"Spesso veniamo accusati dagli adulti di essere degli irresponsabili, ma non si può sempre dare la colpa ai giovani e alla movida. Molti di noi stanno facendo tanti sacrifici e rispettano le regole". Ecco come rispondono gli studenti e i rappresentanti di alcuni licei messinesi a chi li accusa di fare assembramenti. Servizio di Silvia De Domenico
A Messina le scuole rimarranno chiuse per tutta la settimana: lo ha stabilito il sindaco De Luca nella sua ultima ordinanza. Ecco cosa ne pensano gli studenti e i rappresentanti di alcuni licei cittadini.
“Troppo spesso veniamo accusati dagli adulti di essere degli irresponsabili, ma non si può sempre dare la colpa ai giovani e alla movida. Molti di noi stanno facendo tanti sacrifici e rispettano le regole“.
La settimana scorsa una foto di assembramenti in Galleria aveva scagliato il popolo dei social contro gli studenti messinesi. “Poi ci sono i commentatori che su facebook ci dipingono come quelli che ogni anno anticipano le vacanze di natale occupando le scuole“. Ecco come rispondono alle accuse da tastiera e come ci raccontano il loro ultimo anno senza scuola in presenza.
Servizio di Silvia De Domenico
Solo io a scuola non ci volevo andare, o almeno mi piaceva andarci ma davanti al plesso un po meno entrare, mi avessero proposto la dad avrei fatto salti di gioia, forse tutti questi volenterosi avranno altri motivi per chiedere la sospensione della dad.
apunto, quando occupate le scuole perchè non protestate?
E’ difficile considerare credibile che la maggior parte degli studenti preferisca alla DAD la didattica in presenza.
A mio avviso si tratta di una esigua minoranza (come peraltro reso evidente dalla numerosità dei partecipanti ad iniziative del genere).
De Luca (Vincenzo, quello bravo) avrebbe senz’altro ipotizzato l’assunzione di latte al plutonio.
Infine, che un video dal titolo “Non siamo tutti irresponsabili” si chiuda con una persona che indossa la mascherina non correttamente è un simbolico inno alla superficialità (e non soltanto del soggetto inquadrato).
l’incoerenza fa da padrona e i giovani ne hanno contezza