Mili San Marco, riscoperta la lapide ai caduti perduta per 40 anni VIDEO

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Matteo Arrigo

Mili San Marco, riscoperta la lapide ai caduti perduta per 40 anni VIDEO

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sabato 19 Novembre 2022 - 09:02

Dimenticata dagli anni ’70 dietro un confessionale, è stata restaurata e riconsegnata al villaggio

MESSINA. Durante la Grande Guerra (1915-1918) fu grande il tributo di vite umane che la nostra nazione dovette pagare, circa 55 mila furono i soli siciliani caduti, 250 mila i feriti. Ogni villaggio del nostro comune, dal più piccolo ai più popolosi, contò le vittime, giovani mai più tornati a casa. Negli anni successivi alla fine della Prima Guerra Mondiale, si diffuse la pratica di erigere dei monumenti in ricordo dei soldati caduti sul campo di battaglia. In loro ricordo furono erette statue, grandi e complesse opere in marmo o semplici lapidi, tutte però contenevano un particolare, l’essenza, il semplice nome e cognome scolpito sul freddo marmo.

Perduta per 40 anni

Secondo gli studi condotti dal dott. Franco Chillemi, storico d’arte messinese, il primo monumento ad essere eretto nei villaggi del comune di Messina, fu a Mili San Marco, il 6 maggio del 1923, con una solenne cerimonia, una lastra di marmo venne installata sul prospetto principale della chiesa dedicata a San Marco Evangelista. Intorno agli anni ’70, per motivi sconosciuti, la lapide venne rimossa e depositata in un locale della parrocchia, dimenticata dietro un confessionale per oltre 40 anni. Qualche mese fa, durante dei lavori al fabbricato religioso, è tornata alla luce con grande sorpresa di tutti. Il parroco Giuseppe Lonia ne ha disposto il restauro, eseguito dalla restauratrice Fedra Sciacca. A seguito degli studi condotti dall’architetto Giuseppe Giccone, con la supervisione della soprintendenza dei Beni culturali di Messina, nella persona del dott. Virginia Buda, si è predisposta la nuova collocazione.

Il drappo scoperto dal sindaco di Messina Federico Basile, ha riconsegnato al villaggio la lapide dimenticata, tornata in bella vista sul prospetto della chiesa principale di Mili San Marco. Sono tanti gli abitanti del paese che ricordano la lapide posizionata nel suo primario alloggio, fra di loro Pippo Leonardo, poeta dialettale, il quale ha voluto omaggiare tutti i caduti con dei versi:

Cianci a me terra (di Pippo Leonardo)

Cianci a me terra, cianci i figghi soi

Cianci e li penza avennu na spiranza

Chi si li ritrova accantu prima o poi

Ora chi stannu a tanta luntananza.

Cianci i so figghi chi mureru nta guerra

Ni muriu e non si dugna paci

Paci chi ci né bisogno assai nta sta terra

Ma l’ omu puttroppu non si fa capaci

Spara distruggi , ammazza tanta genti

O quantu odiu nta la razza umana

Chistu dimostra essiri incoscienti

E sta firita ommai chiù non si sana.

Cianci a me terra cianci e pensa a chistu

Penza li genti chi tanti ingrati sunnu

Versu lu sacrificiu i Gesù Cristu

Chi in cruci muriu pi sabbari u munnu.

E comu na mamma cianci e si dispera

Lacrimi i sangu, cianci la me tera.

Un commento

  1. Vincenzo Ricciardi 19 Novembre 2022 15:14

    Bei versi, semplici e intensi

    1
    0

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