Crocetta fa gli auguri ai messinesi: “I fondi ci sono. Usiamoli per lo sviluppo della città”

Crocetta fa gli auguri ai messinesi: “I fondi ci sono. Usiamoli per lo sviluppo della città”

Marco Ipsale

Crocetta fa gli auguri ai messinesi: “I fondi ci sono. Usiamoli per lo sviluppo della città”

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lunedì 23 Dicembre 2013 - 16:43

Il riferimento è in particolar modo alle somme nelle disponibilità dell’Autorità Portuale per lo sviluppo della zona falcata. A breve verrà firmato l’accordo saltato lo scorso 31 ottobre. Ma Crocetta ricorda anche di aver confermato le somme per il Teatro e di voler tagliare gli sprechi. A gennaio la nomina del nuovo CdA. “Politica chiacchierona e poco concreta” – dice. Altri fondi con l’istituzione della città metropolitana. E mostra perplessità sull’area dello Stretto. LA GALLERY DI GAETANO SACCA'

In altre occasioni, la visita del presidente Crocetta, a Messina, era stata ampiamente preannunciata. Stavolta, invece, il presidente della Regione arriva un po’ a sorpresa. Partecipa ad una seduta del neo Consiglio direttivo del Consorzio Autostrade Siciliane, ente simbolo di una mala gestio che negli anni ha prodotto sprechi e ritardi. La sede del Consorzio viene anche benedetta da fra' Rocco Quattrocchi, parroco della chiesa Madonna delle Grazie, arrivato con Crocetta. Quasi come se servisse una benedizione per dire basta alla vecchia politica del Cas e ad inaugurarne una migliore. “Adesso – esordisce Crocetta – c’è un Consiglio che sta cominciando ad affrontare seriamente i problemi e a verificare le spese. L’obiettivo è quello di fare diventare questo Consorzio un gioiello, uno degli orgogli di Messina. In passato, ci sono state alcune scelte che ora pesano sulla gestione dell’ente, ma affronteremo le questioni senza fare macelleria sociale. L’infrastrutturazione della Sicilia deve andare avanti spedita. Abbiamo già sbloccato l’appalto del tratto autostradale tra Rosolini e Modica. E’ stata fatta un’aggiudicazione provvisoria e c’è una riserva. Ma è un problema tecnico a conclusione di un iter che presto si tradurrà in un lavoro importante”.

Il presidente del Cas, Rosario Faraci, ha confermato invece che il bando di gara per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro sarà espletato entro il 31 dicembre e che quindi il finanziamento è salvo. “Abbiamo fatto un grande sforzo, sia noi sia la Regione – ha detto – e nel mese di marzo potremo cominciare i lavori, che avranno una durata di tre anni”. Si inizierà dunque a struttura aperta. Quando poi sarà disponibile lo svincolo di Giostra, presumibilmente tra un anno, il viadotto sarà chiuso e il traffico sarà spostato sul nuovo bypass.

L’arrivo di Crocetta diventa, come sempre, motivo per fare il punto della situazione su diversi argomenti caldi. “Ci stiamo occupando tanto di Messina – afferma -, sbloccando una serie di progetti d’investimento, penso ad esempio alla zona falcata, che dovranno portare sviluppo. E’ chiaro che la città si porta dietro un grave fardello, soprattutto nel campo delle partecipate. Faremo il punto col sindaco su questi ed altri temi, come ad esempio il lavoro. Con la nuova legge sul precariato, si potrà intervenire in tutte le città siciliane per stabilizzare i lavoratori ed eliminare un problema”.

