Enorme striscia di detriti alla deriva sullo Stretto dopo le piogge incessanti del weekend di Ognissanti

Dopo giorni di piogge torrenziali e continui temporali, soprattutto nell’area aspromontana dove si sono registrati accumuli pluviometrici veramente eccezionali, superiori ai 500 mm, la piena dei tanti torrenti e corsi d’acqua che si versano sulle acque dello Stretto di Messina sta facendo affluire una enorme quantità di detriti sabbiosi, fanghi e tanta terra. Questi sedimenti trascinati a mare dai torrenti in piena, ingrossati dopo giorni di piogge continue e battenti, sono riusciti a intorbidire, per diversi chilometri di distanza, le limpide acque dello Stretto, colorandole interamente di verde e marrone, con vaste strisce di sedimenti disciolti nell’acqua che si sono propagate per varie miglia marina. Stamattina era possibile notare come l’intero braccio di mare che separa Reggio da Messina presentava una colorazione verdastra, tipica dei laghi o dei grandi Pantani. Buona parte di questo materiale detritico solo nei prossimi giorni comincerà gradualmente a depositarsi sui fondali, favorendo la formazione di nuovi banchi di sabbia, molti dei quali a largo. L’altra parte invece verrà trasportata dalle forti correnti di marea le quali contribuiranno anche ad un lento ripascimento delle spiagge e alla formazioni di possibili nuove secche sui fondali. Altra sabbia alla deriva invece, con molta probabilità, andrà a depositarsi nell'approdo di Tremestieri, già di per se stracolmo di materiale detritico accumulato negli ultimi mesi.

Daniele Ingemi