Messina. Piano di equilibrio, De Luca: "E' già in atto, ho fatto risparmiare 200 mln alla comunità" AUDIO

Messina. Piano di equilibrio, De Luca: “E’ già in atto, ho fatto risparmiare 200 mln alla comunità” AUDIO

Marco Olivieri

Messina. Piano di equilibrio, De Luca: “E’ già in atto, ho fatto risparmiare 200 mln alla comunità” AUDIO

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sabato 05 Marzo 2022 - 13:03

L'ex sindaco replica al commissario straordinario: "Nulla gli vieta di fare modifiche, si è preferito allungare i tempi..."

MESSINA – Cateno De Luca non ci sta: “Il mio piano funziona. Ho fatto risparmiare alla comunità 200 milioni di euro. Gli effetti sono già avvenuti”. L’ex sindaco di Messina, che si è dimesso lo scorso 14 febbraio, replica sulla novità ufficializzata dal commissario del Comune Leonardo Santoro. L’annuncio riguardo alla «rimodulazione o riformulazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale», comunicato alla Corte dei Conti e al ministero dell’Interno, provoca la reazione veemente dell’ex primo cittadino. «Approfittando di quest’occasione, col Mille proroghe – esordisce De Luca – si è preferito allungare i tempi, evitando di prendersi la responsabilità di lasciare lì un piano. I margini di rimodulazione sono molto relativi. Nulla vieta ai commissari di fare modifiche, dopo aver studiato il piano, ma questo non vuol dire che il Piano non funzionasse. Dal 2019, in relazione a questo Piano, gli effetti si sono consumati. Al contrario dell’amministrazione Accorinti, io ho avviato il Piano, in attesa del giudizio: trenta milioni del debito pagati per il 2019, 30 nel 2020, 30 nel 2021 e altri 27 previsti nel 2022. Se non reggeva, non si poteva fare tutto questo! Io ho ridotto notevolmente la massa debitoria senza formalismi», polemizza l’ex primo cittadino.

La reazione dell’ex sindaco

«Spiego intanto alcuni passaggi: il presidente del Consiglio comunale – rimarca Cateno De Luca – ha scritto al segretario generale chiedendo se le delibere firmate dall’Amministrazione uscente si potevano portare avanti o no e si potevano trattare in Consiglio. Sulla scorta di un parere del 2018, è stato risposto che ciò non era possibile ma era invece fattibile l’opzione che i consiglieri comunali sottoscrivessero queste proposte e proseguissero con la trattazione in Consiglio. Ovviamente nessun consigliere comunale ha sottoscritto nulla malgrado il presidente avesse scritto a tutti.»

Il ruolo del gruppo misto

Continua l’ex sindaco: «Il gruppo misto, invece, si è coordinato con me e ha sottoscritto le delibere riguardanti il bilancio e tutta un’altra serie di iniziative, tranne la proposta di rimodulazione. Io ho chiesto espressamente che non la firmassero perché era inutile portare avanti una proposta, in Consiglio, sulla quale non c’era la volontà di trattare o di approvare. Invece, non trattandola, il segretario generale avrebbe dovuto scrivere alla Corte dei Conti dicendo: “La rimodulazione in Consiglio comunale non si tratterà. Quindi mando la documentazione integrativa che è stata chiesta”. Documentazione che era solo un aggiornamento del 2020, una rappresentazione secondo alcuni schemi noti, perché la Corte dei Conti non ha chiesto nulla di nuovo. Di conseguenza, serviva un giudizio sullo stato delle cose, cioè sul piano che è stato rimodulato con la delibera del 23 novembre 2018. Il giudizio era positivo, la situazione tranqulla ed entro metà marzo avremmo avuto l’esito della Corte dei Conti. Saremmo così usciti dalla diatriba inutile se la formula De Luca era valida o meno. Io ero pronto ad assumermi le responsabilità e i rischi, perché sono sicuro delle mie decisioni; altri no», ribadisce De Luca.

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Un commento

  1. “Urge “un chiarimento , ma solo dal Signor Pippo Trimarchi che ha la competenza per farlo perché non falsa le cose a suo uso e consumo…..io non credo a mezza parola di ciò che esce dalla bocca dell’ex sindaco 😡 …..

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