Masterplan, cronaca di un fallimento annunciato. La rivolta dei sindaci: "Autoconvochiamoci"

Masterplan, cronaca di un fallimento annunciato. La rivolta dei sindaci: “Autoconvochiamoci”

Rosaria Brancato

Masterplan, cronaca di un fallimento annunciato. La rivolta dei sindaci: “Autoconvochiamoci”

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venerdì 04 Dicembre 2015 - 15:49

Il Masterplan è la cronaca di un fallimento annunciato, i cui effetti vedremo nei prossimi mesi. Dall'incontro convocato dal commissario Romano è emerso chiaramente che si punta solo ad una "lista della spesa" . Esplode la rivolta dei sindaci che decidono di autoconvocarsi "basta deleghe, non ci sentiamo rappresentati" e chiedono il supporto degli ordini, dei sindacati, dell'università.

Masterplan, ovvero cronaca di un fallimento annunciato.

Ma al fallimento della politica risponde la protesta dei sindaci, che annunciano l’autoconvocazione al grido di “niente più deleghe a nessuno”.

Ma stavolta non saranno soli, così come avvenuto in questi mesi, perché l’Università, gli ordini professionali, Cgil e Cisl sono con loro. Basta leggere le reazioni ad una riunione che si è tenuta a Palazzo dei Leoni e che è stata surreale.

Doveva essere l’incontro per avviare un percorso che portasse alla condivisione tra i 108 comuni su una visione strategica per i prossimi 20 anni e che riguardasse l’intero territorio e si è trasformata in un incontro per la lista della spesa e in uno scontro su “chi” dovesse portare questa lista della spesa, se cioè il sindaco Accorinti o il commissario Romano, tesi non soltanto opposte ma entrambe avversate perché “monolitiche”, dal momento che l’unica ipotesi non contemplata è quella di ampliare il ruolo ad un coordinamento rappresentativo delle zone della provincia, jonica, tirrenica, nebrodi, eolie.

Il Masterplan poi, è stato ridotto in un elenco di progetti da rispolverare e presentare con un fiocco nuovo al governo in modo da avere le risorse. Di volare alto proprio non se ne è parlato, figuriamoci di visione strategica. Ma l’aria che tirava già si era capita dal numero di sindaci presenti, meno di 30 su 108 e tutti scettici. Il sindaco Accorinti ed il vicesindaco Signorino hanno illustrato la loro visione del Patto da siglare entro dicembre e i progetti per la città da portare avanti. L’idea, emersa chiaramente dall’intervento del presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia è che intanto si presentano i progetti che si recuperano dai vari cassetti e che possono essere cantierabili, perché alla visione futura poi si pensa.

Tra i sindaci presenti però, dopo i vari interventi all’incontro voluto dal commissario Romano è esplosa la rivolta.

Durissimi sindaci di Barcellona, Roberto Materia, di Rometta, Nicola Merlino "​ alla base c'è un difetto di rappresentatività democratica, senza nulla togliere alle qualità del commissario, ma è chiaro che tutto dipende dal vulnus della riforma non ancora definita", di Milazzo, Giovanni Formica, di Giardini Naxos, Lo Turco, di Tusa, Angelo Tudisca che hanno detto a chiare lettere di essere stanchi di deleghe in bianco e sono pronti ad autoconvocarsi. “Non darò alcuna delega al sindaco Accorinti tantomeno ad un commissario” ha tuonato Materia già sul piede di guerra. Il metodo fin qui utilizzato, l’assenza di un’organica condivisione e partecipazione ha irritato i rappresentanti dei Comuni che hanno finito con l’abbandonare la sala tra delusione ed amarezza. Ignorati per mesi si sono visti invitati ad aggiungere un progetto alla lista della spesa, uno qualunque purchè immediatamente cantierabile. Alla faccia dello spirito della Città Metropolitana. Già perché il vero nodo è questo, la figura mitologica della Città Metropolitana che in Sicilia esiste solo sulla carta e che sul piano della governance non dà alcuna certezza. Non sappiamo chi dovrà guidarla, se il sindaco del Comune capoluogo, come in Italia, o un sindaco eletto tra i 108, come vuole la riforma siciliana. Nel vuoto del momento non si sa chi debba rappresentare Messina Città Metropolitana, se Accorinti o Romano oppure, come chiedono i sindaci, un coordinamento. L’ipotesi Accorinti è avversata dai sindaci che si sono visti snobbati e non sopportano il fatto che lui guardi più a Reggio Calabria che a Taormina o Ucria, e dallo stesso interessato che si è visto quasi “costretto”a ricoprire questo ruolo. L’ipotesi Romano non piace ai sindaci dal momento che si tratta di un commissario nominato da Crocetta e non eletto. Nel corso dell’incontro D’Alia ha provveduto ad una sorta d’investitura ufficiale di Romano: “in attesa di elezioni che non sappiamo quando e se si faranno deve essere il commissario a rappresentare la Città Metropolitana”, causando una serie di reazioni. Va da sé che è stata proprio l’Udc di D’Alia e Ardizzone a suggerire al governatore l’attuale commissario che guida Palazzo dei Leoni dal 2013 (è più o meno in carica quanto Accorinti con la differenza che il sindaco è stato eletto). Da qui la protesta dei sindaci che all’orizzonte vedono un commissariamento a vita sul “trono della Città Metropolitana”. L’unica ipotesi scartata quella di un coordinamento. Da qui la decisione di un movimento dal basso, una sorta di Cambiamo la Città Metropolitana dal basso…..che sta vedendo i sindaci pensare ad un’autoconvocazione per chiedere rappresentatività e per dire basta alle decisioni calate dall’alto.

