Samuele sta bene, ha trovato l'insulina: "Resto in Perù, spero di tornare presto in Italia" VIDEO

Samuele sta bene, ha trovato l’insulina: “Resto in Perù, spero di tornare presto in Italia” VIDEO

Francesca Stornante

Samuele sta bene, ha trovato l’insulina: “Resto in Perù, spero di tornare presto in Italia” VIDEO

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venerdì 13 Marzo 2020 - 13:33

#coronavirus Samuele ha 19 anni, è di #Messina, è rimasto bloccato in Perù a causa dei tanti voli annullati. E' diabetico ma per fortuna ha trovato la sua insulina

Samuele sta bene, è ancora in Perù, ma adesso è più tranquillo. E’ riuscito a trovare l’insulina che per lui è vitale. Samuele ha 19 anni, è diabetico, non può fare a meno di quel farmaco salvavita. Ci ha raccontato di essere rimasto bloccato in Perù perché il Coronavirus sta creando non pochi problemi ai voli internazionali. Quasi tutti i Paesi hanno annullato i voli verso l’Italia. E Samuele, nelle sue condizioni e senza insulina, rischiava di rimanere in giro per l’Europa da solo e senza il suo farmaco salvavita.

Ieri abbiamo raccontato la sua storia e raccolto l’accorato appello della mamma. In tanti si sono mobilitati per offrire aiuto. Tramite Tempostretto il Ministero degli Esteri si è messo in contatto con la mamma per verificare se il ragazzo era riuscito a trovare l’insulina. Un messinese che vive a Monaco, appena letto l’articolo, si è messo a disposizione per aiutare Samuele a raggiungere Monaco e ad ospitarlo fino a quando in Italia la situazione non si normalizza. Samuele e la mamma ringraziano chi non ha esitato un attimo a mettersi a disposizione. In questo momento però ha deciso di rimanere in Perù fino a quando non sarà sicuro di poter rientrare in Italia. Ed è lui a raccontare cosa è accaduto ieri. Non nascondendo un po’ di amarezza per il mancato aiuto che invece si aspettava dall’Ambasciata italiana.

«Sono andato all’Ambasciata ialiana e non hanno saputo darmi alcuna notizia. L’unica possibilità che mi hanno offerto era un prestito economico per acquistare l’insulina, ma che non ho accettato perché non era questa la mia necessità. La mia necessità era legata soprattutto all’aspetto sanitario che per fortuna ho potuto risolvere grazie alla famiglia della mia fidanzata che in questo momento mi ospita. Attraverso una conoscenza siamo andati in ospedale e sono riuscito a farmi prescrivere l’insulina che adesso potrò comprare qui.

Per il resto la situazione è che per il momento non posso tornare in Italia perché la maggior parte degli stati europei stanno annullando i voli o chiudendo le frontiere.

Comunque mi sento fortunato ad essere rimasto qua perché se fossi partito sarei rimasto in qualche posto in Europa senza un alloggio, senza conoscere nessuno e con il rischio di non riuscire ad avere il mio farmaco.

Mi dispiace non poter rivedere presto la mia famiglia e rimanere lontano dal mio Paese, ma sto bene. Spero che la situazione si risolva il più presto possibile. Grazie a tutti quelli che mi hanno supportato e che hanno offerto il loro aiuto. Spero che la situazione si risolva presto anche per gli altri italiani che sono bloccati qui nella mia stessa condizione perché non sono l’unico. Ieri all’Ambasciata c’era una famiglia con due bambini e anche loro sono rimasti senza nessuna risposta».

Francesca Stornante

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