Ruspe ancora a lavoro per liberare la strada. "Non andiamo via per non abbandonare i nostri animali"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Da domenica gli abitanti sono isolati. Nessuna auto può scendere o salire dall’unica strada che porta al borgo Caprera. Poco più su di Contrada Scoppo, a monte del viale Boccetta, esiste un villaggio ormai considerato fantasma. Sì perché pian piano si è completamente spopolato e a viverci sono rimasti solo una famiglia e una colonia felina che si aggira fra le case abbandonate.

Senza luce e acqua per due giorni
Le intense piogge di domenica scorsa hanno fatto franare parte della montagna, che ha trascinato giù anche un grosso palo della luce. La famiglia che abita a monte della frana, l’unica rimasta nel villaggio, non ha avuto elettricità e di conseguenza acqua per due giorni. Poi martedì scorso l’intervento della squadra inviata dall’Enel ha ripristinato la corrente. Subito dopo è entrata in campo la Protezione civile e gli operai sono ancora a lavoro per liberare la strada dai 4-5 metri di terra che si erano accumulati.

Strada ancora interrotta: “Ho scavalcato per andare in farmacia”
Una piccola ruspa fa su e giù tutto il giorno per togliere terra, pietre e detriti che bloccano il passaggio. Adesso che la frana si è ridotta a circa 1-2 metri si riesce a scavalcare a piedi per andare in città. “Non è semplice ma in qualche modo l‘ho dovuto fare per andare in farmacia“, racconta la signora Rosanna Amato Lo Conte.

“Il Comune ci ha offerto aiuto ma abbiamo dovuto rifiutare”
“Sono stati giorni difficili, il Comune tramite la Protezione civile ci ha offerto aiuto e una casa in cui trasferirci ma abbiamo rifiutato per non abbandonare i nostri animali“, aggiunge. Della sua famiglia fanno parte anche 7 cani e tanti gatti, tutti animali salvati dalla strada che non volevano finissero in canile o gattile. Inoltre la signora temeva che la sua casa potesse essere occupata abusivamente in sua assenza. “E poi se andiamo via noi chissà che fine fa il progetto di rifare questa strada. E’ giusto che venga sistemata anche se qui ci vive una sola famiglia”.

Nelle vie del borgo c’è un gran silenzio. I gatti si aggirano fra le case chiuse, si sente solo il verso degli uccellini. “E’ così che ho scelto di vivere, in un luogo isolato, lontano dal caos e in santa pace. Anche a costo di rimanete isolata per giorni”.