Di strategia e di visione prospettica non si è parlato ovviamente e le perplessità hanno riguardato chi era stato chiamato per intervenire al dibattito e si è trovato di fronte ad un “appello” delle cose in cantiere,come l’ordine degli architetti, lo stesso pro rettore Michele Limosani “senza una visione strategica l’Ateneo starà fuori da questo percorso. Non c’interessa la lista della spesa”, o i segretari di Cisl e Cgil.

“O i sindaci e le rappresentanze parlamentari, insieme alle rappresentanze sociali, si mettono assieme e costruiscono la capacità di una visione comune oppure facciamo fatica ad andare da qualche parte- ha detto chiaro e tondo Lillo Oceano, segretario generale Cgil- Nel Masterplan c’è scritta una cosa chiara si chiama cabina di regia, a questa cabina dobbiamo partecipare non col cappello in mano ma rivendicando opportunità di sviluppo. Si deve condividere una visione di sviluppo, rivendicare una idea comune e la priorità della infrastrutturazione per colmare il gap con il resto del Paese”. Toni severi anche da parte di Tonino Genovese, segretario generale Cisl che parla di fallimento: “Rischiamo ancora una volta di perdere una opportunità strategica. Ai lavori di oggi è emersa solo la confusione e la contrapposizione. Il masterplan è stato derubricato a “mera lista della spesa” con il rischio che i progetti beneficiati resteranno scollegati da qualunque ipotesi di pianificazione di un territorio che continua a muoversi con interessi localistici. Si è avuta la netta sensazione che l’incontro sia stato convocato solo per legittimare un pacchetto di progetti preconfezionato».

Se ha ragione Genovese non si comprende perché convocare 108 sindaci e forze sociali per annunciare una lista della spesa e il nome di chi la porterà al supermercato. Bastava fare un comunicato evitando agli amministratori di prendere le autostrade siciliane per raggiungere Palazzo dei Leoni.

Nei prossimi giorni i sindaci della zona jonica, tirrenica e dei nebrodi, si riuniranno per passare alla protesta netta ed invitare anche i deputati, come suggerito da Nicola Merlino, ad approvare definitamente la riforma fin qui nota più come una barzelletta che come un fatto reale. Ma le mosse più urgenti riguardano la pianificazione ed il Patto per il sud.

Tra i deputati regionali era assente, e non a caso, Beppe Picciolo: “Si sta creando troppa confusione a scapito dei comuni. Con il massimo rispetto per la preparazione e la competenza ed il ruolo del commissario Romano, questo ruolo delicatissimo per il Masterplan e il Patto per il sud, in vista della concretizzazione della Città Metropolitana, deve essere assolto dalla politica. La politica deve ridare dignità al territorio. Ho già invitato il presidente della Commissione Affari istituzionali Cascio, di Sicilia Futura, ad avviare subito il dibattito sulla riforma per l’adeguamento della norma che è stata impugnata alla Legge Delrio. I Comuni non possono essere lasciati in balia della confusione, senza una visione strategica coordinata, pensando che possa arrivare qualcuno a decidere per tutti senza ascoltarli o peggio, mettendo sul tavolo un pacchetto di proposte e progetti già decise e datate nel tempo”.

Accorinti la prossima settimana sarà a Roma ad incontrare De Vincenti, i tempi sono strettissimi ed il sindaco porterà solo progetti che riguardano il capoluogo. Nel frattempo sulle macerie di quel che resta dell’ex Provincia, della quale il governatore è riuscito ad abolire la democrazia e null’altro, i comuni preparano la rivolta.

Il Masterplan, il Patto del sud, è una cronaca di un fallimento annunciato, quello di un territorio che non riesce a cogliere le opportunità e quello di una politica che guarda solo al prossimo minuto senza andare oltre il quarto d’ora.

Chi si sta muovendo per Messina è il presidente della regione Crocetta che scrive: La Regione sta elaborando il piano relativo al Patto per la Sicilia da stipulare con il governo Renzi. Nel piano, che prevede progetti per il dissesto idrogeologico, la viabilità primaria e secondaria, strade autostrade, ferrovie, porti, interventi per le isole, le zone costiere e montane, per l'economia, sono tantissime le proposte che riguardano i comuni della provincia di messina.Per le aree metropolitane sono previsti interventi aggiuntivi che sono oggetto di discussione tra i rappresentanti di aree ed il governo regionale, in atto commissari. Nulla vieta ai sindaci di raccordarsi con loro per proporre iniziative. In ogni caso la Regione ha inserito tutti i progetti cantierabili già presentati dalle amministrazioni nell'ambito delle linee di intervento prioritarie. Quando i progetti saranno ufficializzati i messinesi scopriranno che la provincia di Messina in Sicilia fa la parte del leone"

