Messina, binario unico a Provinciale: cosa ne pensano i commercianti VIDEO

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Giuseppe Fontana

Messina, binario unico a Provinciale: cosa ne pensano i commercianti VIDEO

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martedì 28 Settembre 2021 - 06:49

Abbiamo incontrato uno dei (pochi) commercianti rimasti a Palazzo Palano, per analizzare insieme il progetto della linea tramviaria

di Giuseppe Fontana (riprese e montaggio Silvia De Domenico)

MESSINA – Binario doppio, binario unico, restyling della linea tramviaria, via i muretti e secco “no” agli allegamenti. Messina potrebbe cambiare volto nei prossimi anni, almeno leggermente, se dovessero in effetti essere portate a termine le modifiche previste dal nuovo progetto dell’amministrazione, presentato giorni fa, all’intera tratta del tram. La questione ha subito attirato critiche e consigli, soprattutto per quanto riguarda due delle zone principali interessate dai lavori: la cortina del porto e Provinciale, nel tratto di fronte al Palazzo Palano. In questi due tratti, infatti, il progetto prevede il passaggio al binario unico, per restituire, rimuovendo l’altro, un marciapiede più grande alla comunità, favorendo pedoni e, soprattutto, esercizi commerciali.

E probabilmente è proprio a Provinciale che si gioca la partita più grande, in una parte nevralgica della città in cui le proteste dei commercianti sono state vibranti, per anni. Ne abbiamo parlato proprio con uno di loro, Nico Scandurra, che con il suo negozio è tra i pochi superstiti della moria di attività registrata a Palazzo Palano, dove sono tante, troppe le saracinesche chiuse e mai più rialzate. Scandurra ha espresso la sua opinione su quanto previsto dal progetto e ha lanciato anche qualche idea per sbloccare la corsia lato mare, favorendo il passaggio e la doppia circolazione anche a Provinciale.

5 commenti

  1. Questa storia di rilanciare il commercio semplicemente “allargando un marciapiedi” è una cosa che non ha nessun riscontro con la realtà.
    Si getteranno milioni di euro e basta in questi tratti.
    Il problema del commercio cittadino forse non è neanche più risolvibile visto il basso reddito medio, ma di certo non può esser affrontato in una ottica tanto ristretta e soprattutto a discapito della linea tranviaria.
    Io preferisco un tram rapido e frequente che mi permetta di andare da nord a sud e scegliere in quale esercizio recarmi senza il problema del parcheggio piuttosto che avere un paio di centinaia di metri in più per la passiata.

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  2. La soluzione è solo questa: smantellare completamente il tram, realizzare una linea principale da Giampilieri a Pontegallo ma solo con BUS adeguati, facendoli limitare quando serve, incrementandoli negli orari di punta, che possano circolare in parte all’interno di corsie preferenziali e con priorità sugli impianti semaforici. Non serve altro.

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  3. Nel rispetto delle idee altrui penso però che molte persone con le loro proposte di creare nuove linee smantellando quelle esistenti sono forse dell’idea che si parli dei modellini della mitica Lima. E sono di certo quelle persone che poi si lamenterebbero per il traffico conseguente ai lavori. Se poi è una gara a chi la spara più grossa allora è un altro discorso

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  4. Il caro commerciante pensa e spera che eliminando un binario aumenta le vendite? Forse non si rende conto che i tempi sono cambiati e che non sono più i tempi quando la sua attività è stata aperta ossia circa 40 anni fa. La crisi non è certo dovuta al doppio binario del tram. Forse ai prezzi, forse alla concorrenza, forse a una zona che dopo 40 anni é cambiata e magari la gente va a comprare altrove.

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  5. Credo che bisogna cercare le vere cause della crisi del commercio a Messina.
    Risolvere, anche solo in parte ,il problema economico con l’aumento della superfice dei marciapiedi è pura demagogia, spese inutili per accontentare qualche categoria a fini elettorali.

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