Il blocco, su circa 500 metri quadri, comprende quattro sale chirurgiche dotate di tecnologie sofisticate e di un settore che prevede anche una sala di preparazione e una di risveglio con quattro posti letto ciascuna
Servizio di Carmelo Caspanello (riprese e montaggio Silvia De Domenico)
E’ stato inaugurato stamane il nuovo blocco operatorio del Padiglione F (4 piano) al Policlinico universitario “G. Martino”. Al taglio del nastro erano presenti il rettore Salvatore Cuzzocrea, il commissario del Policlinico, Giampiero Bonaccorsi, il direttore del Dai di Chirurgia, Eugenio Cucinotta, e il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina, Cesare Di Pietro, che ha benedetto i nuovi ambienti alla presenza del cappellano dell’ospedale, padre William; alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, inoltre, molti dirigenti del policlinico e docenti dell’Ateneo.
“Oggi inauguriamo questa struttura che fa parte di un progetto molto più ampio – ha detto il rettore Cuzzocrea -. Il nuovo blocco operatorio, di circa 500 metri quadri, comprende quattro sale chirurgiche dotate di tecnologie sofisticate e di un settore che prevede anche una sala di preparazione e una di risveglio con quattro posti letto ciascuna. In un ambiente totalmente asettico sono stati inseriti due percorsi indipendenti per i pazienti e per i materiali di rifiuto delle sale che viene inserito in un trasbordatore automatico per evitare il rischio di contaminazioni. I lavori, iniziati ad aprile scorso per un importo di circa 2 milioni e 400milq euro, sono stati seguiti dal progettista e direttore ing. Franco Trifirò e dal rup, avv. Simona Corvaja”- ha concluso il rettore.
“Nelle quattro sale operatorie, in cui sono state esposte quattro serigrafie che rappresentano il Duomo, la Madonnina del porto, Taormina con l’Etna e le isole Eolie – ha aggiunto il prof. Cucinotta -, ogni dettaglio è stato studiato alla perfezione e sarà possibile eseguire quattro interventi in contemporanea con la possibilità di riprendere quanto avviene sul tavolo operatorio grazie ai monitor. Particolare poi il sistema modulare di integrazione di sala operatoria, di ultima generazione, che prevede la gestione e l’automatizzazione delle procedure chirurgiche e la gestione integrata di tutti i dispositivi presenti nella sala operatoria mediante un unico pannello di controllo che permette di avere un immediato e facile gestione di tutta la sala operatoria con un solo strumento, coniugando le esigenze di efficienza, velocità, controllo immediato ed intuitivo, tracciabilità delle procedure e riduzione del rischio clinico”.






Ogni sala operatoria con posto letto di preparazione e risveglio è costata 600.000 euro ,platino puro. Vorrei rammentare il Blocco di Pronto Soccorso chiuso per lavori di ristrutturazione di cui non si vede la fine e l’attiguo Pad E con i teli di protezione caduta calcinacci sui balconi da anni .