A scoprire la targa accanto alle famiglie Campanella e Quaranta c’era l’attrice e regista Paola Cortellesi
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Da oggi il cortile del Rettorato dell’Università di Messina è dedicato a Sara Campanella e Lorena Quaranta. A ricordarle c’è un’opera in mezzo al verde di un’aiuola: una sedia che raffigura una donna con un coltello piantato nel terreno. Non è altro che la riproduzione in acciaio del logo di Posto Occupato, la campagna di sensibilizzazione contro la violenza ideata da Maria Andaloro. Accanto, le targhe a forma di libro con incise le date di morte delle due studentesse vittime di femminicidio: 31 marzo 2020 e 31 marzo 2025. Due studentesse della stessa università uccise nello stesso maledetto giorno a distanza di 5 anni.

Le frasi dedicate a Sara e Lorena
Nella targa c’è una frase che è ricordo ognuna di loro: “Ora più che mai bisogna dimostrare responsabilità e amore per la vita”, è in ricordo di Lorena Quaranta; “Sii sempre te stessa. Ama ciò che sei, cammina a testa alta, splendi, vola”, è dedicata a Sara Camapanella.

La scopertura della targa
A scoprire la targa commemorativa, insieme alla rettrice Giovanna Spatari, c’era l’attrice e regista Paola Cortellesi. Un momento che ha commosso tutta la comunità accademica e i cittadini presenti. L’opera in acciaio corten è stata realizzata da Giuseppe Steno, dipendente amministrativo dell’Università di Messina.
La scopertura della targa è stata accompagnata dal coro dell’Ateneo di Messina che ha intonato “A Thousand Years” di Christina Perri. Tra i presenti i familiari, gli amici e i colleghi delle studentesse vittime di femminiciido.











Quando delle donne vengono uccise è l’intera comunità a subire una perdita. La scultura serve a ricordare questi femminicidi, e che la violenza sulle donne è una priorità che riguarda tutte e tutti.