Dissequestrata dopo l’incidente dello scorso giugno
Dopo un’attesa di cinque mesi, l’Isola di Vulcano celebra la riapertura della celebre pozza dei fanghi termali. L’area era stata chiusa nello scorso giugno per ordine della Procura di Barcellona in seguito a un malore accusato da un turista.
Gli accertamenti seguenti sono serviti ad appurare che il malessere del visitatore non era in alcun modo collegato all’immersione nel laghetto sulfureo, ma era riconducibile a sue pregresse condizioni di salute. La Procura, quindi, ha proceduto al dissequestro, confermando l’assenza di rischi specifici per l’uso dei fanghi.
Norme di sicurezza potenziate in vista del 2026
Con il via libera della magistratura, la società concessionaria può ora procedere alla riorganizzazione completa dei servizi. Verrà predisposto un nuovo e più rigoroso regolamento di accesso, accompagnato dall’installazione di una segnaletica più chiara e visibile. Queste misure mirano a garantire che i visitatori siano pienamente informati sulle precauzioni necessarie e sui divieti da osservare, assicurando un’esperienza totalmente sicura in uno dei luoghi più attrattivi dell’isola.
L’immersione nei fanghi, rinomata per i benefici su pelle e articolazioni, è fondamentale per il settore turistico di Vulcano. Dopo gli anni di chiusura a causa delle problematiche legate ai gas vulcanici, l’ultima interruzione aveva rappresentato un ulteriore freno all’economia. Con la riapertura definitiva, gli operatori guardano ora al 2026 con rinnovata fiducia, sperando in una stagione finalmente stabile.
