Messina. Un borgo fantasma in centro città: la storia di Caprera, in contrada Scoppo VIDEO

Messina. Un borgo fantasma in centro città: la storia di Caprera, in contrada Scoppo VIDEO

Giuseppe Fontana

Messina. Un borgo fantasma in centro città: la storia di Caprera, in contrada Scoppo VIDEO

giovedì 23 Dicembre 2021 - 07:00

Dopo una frana di cui ricorre il decennale, la strada è stata interdetta al traffico. Da lì lo spopolamento e, ora, il silenzio assordante delle case abbandonate

di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana

MESSINA – Esiste un paese fantasma in pieno centro a Messina. Non tutti lo conosceranno, ma bastano davvero pochi minuti ed è possibile arrivarci per scivolare, passo dopo passo, tra le sue case abbandonate e le sue alte mura. Basta poco per immergersi nel suo assordante silenzio, fatto di antichi ricordi rimasti fermi lì, dove tante persone sono nate e cresciute e hanno vissuto. E dove ora, lì, non c’è più nessuno. Salendo lungo il viale Boccetta, imboccando la via per la contrada Scoppo e continuando a salire ancora, anche lungo una stradina che pare inaccessibile alle auto, si arriva a Caprera, un vero villaggio fantasma. Lì, sorgono case abbandonate, un torrente che rischia di far danni a ogni pioggia e, purtroppo, immondizia gettata a più riprese nel dirupo.

“Un borgo fantasma, ma pronti a ripopolarlo”

“Un borgo fantasma, sì, perché è stato abbandonato da tempo. Alcuni hanno abbandonato le case perché non c’era la possibilità di costruire o di rifarle – ci racconta un abitante del luogo, dove siamo stati accolti dal silenzio dei ruderi antichi, dal cinguettare degli uccelli e dal picchiettio di un picchio su un albero – Se il Comune dovesse darci la possibilità di rifare il borgo siamo disposti a costruirlo a spese nostre. Ma ci devono dare l’autorizzazione. La strada devono farla loro, noi siamo disposti a ripopolarlo perché è un borgo bellissimo”.

Renato Coletta: “Lanciato un campanello d’allarme”

Renato Coletta, consigliere della IV Municipalità, da tempo si spende per tentare di far sì che la contrada Scoppo e il borgo Caprera possano essere “sistemati”. “La quarta municipalità – ci spiega – ha lanciato un campanello d’allarme e ha acceso i riflettori sulla contrada Caprera. Si è spopolata negli anni perché dal 2011, a seguito di una frana, la strada è stata interdetta al traffico. A dieci anni, le tre amministrazioni che si sono succedute non hanno posto rimedio né alla messa in sicurezza del costone né alla bonifica del greto del torrente. Un rischio idrogeologico perché è una vera discarica. Sotto il ponte privati, delinquenti e criminali, continuano a gettare rifiuti di ogni genere, tanto da bloccare il passaggio di un’eventuale piena del torrente. Un rischio per i 60 abitanti della contrada Scoppo”.

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