FONDI INUTILIZZATI e ZONA FALCATA

Se in passato Crocetta era stato accusato di aver promesso tanto e mantenuto poco, ecco che ora il presidente della Regione invita tutti a fare la propria parte per avviare lavori importanti per la città: “Da anni si discute inutilmente dell’Ente Porto – dice – quando invece è possibile utilizzare in breve tempo i 75 milioni a disposizione per risollevare l’economia cittadina. Abbiamo bisogno di una classe politica meno chiacchierona e più concreta. I fondi a disposizione ci sono, eppure si perde tempo in discussioni. Bisogna fare rapidamente delle scelte, come stiamo facendo in questi giorni, per sbloccare le vicende relative alla zona falcata. Il 2014 dev’essere l’anno dei lavori e non delle discussioni. Abbiamo trovato anche dei fondi per la riqualificazione urbana che non sono mai stati utilizzati. Se non si utilizzano con progetti reali, andranno altrove, saremo categorici. Dopo dieci anni, abbiamo rispettato tutti gli impegni previsti coi fondi europei e così opereremo anche noi nell’assegnazione dei fondi alle città. Col sindaco abbiamo un bel dialogo, ma dobbiamo innescare meccanismi di spesa vera. Questo è il migliore augurio. Abbiamo tante risorse, utilizziamole per lo sviluppo”.

A spiegare l’iter per la zona falcata, è l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta. “L’Autorità Portuale ci ha sottoposto una bozza di un protocollo d’intesa che il nostro assessorato ha già esitato favorevolmente. Adesso si attende il parere dell’assessorato alle Attività Produttive. Completate queste procedure, se tutti i pareri saranno positivi, si potrà giungere alla tanto attesa firma, che sarà il preludio ad una gara internazionale preannunciata dall’Autorità Portuale, con 75 milioni di euro a disposizione. Sarà possibile anche trovare una soluzione per i dipendenti dell’ex Ente Fiera”.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

“Vogliamo abbattere fortemente il costo dei rifiuti – riprende Crocetta -, con la realizzazione di una discarica pubblica di nuova generazione e non inquinante, per eliminare i costi di trasporto e nei confronti dei privati. Anche questa è una delle cause della sofferenza del bilancio comunale”.

CITTA’ METROPOLITANA

“Per me è una questione già chiusa e dipende solo dall’assemblea – dichiara il presidente della Regione -. Se anche nel resto d’Italia si arriverà all’abolizione delle province, questo dimostrerà che avevo ragione. In tutta Europa ci si chiede quale sia il ruolo degli enti intermedi che non sono organi di programmazione, ma solo strutture inutili di ripetizioni della spesa”. In contemporanea, in Calabria, la giunta Accorinti discuteva con le istituzioni calabresi di area metropolitana dello Stretto. “E’ un discorso complicato – incalza Crocetta -, perché l’area metropolitana di Messina è già pronta per la legge regionale. Nel 2014 può essere operativa e prendere i fondi. Nulla vieta poi di pensare ad un’area più vasta ma ci vuole una legge nazionale, le leggi delle due regioni e un progetto che non è stato ancora neanche presentato. Meglio concentrarsi sulle cose concrete per non rischiare di perdere occasioni economiche importanti”.

EX OSPEDALE MARGHERITA

“Abbiamo già un accordo con il Comune – afferma Crocetta – e siamo pronti ad affidare la struttura. Prima, però, devono trovare l’accordo con la Magistratura e l’Università, perché hanno prospettato diverse ipotesi e non c’è ancora la scelta definitiva. Quando ci sarà, saremo pronti a firmare l’indomani stesso”.

