Viviana e Gioele, nuovi retroscena da sviluppi dell'indagine

Viviana e Gioele, nuovi retroscena da sviluppi dell’indagine

Alessandra Serio

Viviana e Gioele, nuovi retroscena da sviluppi dell’indagine

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martedì 15 Settembre 2020 - 18:01

Le indagini sul giallo di Caronia svelano che l'auto di Viviana è stata investita mentre Gioele non era assicurato al seggiolino. E l'analisi del cellulare dice che...

Il seggiolino di Gioele non era agganciato al sedile anteriore, accanto al guidatore. Forse il bimbo non lo stava adoperando, era altrove, all’interno dell’abitacolo. L’incidente con il furgone degli operai delle manutenzioni Enel è avvenuto a veicolo in movimento, e non quando Viviana aveva già fermato l’auto. Mentre dall’analisi del cellulare della donna emergono elementi importanti che, secondo il perito, daranno una “direzione all’indagine”.

Sono questi gli elementi salienti venuti fuori dai più recenti accertamenti tecnici sul giallo di Caronia, in particolare dopo gli ultimissimi giorni di rilievi dei tecnici, che anche oggi hanno lavorato alla ricostruzione dell’incidente che ha stoppato l’Opel Corsa di Viviana, lungo l’autostrada A20 in direzione Palermo, quasi all’uscita della galleria di Pizzo Turda, con una ruota a terra.

Per fare il punto sui nuovi sviluppi già domattina il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, riunirà nuovamente i consulenti che ha messo all’opera per un confronto cui parteciperanno tutti gli esperti. L’ingegnere Roberto Antonio Consalvi che ha estratto i dati dal cellulare di Viviana, inoltre, chiederà una proroga della delega d’indagine, per eseguire ulteriori verifiche. Il consulente non ha ancora terminato l’esame di tutti gli elementi estratti dal telefono, ma ha già alcuni elementi chiari in mano. Elementi che secondo lui, pur parziali, saranno molto utili a capire cosa è accaduto.

In particolare su qual era il progetto di Viviana, uscendo di casa, quel maledetto 3 agosto. Si mira anche a chiarire se la donna avesse altri apparecchi a sua disposizione, per esempio un altro tablet, che adoperava per i video registrati in sala d’incisione, nel garage dell’appartamento di Venetico, poi postati sui social, nei mesi precedenti alla tragedia. Fino ad ora a disposizione del consulente della Procura ci sono soltanto il suo telefono e il tablet, in uso agli altri componenti della famiglia.

Al centro del vertice in Procura di domani ci saranno anche i risultati degli accertamenti tecnici sull’incidente del 3 agosto, l’impatto tra la vettura di Viviana e il furgoncino dei due addetti alla manutenzione. Quelli che, ascoltati dagli investigatori il mese scorso, hanno detto di non aver visto il bambino ma soltanto Viviana, fuori dall’auto.

Gli ingegneri Santi Mangano e Roberto della Rovere, insieme al perito Carmelo Costa, di fiducia della famiglia Mondello, hanno esaminato entrambi i veicoli. Ed è proprio Costa a svelare alcuni particolari emersi: i due mezzi si sono scontrati in movimento. Un elemento che può fa ipotizzare, tra le altre, che il furgone abbia superato la Corsa invadendone la carreggiata investendola, spiega il perito. L’altro elemento è una conferma dei primi accertamenti: il seggiolino di sicurezza di Gioele era sganciato, quindi non è certo che lui fosse seduto proprio lì, anzi probabilmente era in un’altra posizione, nell’abitacolo. Un elemento di non poco conto, per capire se, a causa dello scontro tra i due mezzi, potrebbe aver sbattuto su un altro elemento interno dell’auto, non lasciando tracce evidenti.

Proprio a proposito dello scontro tra i due mezzi, il legale della famiglia Mondello torna a puntare il dito contro accertamenti e ricerche. “E’ emerso un aspetto molto grave che mi è stato riferito dal nostro consulente e cioè che mentre giustamente l’auto di Viviana è stata sequestrata lo stesso 3 agosto, il camion dove si trovavano a bordo i tecnici che si occupavano di manutenzione delle autostrade con il quale ha avuto l’incidente è stato sequestrato solo il 10 settembre e sembra già avessero cominciato delle riparazioni”, dice l’avvocato Pietro Venuti. “Quello che è emerso – prosegue il legale – non ci fa stare tranquilli, potrebbe infatti essere stata modificata una prova che riteniamo fondamentale per accertare la verità sulla dinamica dell’incidente”.

I periti spiegano però che effettivamente sul mezzo erano cominciate le riparazioni, ma non sulla parte interessata dall’incidente del 3 agosto. In attesa della riunione di domani gli accertamenti dei tecnici, tra l’autocarrozzeria Letizia di Brolo dove ci sono i mezzi e la galleria Pizzo Turda a Caronia, proseguono anche oggi pomeriggio.

Intanto anche Daniele Mondello è tornato a sollevare dubbi sulle ricerche. Intervistato da Porta a Porta, Daniele ha ribadito che gli è stato impedito di cercare la moglie e il figlio. Ed ha respinto ancora una volta l’ipotesi che Viviana possa aver ucciso il figlio, togliendosi la vita. “Mia moglie era una donna meravigliosa, in 4 anni non ha mai toccato mio figlio. Sono stanco ma non smetterò mai di cercare la verità”, ha detto ai microfoni della trasmissione di Rai2

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