Villa Dante, “agonizzante” polmone verde della città. La denuncia del consigliere Interdonato

Villa Dante, “agonizzante” polmone verde della città. La denuncia del consigliere Interdonato

Villa Dante, “agonizzante” polmone verde della città. La denuncia del consigliere Interdonato

giovedì 05 Maggio 2011 - 09:06

Incuria e abbandono degli spazi verdi, assenza di manutenzione e degrado nel centro ricreativo per anziani e nel campetto di calcio presenti all’interno della Villa. Per il rappresentante del Pd l’amministrazione incapace di gestire un’area che potrebbe invece rappresentare per la città un punto di forza: «di fronte a un tale scempio perché non pensare di affidare l’area a terzi?»

Immagini inequivocabili (su photogallery tutti gli scatti) che testimoniano la stato di degrado e abbandono in cui versa Villa Dante, uno dei pochi polmoni verdi della città “agonizzante” in mezzo alla vergogna. Ad accendere i riflettori un’area che pur trovando a pochi metri dal centro sembra invisibile agli occhi dell’amministrazione, è il consigliere della III circoscrizione Santi Interdonato, che in una lunga nota passa in rassegna, una dopo l’altra, i problemi della che interessano Villa Dante, dove non solo di evidenzia una perdurante condizioni di incuria del verde pubblico, ma dove anche gli spazi di aggregazione sociale risultano essere del tutto abbandonati a sé stessi, con una buona pace dei più assidui frequentatori, giovani e anziani, che in quello spazio vorrebbero solo trascorrere qualche ora di relax. Il degrado purtroppo però scoraggia anche i più “fedeli”.

«La mancata gestione della struttura da parte del Comune conduce ad una complessiva situazione di degrado, il cui emblema è dato dalle condizioni del campo da calcetto, oltremodo imbarazzanti – scrive il rappresentante del Pd -. Si tratta di uno spazio praticamente consegnato alla devastazione dei vandali: addirittura, le porte che, essendo semi distrutte rischiavano di schiantarsi da un momento all’altro, sono state rimosse e le reti di recinzione non esistono più così come il cancello di ingresso. Chiunque può accedere indisturbato, ma è chiaro che “giocando” in una struttura nello stato penoso in cui si trova, si corrono seri rischi di incolumità». Anche il campo da bocce, presso il quale trascorrevano piacevoli ore numerosi anziani, si trova in condizioni di abbandono mentre sono assolutamente insufficienti i giochi pubblici rimasti nell’area lato Provinciale. «Quella parte – aggiunge – che è stata in gran parte occupata da una ditta privata con i “gonfiabili”, attività quest’ultima offerta al pubblico dietro il corrispettivo di 1.50euro ogni 10 minuti, ovvero 7euro l’ora». Interdonato contesta apertamente la scelta di aver ridotto all’osso i giochi pubblici, consistenti esclusivamente in un paio di altalene ed uno scivolo mal ridotti e di aver lasciato lo spazio più ampio ad una ditta che, ovviamente, svolge attività lucrativa, agevolata dal fatto che per i bambini non c’è altro o quasi.

Secondo il rappresentante del Pd, però, altra situazione grave sulla quale «l’amministrazione ha fatto orecchio da mercante è quella del centro sociale per anziani, il cui edificio presenta non pochi problemi di manutenzione. Tuttavia, il peggio riguarda l’offerta ludico ricreativa del centro sociale, totalmente nulla. Non esiste alcun programma né si intravede l’esistenza di alcuna attività di animazione del tempo che gli anziani vi trascorrono, limitandosi la socializzazione esclusivamente alla semplice “partitina a carte”, proprio come in un qualsiasi bar di periferia. Non si balla più, nonostante vi sia una pista all’aperto ed, inevitabilmente il centro viene frequentato solo dagli uomini. In questo modo le signore non trovano nulla di interessante da fare e preferiscono starsene a casa. Insomma non c’è lo straccio di un’azione diretta verso la socialità e tutto viene da pensare eccetto che l’amministrazione tenda a trattare i propri anziani come una ricchezza». A completare il deprimente quadro permane il problema sicurezza, sia diurna che notturna. Non sussiste, denuncia Interdonato, alcun presidio da parte dei Vigili Urbani e le forze dell’ordine si fanno vedere raramente, ragion per cui vandalismo e microcriminalità fanno da padroni.

Ecco perché il consigliere, pur non considerando positivamente la soluzione, perchè Messina si mostra incapace di gestire uno spazio comunale, invita il sindaco Buzzanca e l’assessore Amata a rompere definitivamente gli indugi sulla vicenda attivando una procedura ad evidenza pubblica attraverso la quale consentire l’affidamento a terzi degli spazi della villa, volta ad una gestione sociale degli stessi. Il punto di partenza procedurale potrebbe essere individuato in un’istanza avente per oggetto proprio l’affidamento degli spazi di Villa Dante “per lo svolgimento di attività socio – educative, ricreative e sportive, a fronte della fornitura gratuita di ristrutturazione e manutenzione straordinaria di alcune strutture, manutenzione del verde, pulizia e sorveglianza”, che giace sul tavolo dell’Amministrazione comunale da oltre un anno, cui aveva dato la propria adesione anche la Parrocchia S. Maria Consolata (Opera Don Orione), nel cui circondario ricade la stessa villa. «Al di là di qualsiasi valutazione – conclude Interdonato – sul tenore dell’offerta, che spetta esclusivamente al Dirigente competente, Interdonato ritiene che il progetto al vaglio dell’Amministrazione possa quantomeno costituire un incipit sul quale impostare un procedimento costruttivo avente l’obbiettivo di valorizzare la struttura, coinvolgendo anche le Istituzioni sociali presenti nel territorio (si pensi alle tre parrocchie limitrofe S. Maria Consolata, appunto, S. Giacomo Maggiore e S. Maria del Gesù).» (Foto Alessandro Grussu)

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