni civile”

martedì 17 Giugno 2025 - 07:00

L'uomo racconta un episodio avvenuto lo scorso 7 giugno: "Mio figlio e i suoi amici sono stati minacciati"

Messina – Un altro episodio preoccupante tra giovanissimi è accaduto lo scorso sabato 7 giugno nei pressi di piazza Cairoli. A denunciarlo è il padre di un quindicenne, preso di mira insieme ad altri due amici da un gruppo di coetanei minacciosi. L’uomo, turbato dalla reazione preoccupata del figlio, chiede l’aiuto delle istituzioni e ha perciò scritto a Prefettura e sindaco di Messina.

Sabato violento

“Mio figlio si trovava in compagnia di due amici nella zona a valle di piazza Cairoli. Mentre passeggiavano, uno dei suoi amici è stato avvicinato con fare minaccioso da un giovane il quale ha cominciato a seguirlo e ad apostrofarlo con parole minacciose e ad alta voce, avvicinandosi sino ad urlargli praticamente all’orecchio. I ragazzi, onde evitare un’escalation della situazione, hanno accelerato il passo per allontanarsi, ma l’individuo ha continuato a seguirli per decine di metri, nel frattempo spalleggiato da altri/e della sua compagnia che urlavano minacce all’indirizzo di mio figlio e dei suoi amici. Mio figlio è tornato estremamente turbato e, nel raccontare quanto accaduto, ha concluso che ormai nel centro città occorrerebbe girare armati per potere stare tranquilli”, racconta il signor Giambò.

Denunce inutili

“Proprio questa reazione mi ha particolarmente sconvolto. Purtroppo è noto a tutti che piazza Cairoli e dintorni sono, specialmente nel fine settimana, preda di soggetti aggressivi e violenti, e gli episodi di minacce, aggressioni, persino furti, a carico di giovani e persino minori, sono stati reiteratamente denunciati da tanti genitori nel corso degli ultimi anni. Ebbene, non è cambiato nulla. I soggetti di cui sopra si reputano, evidentemente, rivestiti da immunità”.

“Non è ammissibile che dei ragazzini non possano sentirsi liberi di passeggiare nella piazza centrale della città. Si tenga conto che sia mio figlio che i suoi amici, insieme ad altre centinaia di ragazzi, frequentano la zona, nel fine settimana, proprio per raggiungere diversi locali ed esercizi commerciali”.

“E’ chiaro che il turbamento subito per l’aggressione, li indurrà a ridurre sempre di più la frequentazione di quei locali e di quei negozi. Inutili e vacue risulteranno allora le usuali lamentazioni per il prevalere degli acquisti online”

Appello alle istituzioni

“Scrivo, pertanto, per indurre a una reale sensibilizzazione e comprensione del problema: a parte le pur apprezzabili sagre gastronomiche, serve che piazza Cairoli torni ad essere un luogo frequentabile senza il terrore di essere aggrediti da bande di idioti che alzano la cresta perché sanno che non esiste un’efficace vigilanza! E si tratta di un fatto noto da troppi anni. Non si può aspettare sempre che ci scappi la coltellata, il ferimento, o qualcosa di peggio, per intervenire”.

“La zona deve essere soggetta a vigilanza fissa, altrimenti non soltanto le istituzioni avranno confessato ai ragazzi della città che non possono fare nulla per garantirne l’incolumità (cosa già di per sé scandalosa), ma entro poco tempo nessuno (al di là dei teppisti…) frequenterà più gli esercizi della zona, determinando un colpo definito al cuore alle attività commerciali già in crisi. Occorre, assolutamente, prendere atto che il problema è serio, e introdurre di rimedi. Darla vinta a bande di deficienti aggressivi, minacciosi e forse anche armati, significa la sconfitta delle istituzioni e la morte della città”.

4 commenti

  1. ….egregio amico piena solidarietà…purtroppo questa gentaglia deriva, e mi duole dirlo dall’ educazione dei genitori…i quali non ci sono o se ci sono sono sempre stati dei bulli.
    Che la smettano di dire colpa del progresso o della tv o dei cellulari….i genitori non esistono più e se le forze dell’ordine facessero o attuassero la linea dura qualcosa cambierebbe.

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  2. In piazza esiste una Stazione CC per cui forse non è un problema di sorveglianza ma di impunibilità alla quale la politica sembra che non voglia dedicarsi

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  3. La stazione dei CC dovrebbe essere un deterrente ma evidentemente non lo è perchè non mi sembra effettuino un servizio di sorveglianza della piazza… ci vuole sicuramente maggiore controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine per ridare tranquillità al centro città. Sul discorso del perchè si è arrivati a questo schifo di società ci sarebbe da spendere fiumi di inchiostro (le ragioni sono tante…inclusi i modelli che ci offrono tv e social e l’assenza di rispetto dei genitori prima ancora dei figli).

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  4. Le cause alla base di tutto sono due : presidio del territorio inesistente e alta percentuale di zzalli.

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