I Fondi che la Regione stanzierà per il risanamento sono destinati in parte alla riqualificazione del complesso Casa Nostra e alla creazione di un parco urbano nell'area limitrofa. Soddisfatti per la notizia i membri del comitato di residenti "RisaniAmo Casa Nostra" che ringraziano l'Amministrazione per aver trovato la soluzione ad un problema vecchio di trent'anni.
Una buona notizia: la fine di un'attesa durata trent'anni. Il Comitato Risaniamo Casa Nostra approfitta della festa per i cento giorni di mandato della Giunta Accorinti, per ringraziare il Sindaco e gli assessori. “In tre mesi d’intensa attività – scrivono i membri del Comitato – siamo riusciti a raggiungere dopo trent’anni anni un sogno, che cambierà la qualità di vita di un migliaio di abitanti di Casa nostra . Grazie alla disponibilità delle Istituzioni Comunali, il Sindaco Accorinti e gli Assessori Ialaqua e De Cola, che hanno saputo creare le giuste sinergie con le Istituzioni Regionali, il Presidente Crocetta e l’Assessore Bartolotta, noi del Comitato “RisaniAmo Casa nostra” siamo riusciti a fare inserire tra le opere prioritarie da finanziare ed immediatamente eseguibili il Piano di Zona Ritiro Tremonti che prevede l’urbanizzazione (strade, luce, scarichi, verde pubblico) e un “Parco urbano”, al posto delle palazzine abbattute e da abbattere,(verde attrezzato per grandi e bambini, 3 cavee per spettacoli, 2 campi di bocce con tribuna, otto gazebi e il capolinea ATM)”.
Martedì scorso,in seguito alla visita del Presidente della Regione Sicilia, lo stesso presidente Rosario Crocetta ha dichiarato che parte dei finanziamenti destinati a Messina da Palermo per il risanamento – circa undici milioni di euro per la prima tranche – dovranno essere impiegati per la riqualificazione di Casa Nostra e la costruzione di quel parco urbano che i cittadini aspettano da decenni. Le promesse del presidente Crocetta, si sa, spesso vanno prese con le pinze, ma la sicurezza con cui l’assessore al risanamento De Cola fino a ieri mattina ha parlato dei finanziamenti ha reso più sereni gli animi dei membri del comitato. Gli edifici dell’ex Consorzio di cooperative “Casa nostra”, tra l’ingresso sul Viale Giostra , all’altezza dell’ASP 5 ex Ospedale Mandalari, fino al cancello di Via San Jachiddu., ospitano più di 350 famiglie che vivono in mezzo al nulla, in una zona che per spazi e panorama poteva non avere niente da invidiare ad un quartiere residenziale. Piuttosto recenti le stesse palazzine rosa antico che costellano la zona, sono state costruite, infatti, circa trent’anni fa, ma ormai da venti hanno conosciuto solo abandono e declino. Questo è dovuto soprattutto ad una frana che ha compromesso tredici edifici, sei dei quali, considerati a rischio e inagibili, sono stati demoliti. Non è toccata la stessa sorte, invece, ai restanti sette, che sono diventati con il tempo ricovero di degrado, vandalismo e malaffare.
All’epoca della frana, avvenuta un ventennio fa e dovuto al dissesto idrogeologico, ben 78 famiglie persero la casa e gli altri residenti sono stati da allora abbandonati al loro destino. Restano come unico monito silenzioso che testimonia l’esasperazione e la rabbia di cittadini dimenticati dalle istituzioni e dal resto della città, le scritte sui muri di alcuni edifici: “Vergogna”. “Trent’anni di degrado. Ora basta!”. Scritte che gridano sdegno e invocano aiuto. Per far fronte a questa situazione e risolverla definitivamente, i residenti si sono rimboccate le maniche e hanno fondato il comitato “RisaniAmo Casa Nostra”, la cui nascita ufficiale porta la data del 29 luglio. Già i primi di agosto i membri del comitato hanno incontrato l’assessore all’Ambiente e Rifiuti, Daniele Ialacqua e successivamente il Sindaco Renato Accorinti. Nel frattempo hanno scritto una lettera indirizzata direttamente al Governatore Regionale, Rosario Crocetta.
Adesso sembrerebbe che l’incubo del degrado e abbandono stia per finire. Per questo i membri del Comitato Risaniamo Casa Nostra ieri mattina hanno presenziato con magliette e striscioni durante l’incontro con i cittadini e la giunta comunale indetto in occasione dei primi cento giorni dall’insediamento. Non per protestare, ma per dire grazie. “RisaniAmo Casa nostra è solo all’inizio del lavoro – specificano i membri del comtato – ora puntiamo alla realizzazione della raccolta differenziata porta a porta. Alla creazione di una sede della banca del tempo, a favorire gruppi di acquisto solidale e tanti altri obiettivi”. (Eleonora Corace)
