Mandanici e Pagliara escono dall’Aro Valle del Dinarini

Mandanici e Pagliara escono dall’Aro Valle del Dinarini

Giusy Briguglio

Mandanici e Pagliara escono dall’Aro Valle del Dinarini

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lunedì 22 Settembre 2014 - 15:08

Una decisione ufficializzata nei giorni scorsi che pone fine a quel percorso intrapreso il 23 settembre del 2013 con Roccalumera e Furci Siculo, quando i quattro comuni firmarono un protocollo d’intesa per definire insieme il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti

Il comune di Mandanici e il comune di Pagliara hanno deciso di abbandonare l’Ambito di Raccolta Ottimale Valle del Dinarini di cui facevano parte insieme a Roccalumera e Furci Siculo. Una decisione ufficializzata nei giorni scorsi che pone fine a quel percorso intrapreso il 23 settembre del 2013 quando i quattro comuni firmarono un protocollo d’intesa per definire insieme il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. L’Aro Valle del Dinarini era nato sotto una cattiva stella, subito dopo la firma dell’accordo infatti erano sorti problemi tra Pagliara e i restanti comuni, in primis Roccalumera che, in quanto ente capofila, aveva deciso di estromettere proprio il comune del sindaco Domenico Prestipino perché, in fase di costituzione dell’Aro, aveva contemporaneamente preso accordi con Santa Teresa per la realizzazione di un impianto di biostabilizzazione in contrada Piana, nel territorio roccalumerese. La questione aveva fatto insorgere non solo gli altri amministratori, ma anche la comunità che aveva fondato un comitato spontaneo per ribellarsi all’ipotesi di una discarica. Era traballata già in quel caso la collaborazione tra i quattro comuni, poi ritrovata con la definitiva certezza che l’impianto non si sarebbe realizzato, perché non approvato dalla Regione. Dall’incertezza della collaborazione alla certezza della scissione: si mette così fine a un anno di progettazione del piano d’intervento – che avrebbe dovuto prevedere un sistema di raccolta differenziata porta a porta – che dovrà essere rivisto per i due comuni jonici e allo stesso tempo i sindaci degli enti collinari, Armando Carpo e Domenico Prestipino, dovranno provvedere a mettere a punto un proprio sistema in base alle esigenze dei propri comuni. Unico punto interrogativo rimangono le tempistiche. Dopo le tante previsioni disattese, l’ultima novità dilaterà ulteriormente i tempi, rimandando l’inizio del nuovo servizio di raccolta.

Giusy Briguglio

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