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Messina. Bisconte ostaggio di piogge, risanamento e cantieri fermi VIDEO

di Matteo Arrigo e Giuseppe Fontana

MESSINA – “Un risanamento a metà” lo ha definito Alessandro Geraci, consigliere della III Municipalità che raccoglie ormai quotidianamente le tante, troppe segnalazioni provenienti da Bisconte. Un villaggio del centro cittadino che fa i conti con svariati problemi, legati alla conformazione della zona dopo i primi interventi di risanamento, alle forti piogge, al sistema fognario e a quella strada che ancora non viene sistemata.

L’emergenza legata alla fognatura

“Possiamo parlare di emergenza sanitaria – ci racconta Geraci – parliamo di oltre 50 segnalazioni sempre negli stessi punti, in cui l’Amam interviene ma in maniera tampone e non risolutiva. A ogni pioggia si intasano le fognature comunali e all’interno delle abitazioni. Lì l’Amam non può intervenire, quindi spesso i residenti sono costretti a intervenire chiamando ditte private e pagando. Non è sostenibile. Bisogna intervenire in tempi celeri. Siamo riusciti a concordare con Amam per avere una pulizia di tutta la conduttura per capire quali siano i punti critici”.

Bisconte e lo sbaraccamento

Il consigliere continua parlando di un problema più grande, quello dell’emergenza abitativa. Parte dei cittadini di Bisconte ormai da anni risiedono nelle case costruite a pochi passi dall’antico villaggio, ma un’altra parte è ancora lì, nelle proprie abitazioni: “Bisconte è un villaggio a metà. Per risalire a questo problema di emergenza legato alle fognature dobbiamo fare un passo indietro e capire come si arriva qui. Essendo un villaggio inserito in ambito di risanamento è chiaro che ha avuto questa spada di damocle per cui prima o poi sarebbero state assegnate le nuove abitazioni e abbattute le vecchie. Questo ha portato a una manutenzione ordinaria trascurata. Oggi la gente che abita nella parte antica del villaggio non sa qual è il proprio futuro. Non sa se potrà restare nelle proprie abitazioni e dove verranno assegnati gli eventuali altri alloggi”.

Il torrente e la via principale

A tutto questo si aggiunge il problema legato al torrente e alla strada principale: “Una riqualificazione importante, ma questo non può nascondere che i cittadini siano ostaggi di questi lavori. Impensabile che la via Artiglieria sia totalmente ostruita. C’è stato un tavolo tecnico a gennaio con l’ingegnere Croce, durante il quale erano state trovate nuove date per la fine dei lavori. Ma anche queste sono state disattese”.