Simona Cascio, capitana della Nazionale basket sorde: "Giro il mondo grazie allo sport" VIDEO

Simona Cascio, capitana della Nazionale basket sorde: “Giro il mondo grazie allo sport” VIDEO

Carmelo Caspanello

Simona Cascio, capitana della Nazionale basket sorde: “Giro il mondo grazie allo sport” VIDEO

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domenica 13 Novembre 2022 - 07:58

LA STORIA "L'attività sportiva è un valore da pubblicizzare. Vi racconto l'emozione delle tre medaglie (oro, argento e bronzo) conquistate nell'ultimo anno all'Europeo, alle Olimpiadi silenziose e al Mondiale 3x3"

di Carmelo Caspanello (riprese e montaggio Matteo Arrigo)
MESSINA. L’ultima grande soddisfazione sportiva lo scorso settembre a Tel Aviv con la nazionale italiana di basket sorde, della quale è capitana: una medaglia di bronzo che corona una stagione straordinaria. Era un 3 contro 3. Simona Cascio crede nello sport, nel valore degli impianti per consentire a tutti di praticarlo, nella pubblicità delle strutture affinché ognuno possa usufruirne. Tre le medaglie conquistate nell’ultima stagione: Europeo ad ottobre a Pescara, argento a maggio alle Deaflympics Giochi olimpici silenziosi, un bronzo a settembre al Mondiale 3×3 agli Europei in Grecia. “Lo sport è vita”, ripete all’inaugurazione dei tre campi da tennis indoor della Cittadella universitaria dello sport. “Una cittadella inclusiva”, tiene a precisare il rettore, Salvatore Cuzzocrea.

“Ed è proprio vero – ribatte Simona – questa è la città di tutti, con la speranza che Messina si avvicini sempre più allo sport. Io, da capitano della nazionale basket italiana sordi, grazie allo sport, ho avuto modi di allargare gli orizzonti delle mie amicizie. Ho conosciuto la parola sconfitta, ma anche la vittoria. Ma soprattutto – taglia corto Simona – ho avuto la possibilità di girare il mondo, di togliermi belle soddisfazioni. In particolare nell’ultimo anno, come avete ricordato, con la conquista di tre medaglie. Una sensazione bellissima, straordinaria”. Per la cestista Simona è “un anno da incorniciare, stupendo dal punto di vista personale. La speranza è di continuare sull’onda delle vittorie”.

Il valore delle strutture

Ma per lei sono fondamentali le strutture. “Gli impianti della cittadella sportiva universitaria di Messina sono molto utili – incalza – in quanto c’è anche il connubio giovani-studenti, che magari vengono da fuori. Gli studenti universitari sono più propensi a praticare sport. E ciò significa socializzazione, allargare i propri orizzonti”.

Cosa manca, cosa si può fare a Messina per quanto concerne lo sport inclusivo?

“Innanzitutto bisogna pubblicizzare le strutture, quale ad esempio la Cittadella sportiva universitaria. E poi ritengo sia necessario andare alla ricerca di convenzioni che siano alla base di aiuti di natura sociale ed economica. Diffondere la cultura dello sport è vitale, bisogna infatti comprendere che l’attività sportiva aiuta moltissimo, non solo sotto il profilo fisico, ma anche psicologico”.

2 commenti

  1. Il frutto del lavoro di una madre eccezionale che Simona ha. Tanti sacrifici ben ripagati da una ragazza meravigliosa.

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  2. Una madre che non si arrende e lotta sino ad ottenere quello che tutte le mamme vorrebbero: una figlia appagata e felice. Una storia che, per chi la conosce per intero, potrebbe essere la trama di una fiction. Con un lietissimo fine.

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