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Cara ROSARIA fornisco il link del comunicato N°1891 del 4 dicembre, ha come contenuto una NOTA TECNICA sul MASTERPLAN del vice sindaco SIGNORINO. L’intervento fa piazza pulita di chi, come i sindaci del PD, vuole utilizzare questa vicenda per mera speculazione politica. La Giunta è ATTIVISSIMA, ma non avendo in Consiglio nessuna maggioranza a supporto, tutto diventa complicato, anche la semplice comunicazione con i messinesi. Per Peppino BUZZANCA fu una passeggiata il suo mandato, protetto com’era da PREVITI e CAPURRO, e da un CALABRO’ che tutti vorrebbero come oppositore, perfino la sua fuga a gambe levate fu aiutata dalla sua maggioranza, poi ci pensarono i messinesi a trombarlo. http://www.comune.messina.it/ufficio-stampa/

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  2. Cara ROSARIA fornisco il link del comunicato N°1891 del 4 dicembre, ha come contenuto una NOTA TECNICA sul MASTERPLAN del vice sindaco SIGNORINO. L’intervento fa piazza pulita di chi, come i sindaci del PD, vuole utilizzare questa vicenda per mera speculazione politica. La Giunta è ATTIVISSIMA, ma non avendo in Consiglio nessuna maggioranza a supporto, tutto diventa complicato, anche la semplice comunicazione con i messinesi. Per Peppino BUZZANCA fu una passeggiata il suo mandato, protetto com’era da PREVITI e CAPURRO, e da un CALABRO’ che tutti vorrebbero come oppositore, perfino la sua fuga a gambe levate fu aiutata dalla sua maggioranza, poi ci pensarono i messinesi a trombarlo. http://www.comune.messina.it/ufficio-stampa/

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  3. I sindaci avrebbero fatto meglio a leggersi le linee guida sul MASTERPLAN del Governo RENZI, così prima di stracciarsi le vesti avrebbero letto che in ogni PATTO PER IL SUD saranno indicati: la visione che la Regione o la Città Metropolitana ha del proprio futuro; gli strumenti e le risorse a disposizione; gli interventi prioritari da realizzare; la GOVERNANCE DEL PROCESSO. http://www.governo.it/articolo/masterplan-il-mezzogiorno-linee-guida/2069. Tutti a tessere le lodi di Enzo BIANCO, vi informo che ha incontrato DE VINCENTI il 12 ottobre scorso per avviare un primo esame, SIGNORINO il 16 novembre. SIETE SEMPRE IN CAMPAGNA ELETTORALE. http://catania.mobilita.org/2015/10/15/patto-per-lo-sviluppo-tra-comune-di-catania-e-governo-nazionale/

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  4. I sindaci avrebbero fatto meglio a leggersi le linee guida sul MASTERPLAN del Governo RENZI, così prima di stracciarsi le vesti avrebbero letto che in ogni PATTO PER IL SUD saranno indicati: la visione che la Regione o la Città Metropolitana ha del proprio futuro; gli strumenti e le risorse a disposizione; gli interventi prioritari da realizzare; la GOVERNANCE DEL PROCESSO. http://www.governo.it/articolo/masterplan-il-mezzogiorno-linee-guida/2069. Tutti a tessere le lodi di Enzo BIANCO, vi informo che ha incontrato DE VINCENTI il 12 ottobre scorso per avviare un primo esame, SIGNORINO il 16 novembre. SIETE SEMPRE IN CAMPAGNA ELETTORALE. http://catania.mobilita.org/2015/10/15/patto-per-lo-sviluppo-tra-comune-di-catania-e-governo-nazionale/

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  5. Rosaia legga i link, i link e lank .ma quale link vada in giro a vedere com’è linkata a città di buddaci.e la finisca con i link perchè ha rotto i lank

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  6. Rosaia legga i link, i link e lank .ma quale link vada in giro a vedere com’è linkata a città di buddaci.e la finisca con i link perchè ha rotto i lank

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  7. i sindaci,i revisori dei conti,i cittadini,i giornalisti tutta gente ignorante meno male che c’è il linkista che presuntuosamente sa tutto e sono tutti gli altri bestia

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  8. i sindaci,i revisori dei conti,i cittadini,i giornalisti tutta gente ignorante meno male che c’è il linkista che presuntuosamente sa tutto e sono tutti gli altri bestia

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  9. Forse tutti dovevano muoversi prima. Se fino ad oggi i sindaci non hanno fatto ancora nulla, in considerazione che la città metropolitana, è aperta e tutta la provincia è libera di progettare, meglio se in unione ad altri comuni, non possono accusare gli altri…che hanno fornito una bozza di lavoro….

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  10. Forse tutti dovevano muoversi prima. Se fino ad oggi i sindaci non hanno fatto ancora nulla, in considerazione che la città metropolitana, è aperta e tutta la provincia è libera di progettare, meglio se in unione ad altri comuni, non possono accusare gli altri…che hanno fornito una bozza di lavoro….

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