ENTE TEATRO VITTORIO EMANUELE

Il Teatro Vittorio Emanuele continua a non avere un Consiglio d’Amministrazione e, dallo scorso 26 novembre, non ha neppure un commissario, visto che Rosario Cultrone non è stato confermato. Eppure Crocetta parla come se un commissario il teatro ce lo avesse. “Abbiamo risollevato il Vittorio Emanuele – afferma – con un giovane commissario che sta facendo un gran lavoro. Quando non c’era, avevamo una situazione di blocco totale della programmazione e del pagamento degli stipendi, delle risorse e dei bilanci, situazioni ora risolte”. Quando gli si fa notare che il commissario non c’è più, Crocetta risponde: “Con l’inizio del nuovo anno, ci sarà un Consiglio d’Amministrazione di qualità. I componenti vanno scelti bene, senza spartizioni politiche. Meglio pensarci un momento sulle scelte”. Infine, la conferma sui trasferimenti di fondi nella stessa misura dell’anno scorso: “Che non si parli di tagli, perché non ce ne sono – continua -. Bisogna ripartire da una nuova logica di programmazione congiunta fra i teatri per accedere ai fondi europei finora inutilizzati. Sono stati invece spesi senza risultati 180 milioni in tre anni per la promozione del territorio, più di quanto facciano gli Stati Uniti d’America, e 90 milioni l’anno scorso per degli spettacoli inutili del turismo, così come altri fondi a pioggia per la tabella H. Fondi che invece potevano servire per i teatri. Aspettiamo anche la legge che riduce il numero dei consiglieri d’amministrazione, perché cinque o sette membri comportano stipendi inutili. I teatri non potranno avere più di un consulente e andranno monitorati i compensi”.

SQUADRA DI GOVERNO

La conclusione è affidata ad un ipotetico nuovo rimpasto di giunta. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio – sorride Crocetta -. I partiti sbagliano a pensare che io debba essere impelagato nelle mille questioni politiche. C’è un problema di rappresentanza di alcune forze politiche e lo verificheremo con calma. Ma se modifiche verranno fatte, sarà solo per migliorare la giunta”.

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. certo, abbiamo visto come in due anni si è sviluppata

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  2. Carissimo RE SARO Crocetta, forza con i COMMISSARI AD ACTA, uno al giorno toglie il medico di torno. Povero popolo del CENTROSINISTRA, quante delusioni dai suoi uomini simbolo, sindaci, governatori, sui quali ha riposto speranze e fiducia. Mi auguro sinceramente, che RE SARO Crocetta realizzi una parte di quella rivoluzione promessa in campagna elettorale, me lo auguro anche per chi non l’ha votato. Comunque BUON NATALE presidente Rosario CROCETTA.

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  3. Crocetta non ha capito un bel nulla. Una città metropolitana a 14 comuni, com’è nelle previsioni del disegno di legge regionale è un grosso equivoco che poggia ancora sul ruolo micidiale dell’assistenzialismo clientelare.
    Non si vede infatti su quali presupposti si svilupperebbe l’area metropolitana così come è configurata in una realtà produttiva angusta e priva di riferimenti importanti. Aggregare Messina ed i 14 comuni di cui parla Crocetta è un voler ripetere le tragiche esperienze del passato. Escludere dal polo produttivo dell’area dello Stretto riferimenti importanti in quanto a territorio e potenzialità d’investimento rappresentate dai Parchi dei Peloritani, dell’Alcantara, del turismo di Taormina e dall’importante polo produttivo del Milazzese significherebbe ridurre al lumicino le speranze di attingere ai fondi strutturali europei che non arriverebbero per un’area così ridotta.
    Occorre dunque pensare più in grande, con una visione strategica complessiva guardando ad un’area metropolitana dello Stretto che comprenda anche Reggio Calabria a cui si deve puntare in un’ottica necessariamente integrata. Anche e soprattutto pensando al futuro che vede già realtà come Milano e Torino d’accordo nell’intesa del MiTo.
    Occorre che Crocetta guardi più in alto, c’è il rischio che la sua miopia induca in un clamoroso errore.

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  4. Presidente Crocetta ci spiega che cosa aspetta a licenziare i camminatori assunti dal suo predecessore Lombardo, in barba a qualunque regolamento e legge? o forse alla regione Sicilia la posta elettronica è sconosciuta?

    Presidente Crocetta se la sentirebbe di dire ai siciliani che sono senza lavoro, o a quelli dell’atm che non hanno la certezza dello stipendio di ogni mese, che lo stipendio dei parlamentari siciliani (11.000 EURO MENSILI) viene adeguato alla scala mobile? Questa la fonte:
    http://livesicilia.it/2013/12/24/un-panino-da-undicimila-euro_422281/

    Penso a tutti quelli che hanno creduto in lei e l’hanno pure votato.
    Che delusione!!!!

    Buon Natale a tutti.

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