Rinvenute tonnellate di materiale di risulta nocivo. Il proprietario dell'area, un 70enne, segnalato alla Procura della Repubblica
CASTELMOLA – I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno sequestrato un’area di oltre 7000 metri quadrati nel territorio di Castelmola, adibita a discarica abusiva di rifiuti. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina hanno individuato e sequestrato una vasta superficie, peraltro nelle immediate vicinanze di terreni agricoli coltivati, illecitamente adibita a discarica abusiva. L’area, di proprietà di D.C., 70 anni di Castelmola, sarebbe stata utilizzata negli ultimi anni quale strutturato luogo di accumulo e deposito di rifiuti di vario genere. In particolare, le ricognizioni del sito, effettuate dai militari di Taormina, hanno consentito di documentare l’accumulo di notevoli quantità di rifiuti speciali, di varia natura.
Nel dettaglio, sarebbero stati realizzati diversi terrapieni, tramite un caterpillar, sottoposto a sequestro, in realtà formati da tonnellate di materiale edile di risulta (laterizi, cemento, guaine di plastica, bitume e persino eternit): “un’illecita attività di sversamento di rifiuti dall’alto tasso inquinante – viene specificato dagli uomini delle Fiamme Gialle – a maggior ragione, come nel caso di specie, se direttamente effettuato in aree a ridosso di zone coltivate. L’illecito abbandono ed accumulo di rifiuti consente agli utenti di evitare gli elevati costi necessari per il regolare smaltimento all’interno delle discariche autorizzate, deturpando, al contempo, il territorio, nonché con l’enorme rischio di provocare irreparabili contaminazioni delle falde acquifere.
Ottenuta la convalida del sequestro dal Giudice del Tribunale di Messina, nei prossimi giorni saranno interessati gli organi competenti per la bonifica dell’intera zona, mentre il proprietario del terreno è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina in quanto responsabile di un grave reato ambientale, quale la gestione non autorizzata di rifiuti. Negli ultimi 18 mesi, nella provincia di Messina, sono state accertate oltre 40 violazioni, con la denuncia di 66 responsabili ed il sequestro di 81 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, insistenti in aree estese oltre 14 mila metri quadrati, nonché due depuratori.