Messina, la qualità della vita al di là dei numeri. Pira: "I giovani vogliono investire qui" AUDIO

Messina, la qualità della vita al di là dei numeri. Pira: “I giovani vogliono investire qui” AUDIO

Carmelo Caspanello

Messina, la qualità della vita al di là dei numeri. Pira: “I giovani vogliono investire qui” AUDIO

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martedì 29 Giugno 2021 - 12:11

Cosa emerge dalla classifica del Sole 24 Ore. Il commento del professore Francesco Pira: "Punterei su una inversione di tendenza culturale e sociale. Ecco come"

Il commento del professore Francesco Pira

MESSINA – Bambini, giovani, anziani: come si vive a Messina? Non bene dall’analisi che emerge dalla classifica di metà anno stilata dal Sole 24 Ore. Va meglio per bambini e giovani (83° e 73° posto). Mentre per quanto riguarda gli over 65, la città è terzultima, al 105° posto su 108 (81° per importo medio delle pensioni di vecchiaia). In questo contesto non mancano gli spunti per guardare al futuro con speranza e sono per lo più i dati legati ai giovani, che hanno voglia di investire nella loro Messinaà.

I parametri presi in considerazione sono 12 e spaziano su più fronti. Un primato la Città dello Stretto comunque ce l’ha: è prima in graduatoria per inquinamento acustico. E risulta settima per delitti contro i minori. Era meglio non averli. Le tre nuove classifiche mostrano un ritardo generale del Sud Italia. Messina si trova nelle parti basse della graduatoria in merito a posti negli asili nido, accessibilità ai plessi scolastici (al primo posto figura Aosta), scuole con palestre e verde. Tanti amministratori giovani, sotto i quarant’anni, fanno balzare la città al nono posto.

“Il quadro che viene fuori dalla classifica del Sole 24 Ore – spiega Francesco Pira, professore associato di  Sociologia dei processi culturali e comunicativi Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina – ci fa vedere che c’è una gioventù che ha voglia di crescere, che investe nella città, che prova a radicarsi in un territorio in cui non è semplice farlo. Allo stesso tempo – aggiunge – i dati che riguardano bambini anziani, ci fanno pensare che c’è un isolamento. Accentuato anche a causa della pandemia: i bambini sono stati i grandi assenti e questo è stato certificato, sono diventati invisibili. Al di là dei numeri e delle classifiche, punterei ad una inversione di tendenza che deve essere culturale e sociale. Quindi investire tantissimo sui bambini, avere grande cura degli anziani ma leggere con molta attenzione il dato che riguarda i giovani e che rappresenta qualcosa di particolarmente positivo”.

2 commenti

  1. francesco crupi 29 Giugno 2021 12:41

    Professore Pira ….ma lei dove abita??? Punterebbe ad una inversione di marcia puntando sui giovani ?? Che idea geniale da grande Professore….. facile parlere senza conoscere la città …… ci vogliono secoli per portare Messina ad essere una città civile.

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  2. Franco Fabiano 29 Giugno 2021 16:06

    Credo che questo signore abbia sbagliato città!

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