Viviana aveva "paranoia, crollo mentale e crisi mistica"

Viviana aveva “paranoia, crollo mentale e crisi mistica”

Redazione

Viviana aveva “paranoia, crollo mentale e crisi mistica”

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mercoledì 19 Agosto 2020 - 09:29

Lo prova un certificato medico dello scorso 17 marzo

Viviana Parisi “soffriva di paranoia e ha avuto un crollo mentale dovuto a una crisi mistica”. E’ quanto scritto su un certificato medico trovato dagli inquirenti nell’auto della 43enne, trovata senza vita nelle campagne di Caronia lo scorso 8 agosto.

Il certificato risale allo scorso 17 marzo, in periodo di quarantena, quando la famiglia la porta all’ospedale di Barcellona. “In Sicilia non si vedeva nessuno per strada e la paura ci chiudeva, tutti, nelle nostre rispettive residenze – ricorda l’avv. Claudio Mondello, cugino del marito di Viviana, Daniele Mondello. In quel momento, una famiglia, unita, in Sicilia, supera ogni timore in relazione alla tutela e salvaguardia della propria salute ed avvantaggia, in via esclusiva, la cura e l’amore per/di Viviana. Nessuna paura nel recarsi in un nosocomio pubblico (in epoca “Covid”; il principale veicolo di diffusione dei contagi). Nessuna paura per lo stigma sociale connesso al malato di mente. Nessuna indifferenza o inerzia”.

Il 3 agosto Viviana era probabilmente diretta alla “Piramide della Luce” di Motta d’Affermo, simbolo di rinascita spirituale. “Viviana alternava stati e momenti dell’umore – dice ancora l’avv. Mondello -. Ritengo probabile che soffrisse di sindrome bipolare. I giorni antecedenti alla tragedia erano stati giorni sereni, spesi tra festose uscite a Patti e passeggiate sul lungomare di Venetico”.

Un centinaio di persone sono riunite da questa mattina al ‘campo base’ di Caronia dopo aver raccolto l’appello di Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi, e padre di Gioele, che è arrivato al ‘campo base’ ma non si è fermato. La cognata Mariella Mondello ha spiegato: “Siamo qui e stiamo iniziando le ricerche con un gruppo ristretto di familiari. Gli altri ci raggiungeranno appena si coordineranno con le persone del posto che conoscono la zona”.

“Siamo venuti perché siamo padri di famiglia e siamo sensibili a questo caso” spiegano alcuni volontari. “Speriamo di trovare Gioele e che questo mistero venga finalmente risolto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

Intanto proseguono le ricerche ufficiali condotte da vigili del fuoco, carabinieri, finanza, polizia, cacciatori dei carabinieri, protezione civile. Da oggi ci sono anche gli uomini dell’esercito con cani e droni che perlustreranno per il 16esimo giorno consecutivo le campagne di Caronia.

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